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L’obiettivo comune è la vittoria, la prima la insegue per rinviare il verdetto alla sfida decisiva, la seconda per chiudere i conti in anticipo. Nell’incontro valevole per la gara 2 di semifinale scudetto dei playoff del campionato di serie A1 la Pallanuoto Trieste affronta alla Bianchi l’AN Brescia.

 

Una partita giocata in maniera esemplare, con straordinaria intensità difensiva e una clamorosa soglia attenzionale in difesa, precisione nel giro palla e costante movimento in attacco crea le premesse per il 10-5 con cui la Pallanuoto Trieste supera la formazione lombarda, impatta la serie sull’1-1 e ne rimanda il verdetto alla decisiva gara 3 di giovedì 1° Maggio. Nel contesto di una prova collettiva di assoluto livello dei padroni di casa brillano la stella di uno stratosferico Vuk Draskovic, top scorer del match con sei reti e autentica spina nel fianco degli avversari, e l’ottima prova di un solidissimo Dejan Lazovic. Brutta serata per la truppa di Bovo che paga dazio ad una deficitaria percentuale in superiorità numerica e alla serata al di sotto degli abituali standard di rendimento di diversi giocatori cardine. 

 

La superiorità numerica trasformato da Guerrato con una conclusione sotto misura sblocca le ostilità per l’1-0, la replica di Trieste s’infrange sul montante prima del guizzo con cui Petronio, su deliziosa imbeccata di Draskovic, insacca l’1-1. Il numero 10 in calottina bianca porta i suoi in vantaggio con la micidiale bordata dalla distanza del 2-1. I lombardi attaccano a tamburo battente, devono fare i conti con i tentacoli di Lazovic fino a quando Gianazza, staccandosi dal marcatore, sigla il 2-2. Le emozioni si susseguono, Mezzarobba buca Baggi Necchi da posizione esterna per il 3-2 che chiude il quarto iniziale.

 

La controfuga di Draskovic procura il fallo grave di Ferrero che commette anche interferenza e termina così la sua partita dopo soli undici minuti. Baggi Necchi si esalta nel duello con il bomber avversario e gli respinge il tiro dai cinque metri. La scena si ripete, poco dopo sul fronte opposto, Del Basso si procura il rigore del pareggio, Balzarini angola troppo e scaglia sul palo. Il cecchino montenegrino si riscatta dalla distanza con la stilettata sotto la traversa che vale il 4-2.  Mladossich regala ai suoi il massimo vantaggio sul 5-2, la replica immediata di Faraglia con il diagonale secco all’angolino fissa il 5-3 di metà partita.

 

La ripresa si apre con la botta sul palo corto con cui il numero 10 triestino timbra il 6-3, il bel numero di Giri vale il 6-4, Irving sulla transizione in superiorità numerica scaglia la rasoiata del 6-5. Il bomber di Mirarchi però non ci sta, entra nel cuore dell’area avversaria per infilare il 7-5 e dai sette metri, complice la chiusura non perfetta della difesa avversaria, lascia partire il tracciante dell’8-5. I leoni sbagliano la doppia superiorità numerica, perdono anche Irving per tre falli e continuano a cozzare contro l’ottimo Lazovic. Mladossich, dall’esterno, trafigge il portiere bresciano con la lunga diagonale del 9-5, i giuliani conquistano il rigore con la controfuga di Podgornik. Baggi Necchi risponde parando il secondo penalty a Draskovic che poco dopo si fa perdonare, parte in controfuga e, in uno contro zero, porta a sei il suo bottino personale.

 

Gli ultimi otto minuti rappresentano un lungo conto alla rovescia che accompagna la formazione padrona di casa verso la conquista di quella meritata affermazione che prolunga il sogno di conquistare una storica finale scudetto.