Italia-Ungheria 10-12 (Parziali: 2-3; 2-3; 2-3; 4-3)
Italia: Nicosia , Di Fulvio 1, Gianazza , Cannella 2, Ferrero 2, Patchaliev , Guerrato , Condemi 1, Presciutti , Bruni 2, Di Somma 1, Cassia 1, Baggi Necchi , Guidi . All. Campagna
Ungheria: Csoma , Angyal 2, Manhercz 1, Molnar 1, Vince Vigvari 2, Nagy 1, Fekete 1, Burian , Kovacs 1, Vendel Vigvari 2, Jansik , Tatray , Vogel , Vismeg 1. All. Varga
Arbitri: Boudramis (Gre), Gomez (Spa)
Note: Usciti per limite di falli Nagy (U) e Manhercz (U) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 2/15 + 4 rigori e Ungheria 5/7.Baggi Necchi (I) subentra a Nicosia nel terzo tempo. Csoma (U) subentra a Vogel nel quarto tempo. Spettatori: 1000 circa.
Nel primo incontro della Trinacria Cup, prestigioso quadrangolare che si svolgerà a Trapani fino a domenica, l’Italia ritrova sulla propria strada l’Ungheria, già battuta nel test match di Napoli. Per l’occasione Campagna lascia a riposo De Michelis, Velotto, Balzarini, Mladossich, Iocchi Gratta, Del Basso e Damonte.
Consuma la sua piccola rivincita la formazione magiara che s’impone per 12-10 e debutta così con un’importante affermazione. I magiari dettano i ritmi delle operazioni fin dall’inizio, dilatano il margine di vantaggio in progressione e gestiscono, senza patemi, il tentativo di rientro finale degli avversari. L’Italia, appesantita dai carichi di lavoro, paga dazio ad una difesa che non riesce a contenere la qualità dell’attacco rivale e alla percentuale deficitaria in superiorità numerica. Siamo solo alla terza amichevole per una squadra che deve recuperare sei mesi di inattività e ha tutto il tempo per migliorare in vista della partenza per Singapore.
Ad aprire le ostilità è Vendel Vigvari in superiorità, fondamentale nel quale i magiari partono con un lusinghiero 3/3. L’Italia, per riuscire a tenere botta e non lasciar scappare i rivali, si affida alla glaciale freddezza dai cinque metri di Condemi e Cassia. La doppietta del numero 10 in calottina scura e la girata di Angyal fissano il 3-2 dei primi otto minuti.
Entra in partita capitan Di Fulvio che sblocca i suoi nel fondamentale dell’uomo in più con la stilettata dai sei metri siglando il 3-3. Il primo gol in parità numerica, per il 4-3, lo segna Molnar che gira in porta dai due metri, imitato poco dopo da Nagy che con un bolide incrociato griffa il 5-3 che vale il primo allungo. In chiusura di frazione la girata di Vismeg regala ai suoi il massimo vantaggio sul 6-3, negli ultimi secondi Ferrero si fa trovare pronto sulla ribattuta del portiere per insaccare il 6-4.
Ad inizio ripresa Sandro Campagna lancia in acqua Tommaso Baggi Necchi per Gianmarco Nicosia. L’estremo del Brescia viene subito trafitto dalla stoccata, con l’uomo in più, di Vince Vigvari per il 7-4. Immediata la replica, nello stesso fondamentale, con la lunga diagonale vincente scagliata da Condemi. È Manhercz a rimettere nuovamente i suoi sul + 3 con l’8-5 griffato ancora in sette contro sei. La bomba dalla distanza di Angyal vale il + 4 per il 9-5, la controfuga vincente finalizzata da Bruni vale il 9-6 che manda le due contendenti all’ultima pausa.
L’ultimo periodo si apre con la deviazione volante di Edo Di Somma, imbeccato impeccabilmente da Ferrero, per il 9-7. Gli ospiti tornano avanti con la poderosa beduina grazie a cui Kovacs scarica in porta il 10-7 dopo aver vinto il duello con Di Somma e la lunga diagonale scoccata da Fekete per l’11-7. Il rigore trasformato da Ferrero e concesso dal duo arbitrale per la mancata uscita dall’acqua di Nagy certifica l’8-11, rete a cui risponde subito Vince Vigvari, su assist del fratello, per la settima rete in parità numerica dei suoi. La bomba di Cannella da lato cattivo e il rigore firmato da Cannella a meno di un minuto dal termine servono solo a dimezzare il divario e a fissare il 12-10 finale.
Credit: Giorgio Perottino/DBM
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