LA DE AKKER SUPERA ORTIGIA 11-10 NELL’ANDATA DELLE SEMIFINALI PLAY OFF
Serata di ricordi ed emozioni quella che ha visto la De Akker Bologna e Ortigia battersi per l’andata della semifinale dei play off dal 5° all’8° posto. Bologna si è imposta 11-10 dopo una partita tiratissima, conclusa solo a pochi secondi dalla fine, con i padroni di casa sotto fino ad un minuto e mezzo dall’ultima sirena.
Prima dell’incontro Arnaldo Deserti, compagno di squadra ai vittoriosi mondiali del 2011, ed ora direttore sportivo della De Akker, ha voluto regalare a Stefano Tempesti il gagliardetto della società per salutarlo per i 33 anni di grande pallanuoto offerti soprattutto con le oltre 400 presenze con la Nazionale e i 14 scudetti vinti nella sua carriera, che si chiuderà al termine della stagione. Altro momento sentito dalle due squadre e dai circa 200 spettatori, è stato il minuto di silenzio nel ricordo di papa Francesco.
Poi il via alla partita, come le precedenti due della stagione regolare molto equilibrata. Bologna sente l’importanza della gara e gioca un po’ contratta, e le squadre si inseguono, rimanendo sempre incollate. Le reti bolognesi di Luongo, Milakovic e Gallo sono intervallate da quelle ospiti di Campopiano e Cassia. Nel secondo quarto Ortigia pareggia con La Rosa e va in vantaggio con gol sulla sirena, contestato da Bologna, di Avakian. La De Akker si riprende e trova prima il pareggio con Tringali, quindi il vantaggio con Condemi e il rigore di Lucci. Di Luciano e Cassia riportano Ortigia in parità. Le squadre sono sempre a contatto e vanno a segno alternativamente con Bragantini, la doppietta di La Rosa e Abramson per l’8-8 del terzo tempo.
Ultimo quarto caldissimo, con il pubblico che si fa sentire ad ogni fischiata arbitrale e dove, nel finale, è emersa l’esperienza di alcuni elementi di Bologna. Ortigia si porta subito in vantaggio con Napolitano, pareggia Luongo ma gli ospiti trovano subito il vantaggio con Campopiano. Finisce la sua gara Giribaldi per il terzo fallo, quindi per reciproche scorrettezze sono stati espulsi Cassia e Condemi. A 1.26 dal termine ancora Luongo trova una rete in contropiede, mentre a 31” dalla fine è Gallo a superare con un tiro da lontano il fraterno amico Stefano Tempesti e a siglare la vittoria per la De Akker. Martedì alle 14.30 il ritorno in Sicilia
“E’ stata una partita difficile – ha detto al termine il tecnico Federico Mistrangelo – ma alla fine abbiamo ottenuto quello che cercavamo. Avevamo diversi ex e tutti quanti hanno giocato un grande match. Ora dobbiamo cercare di completare l’opera. Tempesti? E’ stato un grandissimo, un giocatore straordinario. Abbiamo vinto tanto assieme ed è sempre bello rivederlo, anche se quando ce l’hai come avversario fa ancora la differenza”.
Bologna, lì 25 aprile 2025
Matteo Fogacci
Ufficio stampa De Akker
L’Ortigia perde di misura contro la De Akker il primo round delle semifinali per il 5° posto. Una sconfitta che brucia, perché i biancoverdi, in almeno due momenti dell’ultimo tempo, vanno vicinissimi a chiudere il match, ma commettono qualche errore e vengono puniti severamente da un’avversaria mai doma. Partita durissima, ritmo alto già dall’inizio, con entrambe le formazioni molto attente, soprattutto in difesa. Il primo squillo è dei padroni di casa, con Luongo, a cui replica Campopiano in posizione di centroboa, quindi è ancora la De Akker a mettere la freccia, grazie a Milakovic. L’Ortigia impiega pochi secondi per pareggiare, grazie alla prima superiorità del match, finalizzata da Cassia. I biancoverdi difendono benissimo a uomo in meno, ma subiscono il gol del 3-2 in ripartenza, a pochi secondi dalla sirena. Nella seconda frazione, la squadra di Piccardo parte forte, pareggiando subito con La Rosa e, poco dopo, andando in vantaggio con Di Luciano da posizione 5, in entrambi i casi a uomo in più. I biancoverdi sembrano aver preso in mano il gioco, ma non riescono ad allungare e subiscono il ritorno dei felsinei, che vanno a segno con gli ex Tringali e Condemi. All’ultimo secondo, dopo un grave errore in attacco, l’Ortigia subisce il gol di Lucci su rigore. A metà gara, Bologna avanti 6-4. Nel terzo tempo, i biancoverdi crescono, annullano tante superiorità agli avversari e si riportano in parità con la splendida beduina di Cassia e il gol di Di Luciano. La De Akker, per due volte, riesce a tornare a +1, ma Cassia incornicia l’8-8 di fine parziale. Negli ultimi minuti, il ritmo rimane alto: l’Ortigia va in vantaggio, sembra vicina al colpo del ko, ma non riesce a segnare il gol del +2. Bologna, invece, si affida a Luongo, che sfrutta in ripartenza un errore grave degli attaccanti biancoverdi, e all’ex Gallo, che sigla il gol vittoria dalla distanza. Martedì gara 2, alla Cittadella. L’Ortigia non avrà appelli: per andare gara 3 bisognerà vincere.
Al termine del match, coach Stefano Piccardo analizza così la gara: “Personalmente sono soddisfatto della prestazione della squadra, che a mio avviso ha giocato benissimo tutte e due le fasi. Siamo stati sfortunati. Nell’ultima azione poi c’è anche un rigore clamoroso che non viene fischiato, con il nostro giocatore davanti alla porta che viene afferrato da dietro. Ad ogni modo, sono contento della prestazione. A parte qualche errore, come nel primo tempo, quando abbiamo sbagliato su due superiorità a favore, abbiamo giocato poi tre tempi di ottima pallanuoto. Abbiamo fatto una gara ad alto ritmo e intensità, molto nuotata, con tanto sacrificio da parte di tutti. Magari nel quarto tempo c’era un po’ di stanchezza, soprattutto dopo che abbiamo perso per espulsione Cassia, che nella fase finale ci è mancato molto”.
“Mi spiace solo per il risultato – conclude il tecnico biancoverde – e per i giocatori, perché hanno dato tutto. Questa era una partita che doveva andare ai rigori. Sicuramente è una sconfitta che brucia, perché non meritavamo di perdere. Adesso, però, bisogna guardare subito a martedì, quando dovremo cercare di fare risultato pieno per poi giocarci tutto in gara 3. Perché è ancora tutto aperto”.
Ufficio Stampa e Comunicazione
Massimiliano Perna
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