Belgrado, 27 agosto-2 settembre
DIRETTA TESTUALE DI TUTTE LE PARTITE SU
Finali - Domenica 2 settembre
1-2 posto
SPAGNA-ITALIA 8-7 (1-2, 3-2, 2-1, 2-2)
Spagna: Domene, Arias, Diaz 1, Guiral, Morell, Camarena, Farre, Ruiz, Descalzi, Camus, Arino 1, Aznar A 4. All. Aznar J.
Italia: Banchelli, Giustini, Meggiato, Amedeo, Cordovani, Cergol 2, Tori, Colletta 1, Bettini 1, Clementi, Riccioli 3, Santapaola, Maimone. All. Zizza.
Arbitri: Aimbetov e Kunikova.
BELGRADO - Contro la squadra che in questo momento è da considerare la più forte al mondo, le azzurre di Paolo Zizza tirano fuori un'altra gara straordinaria. Alla Spagna va il titolo iridato, alle azzurre di Paolo Zizza una medaglia d'argento che vale tantissimo, di cui deve essere orgogliosa tutta l'Italia pallanuotistica. Banchelli e compagne hanno onorato la partecipazione alla rassegna iridata con un torneo magnifico, di gran lunga superiore alle aspettative.
Cronaca. Nella gara del girone preliminare il risultato alla fine del secondo tempo era 8-2 per la Spagna. La partita, decisamente compromessa, terminò con un +7 per le iberiche (13-6). Ma quella di stasera è un'Italia molto diversa, più attenta in difesa, più precisa in fase di conclusione, più convinta delle proprie possibilità, e a metà gara il tabellone dice 4-4. Grande equilibrio e grande Riccioli, che recupera con una doppietta il +2 delle giallorosse (4-2) dopo aver realizzato anche la rete del provvisorio vantaggio azzurro nel primo tempo (1-2).
La terza frazione comincia benissimo: Bettini realizza il gol del sorpasso (4-5) e qualche minuto dopo l'Italia non riesce a sfruttare una superiorità numerica. E' il momento-chiave della gara: dal possibile 4-6 per le azzurre si passa al 7-5 per la Spagna con tre reti consecutive delle iberiche. Mancano sei minuti e mezzo allla fine dell'incontro.
L'Italia non ha alcuna intenzione di arrendersi. Cergol segna la rete che riporta le azzurre nella scia delle avversarie, ma a tre minuti dal termine Aznar in superiorità numerica batte Banchelli (8-6) rendendo inutile l'ultima segnatura azzurra di Colletta a 49" dalla sirena. Spagna campione del mondo, ma le azzurre tornano a casa con un argento pesantissimo. Brave, brave, straordinariamente brave!
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il sogno svanisce in finale. La nazionale femminile under 18 conquista la seconda piazza ai mondiali di categoria disutatisi a Belgrado perdendo l'epilogo finale con le iberiche che battono per la seconda volta le azzurre dopo il 13-6 del girone eliminatorio. Stavolta però la partita è tirata e si gioca punto a punto. Si parte col rigore segnato dalla bomber Cergol; poi però la Aznar, autrice di una quaterna e mvp della partita, imprime il primo break giallorosso portando le compagne sul 4-2. La mancina catanese Riccioli è in forma e con una doppietta riaggancia le avversarie. Si gioca punto a punto Nel terzo periodo la Bettini porta subito avanti le azzurre ma la reazione spagnola non si fa attendere con Arino, Giural e Aznar che piazzano il 3-0 di parziale che risultaerà decisivo nonostante la doppietta della Cergol e la rete finale della Colletta che chiude il referto sull'8-7. La Banchelli è stata premiata come miglior portiere del torneo.
Paolo Barelli: "Brave lo stesso". Il Presidente della FIN e della LEN applaude le ragazze della nazionale femminile under 18 protagoniste di una splendida cavalcata a Belgrado. "Formulo i più sentiti complimenti alle atlete e allo staff tecnico guidato da Paolo Zizza, per il grandioso cammino nel campionato iridato culminato con la prima finale della stagione di una squadra nazionale di pallanuoto e battendo formazioni favorite come gli Stati Uniti e l'Australia. Questo splendido risultato è la testimonianza del lavoro quotidiano svolto dalle società, i loro tecnici e dai dirigenti che ogni giorno lavorano a 360° gradi per implementare il serbatoio delle nazionali con qualità tecniche e umane di atlete che saranno il futuro di questo sport ai massimi livelli internazionali. Questa medaglia ripaga anche il grande lavoro svolto da tutto lo staff azzurro che dalla prima squadra fino alle giovanili lavora su piani condivisi e su progetti comuni al fine di allargare le conoscenze ed applicare le sue eccellenze dalla base fino al culmine della piramide".
