L'IDENTIKIT DI CAMILLA
Luogo di nascita: Marcianise
Data di nascita: 20 aprile 1999
Segno zodiacale: Ariete
Altezza: 1,75
Ruolo: difensore centrale
Studi: liceo scientifico
Altri sport praticati: ginnastica ritmica
Hobby: viaggiare
Ultimo libro letto: La solitudine dei numeri primi
Attore preferito: Brad Pitt, Leonardo Di Caprio
Attrice preferita: Angiolina Jolie
Autovettura: usa il motorino
Colore preferito: nero
Piatto preferito: carbonara
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"A Napoli trattatela bene". Il messaggio, proveniente da Como, lo ha lanciato Gaia Lanzoni su Facebook quando ha saputo che Camilla era diventata un'Ach Girl.
"Prendendo Camilla, l'Acquachiara ha fatto un grande affare", ha aggiunto sempre da Como Stefano "Tete" Pozzi.
Sul lago di manzoniana memoria Camilla Sgrò ha lasciato un ottimo ricordo. Le è bastato un anno per far capire alle "rane rosa", a tutto lo staff e ai tifosi lariani che dietro quegli incredibili occhi azzurri, nascosta da un carattere schivo, c'era una ragazza dolce, sensibile, generosa, piena di passione. "Anch'io ho un bellissimo ricordo di Como: mi hanno accolto benissimo, ho trovato compagne di squadra ideali, un bellissimo gruppo".
Con tutte ha fatto amicizia, con Gaia Lanzoni memorabili mangiate ("Il giorno perdevamo un paio di chili in palestra, la sera li ripigliavamo da McDonald's"), assieme a Gaia, Maria Romanò e Arianna Pellegatta un "indimenticabile tour con le moto in Corsica. L'abbiamo girata in lungo e in largo, ci siamo divertite un mondo".
Nei suoi primi 18 anni Camilla è stata anche nella caotica Londra, nella verde e tranquilla Dublino ("Sicuramente più adatta a un tipo come me") e a Zagabria. E in futuro? "Mi piacerebbe visitare la Spagna, gli Stati Uniti e la Romania. Perchè proprio la Romania? Perchè c'è la Transilvania, le storie che si raccontano sui vampiri mi hanno sempre affascinato. Tranquilli, però: l'unica cosa che mi piace addentare è il cibo".
Camilla ha cominciato con il nuoto, spinta in piscina da nonno Romano. Inevitabile il passaggio alla pallanuoto, sull'albero genealogico di Camilla Sgrò crescono solo frutti gialli, rotondi, che poi vengono gonfiati e messi nell'acqua. Papà Fabrizio, mamma Nicoletta Abbate, zia Simona, la cugina della mamma (Nicoletta Abbate pure lei) e anche Giulia, la più piccola di casa Sgrò, hanno fatto della pallanuoto una delle ragioni principali della loro vita. L'unico frutto caduto lontano dall'albero è Martina, la sorella quindicenne di Camilla. Per ora fa danza, ma non si sa mai: le vie che portano alla pallanuoto sono infinite.
Nessuna di queste persone ha convinto Camilla a riprendere a giocare con l'Acquachiara dopo un anno di stop. "L'ho deciso io, la pallanuoto è una malattia, è difficile stare troppo tempo lontano dall'acqua clorata. Obiettivi? Innanzitutto ritrovare la voglia di giocare che avevo perso, il resto si vedrà".
E da grande? "Qualcosa legata al sociale, ma non dietro una scrivania: a me piace stare a contatto con la gente".
Mario Corcione
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