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Trent'anni senza Marco Galli

  Pubblicato il 03 Ott 2018  13:53
Trent'anni fa, il 3 ottobre del 1988, moriva Marco Galli. Chi non lo ha visto giocare, non può minimamente immaginare quanto fosse bravo. Vogliamo ricordarlo con le immagini che accompagnano questo breve articolo (ringraziamo Giovanni Pimpinelli www.waterpololegends.com ) e attraverso le parole di Mino Marsili: "Era un giocatore velocissimo, che conosceva molto bene la pallanuoto e che ha saputo interpretarla nel migliore dei modi perchè, tra l'altro, possedeva una scelta di tempo perfetta. Ma soprattutto era un ragazzo d'oro. Se proprio devo trovargli un difetto, gli mancava un po' di cattiveria in acqua, altrimenti avrebbe fatto una carriera ancora più brillante".
 
IL RICORDO DI GIOVANNI PIMPINELLI E ALESSIO PIAGGI
E' un giorno decisamente particolare quello di quest'oggi a Civitavecchia ed in modo speciale per l'ambiente pallanuotistico e natatorio, ma anche per la pallanuoto italiana in generale. 30 anni fa, il 3 ottobre 1988, ci lasciava Marco Galli, uno dei più grandi campioni della storia della città di Civitavecchia, considerato tra i più grandi in compagnia di Maurizio Coconi, Marcello Del Duca, Giuliano Forcella, Antonio Parisi, Roldano Simeoni e Ulrico Piaggio. E' stato protagonista della scalata ai vertici della Snc, che nel 1975 conquistò il secondo posto nel campionato di serie A, dietro solamente ai campionissimi della Pro Recco. Nel 1978 è diventato campione del mondo con il 7bello ai Mondiali di Berlino, assieme a Roldano Simeoni. Poi il passaggio alla Pro Recco, dove vinse tre scudetti ed una Coppa dei Campioni nel 1983. Una volta terminata la carriera di giocatore, tornò a Civitavecchia e da allenatore vinse uno scudetto Allievi con la Snc. Solo una brutta e lunga malattia non gli ha permesso di continuare ad ottenere successi.
Per ricordarlo ecco una lettera scritta da Alessio Piaggio, che con lui ha condiviso tantissimi momenti della sua vita.
"Caro Marco, quanti anni sono passati, chi scrive è un tuo compagno di squadra uno dei tanti che ha deciso di ricordarti con queste brevi righe. Molti non ti hanno conosciuto, hanno solo sentito parlare di te. Ricordo benissimo le lunghe trasferte assieme, in treno in macchina, allora l’aereo era un lusso, i successi e le sconfitte. La tua meravigliosa carriera, già ampiamente descritta ma due cose voglio evidenziare il tuo esordio nel 1972 a 15 anni allenatore Pandolfini giocasti titolare tutto il ritorno e facesti 9 gol a 15 anni. La finale a Genova della Coppa dei Campioni dove facesti 5 gol irresistibili, ero presente e ricordo la piscina di Albaro che veniva giù. Uscire dalla piscina fu per te un po’ complicato. Ricordo la tua nuotata spaventosa, il tuo battito di gambe simile ad un fuoribordo, il tuo estro, la tua fantasia e la tua intelligenza, il saper intuire l’evolversi dell’azione di gioco ma anche la tua innata sportività, la tua eleganza, un gentleman a bordo vasca. Ma ricordo anche il tuo arrivo dinoccolato in piscina, con l’accappatoio e la spazzola per capelli in mano (non si usavano le borse, arrivavano pochi giorni prima del campionato e non si dovevano sciupare). Ricordo i riccioli neri, il tuo essere salutista (mozzarella ti chiamavamo) e ovviamente il successo con l'altro sesso. Ricordo la fierezza dei tuoi genitori, di tua moglie Sandra sempre accanto e tua figlia Erica, piccolina, che non ha potuto comprendere bene il tuo valore data l’età, aveva solo 5 anni. La tua grandissima dignità nel periodo meno bello e la serenità nell’affrontare il viaggio più lungo. Il tuo saluto all’alba, da te imposto, con tutta la pallanuoto italiana in viaggio per tutta la notte, facce stravolte ed incredule. C’era tutta la città, ricordo bene nonostante l’orario desueto. Il centro sportivo Sport Garden da te voluto e costruito nei primi anni 80 e che da lassù ancora oggi sembra guardare la città. Ora uno Stadio del Nuoto a te intitolato, che ti celebra in modo approssimativo, diciamo che si potrebbe fare meglio. Insieme ad Alfio Flores sei stato l’ambasciatore della città nella pallanuoto mondiale. Un grosso abbraccio Marco, i tuoi compagni ed i tuoi amici non ti dimenticheranno mai. E la città nemmeno. Ti rimanga lieve l’eternità".
 
CHI ERA MARCO GALLI
Attaccante con destrezza manuale e fisicità snella, esordì in serie A a soli 15 anni, il 22 maggio del 1972. Divenne campione del mondo a Berlino nel 1978.
Nel suo palmares risultano anche tre scudetti vinti con la Pro Recco tra il 1982 e il 1984 e una Coppa Campioni conquistata nel 1983. 320 le partite in serie A con all'attivo 649 reti; 193 le partite in nazionale, con 199 gol.
Galli mosse i primi passi con il Civitavecchia. Dopo l'ottima esperienza con la Pro Recco tornò negli ultimi anni ad indossare nuovamente la calottina rossoceleste e a preparare la classe Allievi, con la quale vinse il titolo italiano nel 1987.
Galli morì nell'autunno del 1988 dopo una lunga malattia. In sua memoria la città di Civitavecchia gli ha intitolato il palazzetto dello sport e la piazza antistante la piscina.
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Sono civitavecchiese da parte di mamma e negli anni 70 durante le vacanze ospite dei mei nonni frequentavo la piscina di Largo Caprera ed ero spettatore delle partite della SNC. Ricordo bene Marco per averlo visto giocare e girare a bordo vasca nei momenti di libertà.Complimenti per l'articolo che mi ha riportato indietro di oltre 40 anni.
Pino Cieri
 
Sono rimasto molto colpito dal vostro articolo ed emotivamente coinvolto. Mio figlio che ha 13 anni e pratica questo meraviglioso sport ha avuto l'onore di ricevere, per ben due anni consecutivi, il premio intitolato proprio a Marco GALLI che i fratelli CALCATERRA assegnano al miglior giocatore del CALCATERRA Challenge, categoria U13. Stasera gli farò leggere questo articolo e spero ne tragga il giusto insegnamento di vita.
Marco Provenziani

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