3-4 posto
GRECIA-AUSTRALIA
7-3 (ha arbitrato Daniele Bianco)
5-6 posto
UNGHERIA-OLANDA 8-11
7-8 posto
RUSSIA-USA 6-10
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Semifinali - Sabato 1 settembre
1-4 posto
ITALIA-AUSTRALIA 7-5 (3-1, 2-1, 1-3, 1-0)
Italia: Banchelli, Giustini, Meggiato, Amedeo, Cordovani, Cergol 5, Tori, Colletta 1, Bettini, Clementi, Riccioli 1, Santapaola, Maimone. All. Zizza.
Australia: Hawthon, Oberman, Thomas, Swadling, Milliken, Andrews Ab. 1, Traplin 1, Ballesty 1, Balziel, Newell, Kearns 2 (1 rig.), Andrews Al., West. All. Damianovic.
Arbitri: Drury e Kunikova.
BELGRADO - Stesso copione del quarto di finale contro gli Stati Uniti (Italia a +4 in avvio e rimonta delle avversarie), stesso epilogo: le azzurre di Paolo Zizza battono anche l'Australia e regalano alla pallanuoto italiana la prima finale della stagione, nella quale affronteranno domani la Spagna. Comunque andrà a finire, queste ragazze ci hanno dato finalmente le soddisfazioni che abbiamo atteso inutilmente finora.
Cronaca. Italia e Australia si ritrovano dopo la sfida di Itea nella Pythia Cup, nella quale le azzurre s'imposero 13-10. Stavolta la posta in palio è molto più alta.
Cominciano molto bene le azzurre con l'uno-due della solita Cergol. La squadra di Zizza spreca una doppia superiorità numerica e dal possibile 3-0 si passa al 2-1. Segna Traplin.
Terzo gol iridato per Francesca Colletta e terzo gol azzurro, importantissimo, con l'uomo in più: grazie a questa rete l'Italia va all'intervallo più lungo avanti di due reti (3-1), ma al di là del vantaggio è il rendimento della squadra la nota più positiva: le azzurre stanno giocando bene in ogni zona del campo, in particolare davanti a Banchelli. Pochissime le occasioni concesse all'Australia nel primo tempo
Lucrezia Cergol prima di questa gara era il vice capocannoniere del Mondiale con 17 reti, 7 in meno della greca Myriokefalitaki. A metà secondo tempo le reti della giocatrice della Pallanuoto Trieste diventano 21 e l'Italia vola a +4 (5-1). Damjanovic, tecnico dell'Australia, chiama time out perchè finora c'è una sola squadra in campo, e non è la sua: l'interruzione porta un immediato beneficio, le gialloverdi recuperano metà del passivo (5-3). Con questo punteggio le due squadre vanno al cambio campo. Peccato per una superiorità non sfruttata dalle azzurre sul 5-2.
Nella terza frazione penalty per le aussie e rete del 5-4 firmata da Kearns. Ci vuole subito un gol per evitare di subire la stessa rimonta di ieri contro gli Stati Uniti, ci pensa ancora una volta Cergol. La sua "manita" spinge indietro la squadra di Damianovic (6-4), che però non si arrende: Kearns fa nuovamente centro (6-5), poi Clementi salva la porta azzurra dal pareggio respingendo in inferiorità il pallone di Swadling. L'Italia va all'ultimo intervallo con un solo gol di vantaggio e con enormi rimpianti: in chiusura di tempo Cergol sbaglia due rigori che avrebbero potuto consentire alla squadra di Zizza di cominciare l'ultima frazione sul +2.
Superiorità per l'Australia in avvio di quarto tempo: salva Banchelli. Superiorità per l'Italia e gol pesantissimo di Isabella Riccioli (7-5). Mancano cinque minuti alla conclusione della gara.
Ancora un uomo in più per le gialloverdi: Damianovic chiama time out ma alla ripresa del gioco Banchelli dice nuovamente no. Tre giri di lancetta alla fine, le azzurre sono vicinissime alla finale iridata e lo diventano ancora di più quando Kearns sbaglia il rigore che potrebbe riportare l'Australia in scia. Le nostre avversarie ci provano fino alla fine, ma non passano più, non passano più. L'Italia è in finale.
