AN Brescia-Pro Recco: la Top 5 di Francesco Postiglione
Pubblicato il 07 Mag 2125 11:13
Gran bella partita gara 1, grande intensità soprattutto nei primi due tempi. L’AN Brescia ha sfoderato una difesa maiuscola soprattutto in uomo in meno ed è riuscita ad avere la meglio sulla formazione recchelina apparsa non in condizione ottimale in alcuni suoi elementi importanti. Va dato atto sicuramente della crescita esponenziale della formazione bresciana che da inizio stagione a oggi in diversi elementi, soprattutto giovani, ha saputo elevare la propria qualità individuale e soprattutto di squadra. La scelta di cinque giocatori da inserire non può però negare almeno una menzione speciale ad altri due cardini del successo lombardo, Vincenzo Dolce e Filippo Ferrero, giocatori preziosi per l’eccellente lavoro svolto in fase di costruzione del gioco e per l’efficacia con cui finalizzano la manovra quando chiamati alla conclusione. Si ripartirà dall’1-0 e la Pro Recco non potrà più sbagliare a Sori il prossimo 16 Maggio
Balzarini
Al di là del poker che serve in gara 1, dimostra una maturità impressionante per come regge la pressione. Entra subito in partita facendosi notare in difesa dove si destreggia egregiamente, per poi esplodere nella seconda metà di gara dove si assume la responsabilità in momenti cruciali risultando determinante per la vittoria bresciana.
Gianazza
Se pur controllato dagli arcigni difensori della Pro Recco, sa essere la solita spina nel fianco raccogliendo espulsioni e rigori. Encomiabile è anche il lavoro difensivo che offre ad inizio gara con stoppate e diagonali da difensore puro. Mette la ciliegina sulla torta ad una prova più che convincente con la girata a 3'15'' dal termine che mette la parola fine alla gara.
Guerrato
Autentico combattente e baluardo di una difesa bresciana che ieri ha fatto la differenza per far sua gara 1. Un lottatore nato, sotto gli occhi di papà Matteo, si esalta anche dal perimetro con conclusione precise e potenti che hanno elevato il suo rendimento in questi playoff.
Baggi Necchi
È l’ultimo prodotto della “cantera” bresciana, quel progetto dove i giovani leoni si fanno le ossa nella “seconda squadra” in una serie minore sotto la supervisione di mister Bovo per poi essere inseriti in prima squadra quando ritenuti pronti. Tommi, all’esordio in una finale scudetto, non si fa intimorire: dirige, para, si esalta e sbaglia anche un rilancio dal quale fa prendere gol alla sua squadra che avrebbe potuto compromettere la
sua prestazione. Invece dimentica l’errore giocando da veterano fino a fine gara.
Younger
Rivediamo quel giocatore universale e onnipresente che tutti noi conosciamo. E’ quello più in condizione della Pro Recco e non solo per le sue finalizzazioni, ma per essere sempre presente in tutte le azioni di gioco, dalla difesa alle ripartenze, dall’assistenza alla realizzazione, ma tutto ciò non basta per agganciare gli avversari.
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