Antenore Plebiscito Padova-Ekipé Orizzonte: al via domani una semifinale scudetto che promette battaglia
Pubblicato il 25 Apr 2123 23:41
Lo scorso anno è stata un’avvincente sfida di finale scudetto, da sempre è uno cdei grandi classici della pallanuoto femminile italiana. Nell’incontro valevole per la gara 1 di semifinale dei playoff del campionato di serie A1 Femminile l’Antenore Plebiscito Padova riceve tra le mura amiche, fischio d’inizio previsto domani alle ore 20:00, l’Ekipé Orizzonte Catania. Le due formazioni si sono già affrontate cinque volte in stagione con un bilancio che al momento testimonia una situazione di assoluta parità, due vittorie a testa ed un pareggio, anche se nelle sfide ad eliminazione diretta si è sempre imposta la formazione siciliana. Le padrone di casa, reduci da un percorso contraddistinto fin qui da alti e bassi, vogliono invertire il trend negativo delle ultime sfide e staccare il pass per la finale scudetto. Per riuscire nel suo intento la formazione veneta dovrà essere brava ad azzerare tutto quanto è successo fin qui per concentrarsi sulla possibilità di scrivere una nuova importante pagina nella storia del club. Innegabile affermare che le possibilità di vittoria per Teani e compagne non possono prescindere da una difesa granitica e dalla capacità di tenere alta la concentrazione nel corso dell’intero arco della sfida senza cedere il passo a pericolosi cali di tensione. Sul versante opposto la formazione ospite, che nei quarti ha eliminato il Bogliasco imponendosi in maniera netta in entrambe le sfide, è reduce da un periodo di lavoro a ranghi ridotti per l’assenza delle giocatrici impegnate nei preliminari di World Cup. La formazione allenata da Martina Miceli non è stata certamente impeccabile nel corso della regular season ma è cresciuta esponenzialmente nel corso dei mesi ed è ora pronta a rituffarsi n acqua per dare tutto nel tentativo di vincere il terzo titolo consecutivo. La vittoria in Coppa Italia ed il podio in Champions League dimostrano ancora una volta l’eccellente lavoro svolto da una società che anno dopo anno rinnova costantemente il suo roster ma nel momento della verità sa sempre confermarsi al vertice, pronta a piazzare la zampata che le permette di continuare a vincere i titoli con cui rimpingua la sua sconfinata bacheca. Alla vigilia Stefano Posterivo e Tania Di Mario presentano così il match.
Stefano Posterivo
Iniziano le serie di semifinale. Torna il fascino di giocare i playoff, di disputare partite importanti e decisive. Si tratta di un fascino particolare per il nostro sport e per gli sport che adottano questa formula. Sono partite diverse da tutte le altre, giocare una semifinale ancora di più perché ti dà l’accesso alla sfida per il titolo. Sono partite belle da giocare in cui si deve dimostrare il valore ma soprattutto si deve avere la voglia di mettere in vasca tutto quello che si ha. Sia nelle cose positive che in quelle negative dobbiamo cancellare quello che è stata la nostra stagione, un percorso in cui abbiamo alternato momenti molto buoni ad altri meno positivi. Dobbiamo avere la convinzione che ora c’è un’altra storia da scrivere, una pagina da girare dove tutto è in ballo e deve essere conquistato con la voglia, la forza, la determinazione che si deve avere, si può avere e si pensa di avere.
Tania Di Mario
Non mi è mai successo di preparare una semifinale scudetto in maniera così poco professionale. Abbiamo diverse ragazze che giocano in nazionale, sono state via tanto tempo, hanno giocato e hanno speso tanto. Noi società investiamo tantissimo lavoro, tantissimi soldi per arrivare al momento decisivo della stagione e forse ci meritavamo di arrivarci in maniera più consona. È assurdo pensare un campionato che dopo la Final Four di Coppa Campioni ti fa giocare un quarto di finale in trasferta, è tutto un po’ surreale. Noi veniamo da una società solida, da un club che ha tanta storia e affronteremo anche questa nel migliore dei modi perché mi fido moltissimo delle mie ragazze. Vogliamo guardare i lati positivi e spero che loro siano tornate belle cariche, convinte. Hanno giocato alla pari contro grandi nazionali e questa sicuramente è la parte che gli ha fatto bene. Per il resto Martina e Renato hanno fatto il resto e speriamo, in quattro giorni, di aver fatto anche un mezzo miracolo.
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