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Quarti di finale - Venerdì 31 agosto
USA-ITALIA 6-7 (1-1, 1-4, 2-1, 2-1)
Usa: Walsh, Harbilas, Alaya 1, Hill 2, Jones, Weber 1, Roerner 1, Broad, Vandeweghe-O'Shea 1, Constandse, Wallace, Johnson, Phillips. All. Damato.
Italia: Banchelli, Giustini 3, Meggiato, Amedeo 1, Cordovani 1, Cergol 2, Tori, Colletta, Bettini, Clementi, Riccioli, Santapaola, Maimone. All. Zizza.
Arbitri: Daskalopoulou e Goncharenko.
BELGRADO - Che partita, che Italia! Le azzurre di Zizza battono gli Stati Uniti e raggiungono la semifinale iridata, nella quale affronteranno domani l'Australia.
Cronaca. Segna Rorner nel primo giro di lancetta, pareggia Giustini a due minuti dal termine della prima frazione di gioco: è l'undicesimo gol della 15enne giocatrice del Rapallo in un Mondiale molto più grande di lei.
Il dodicesimo gol arriva in apertura di seconda frazione. Stavolta Giustini segna con l'uomo in più e porta in vantaggio la squadra di Zizza (1-2). Gli Stati Uniti impattano subito (2-2), ma l'Italia non molla la presa e piazza un uno-due che stacca le avversarie (2-4): segnano Amedeo e in controfuga l'incontenibile Giustini, che fa 13. Entrambe le reti sono uomini pari. Ma non è finita qui: con l'uomo in più va a bersaglio anche Cordovani e l'Italia chiude il secondo parziale avanti di tre gol (2-5). Due tempi, soprattutto il secondo, giocati dalle azzurre con grande personalità: difesa solidissima, ben protetta da Banchelli, e attacco che rende la vita durissima alla difesa americana. Peccato per l'uomo in più non sfruttato prima del cambio campo.
A proposito di superiorità: gli Stati Uniti ne ottengono due nei primi tre minuti della terza frazione, ma in entrambe le occasioni Banchelli dice no. E arriva, al momento giusto, il primo gol di Lucrezia Cergol in questa gara, il n. 16 del suo Mondiale: Stati Uniti 2, Italia 6.
Al capocannoniere azzurro risponde quello statunitense: Weber accorcia le distanze in controfuga. Gli Stati Uniti tornano a segnare dopo un digiuno di tredici minuti di gioco e questo gol restituisce fiducia e morale alle americane, che si portano a -2 (4-6) con un'altra rete a uomini pari, stavolta di Hill. Anche il terzo periodo si chiude con una superiorità non sfruttata dalle azzurre.
Ancora Hill, in avvio di quarto tempo, segna ancora e riporta gli Stati Uniti nella scia delle azzurre (5-6). Ci vuole assolutamente un gol per bloccare la rimonta delle nostre avversarie, ma non hanno fortuna le conclusioni verso la porta difesa da Phillips e a tre minuti dal termine gli Stati Uniti pareggiano (6-6) con Vandeweghe-O'Shea.
A due minuti dalla sirena conclusiva uomo in più per la squadra di Damato, che chiama time out. Alla ripresa del gioco è Colletta a respingere il tiro che potrebbe portare avanti gli Stati Uniti. E a 43" dal termine Lucrezia Cergol colpisce ancora: gol n. 17 nel Mondiale, una rete fortunatissima per le sorti dell'Italia, che batte una delle grandi favorite per il titolo e taglia il traguardo delle semifinali.
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Ottavi di finale - Giovedì 30 agosto
ITALIA-UZBEKISTAN 25-4 (6-1, 7-1, 6-1, 6-1)
Italia: Banchelli, Giustini 6, Meggiato 1, Amedeo 1, Cordovani 1, Cergol 2, Tori 2, Colletta 1, Bettini 3, Clementi 2, Riccioli 3, Santapaola 3, Maimone. All. Zizza.
Uzbekistan: Khafizova, Djomaladinova, Rasubova 1, Sayfiddinova, Konovanova, Shaydullina 1, Abdulkhayeva 1, Shermatova 1, Larchenko, Ivnitskaya, Umurkazova, Logutova, Tilyashakova. All. Shamstudinova.
Arbitri: Baty (Gbr) e Rakovic Krstonosic (Srb).
BELGRADO - Solo una formalità per le azzurre l'ottavo di finale contro l'Uzbekistan. Si sapeva già in partenza che non ci sarebbe stata partita e che questo match sarebbe servito a Paolo Zizza soprattutto per preparare il quarto di finale di domani sera (19,20) contro gli Stati Uniti, una della maggiori candidate al titolo mondiale. La squadra a stelle e strisce si presenta al match contro l'Italia con numeri impressionanti: 59 gol segnati, 11 subiti, miglior marcatrice Bailey Weber con 14 gol, uno in meno rispetto a Lucrezia Cergol, capocannoniere dell'Italia in questo Mondiale.
Contro l'Uzbekistan tutte le azzurre a bersaglio. Nel finale Giustini stacca tutte chiudendo con 6 gol. Tra i pali tre tempi per Banchelli, uno per Maimone.
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FASE PRELIMINARE
Classifica finale girone A: Spagna 6; Italia 4; Canada 2; Serbia 0
Classifica finale girone B: Grecia e Australia 5; Uzbekistan e Brasile 1
Classifica finale girone C: Usa 6; Ungheria 4; Kazakistan 2; Argentina 0
Classifica finale girone D: Olanda 6; Russia 4; Nuova Zelanda 2; Sudafrica 0
Terza giornata - Mercoledì 29 agosto
SPAGNA-ITALIA 13-6 (4-1, 4-1, 2-3, 3-1)
Spagna: Domene, Arias 1, Diaz 1, Guirall 3, Morell 2, Camarena 1, Farre, Ruiz, Descalzi, Camus 1, Arino 2, Aznar A. 2 rig. All. Aznar J.
Italia: Banchelli, Giustini 1 rig., Meggiato, Amedeo 1, Cordovani 1, Cergol 2 (1 rig.), Tori 1, Colletta, Bettini, Clementi, Riccioli, Santapaola, Maimone. All. Zizza.
Arbitri: Drury e Kovacs.
BELGRADO - L'Italia perde la sfida con la Spagna per il primato del girone. Una sconfitta che ci può stare, considerata la forza delle iberiche, ma che spinge le azzurre su una rotta pericolosissima: dopo gli ottavi di finale di domani contro l'Uzbekistan, venerdì ci sarà lo scontro nei quarti contro gli Stati Uniti.
La gara contro la Spagna comincia bene (Cergol segna dopo poco più di un minuto), ma poi fino all'intervallo più lungo la supremazia delle giallorosse è netta, complice la scarsa percentuale con l'uomo in più delle azzurre. A fine primo tempo 4-1, al cambio campo 8-2 (anche il secondo gol è di Cergol, su rigore). Nella terza frazione le cose vanno meglio sia in difesa sia in attacco (10-5, reti di Giustini su rigore, Amedeo e Tori) ma ormai le sorti del match sono segnate. Nel quarto tempo la Spagna allunga ulteriormente e chiude sul +7.
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Seconda giornata - Martedì 28 agosto
ITALIA-SERBIA 12-8 (2-3, 3-1, 3-1, 4-3)
Italia: Banchelli, Giustini 2, Meggiato 1, Amedeo 1, Cordovani, Cergol 4, Tori 1, Colletta 1, Bettini, Clementi 1, Riccioli 1, Santapaola, Maimone. All. Zizza.
Serbia: Petrovic, Sulc, Miskovic, Milisevic, Iosifovic 1, Avdic 4, Luka, Novakovic 1, Kaplarevic 1, Ilic, Gagic 1, Lujic, Travar. All. Ivkovic.
Arbitri: Baty e Golikov.
CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA E STATISTICHE SU
BELGRADO – Seconda vittoria per il giovane Setterosa, che domani se la vedrà con la Spagna per il primo posto del girone. All'Italia, che vanta una differenza reti peggiore rispetto alle iberiche, il pareggio non basta.
Contro la Serbia, superata dalla Spagna ieri con ben 22 gol di scarto, qualche difficoltà in più rispetto alle previsioni. Le padrone di casa vanno anche a condurre 1-3 nel primo tempo. Poi, inevitabilmente, esce fuori la superiorità della squadra di Zizza: sul 3-4 l’Italia cambia volto alla gara (8-4) con cinque reti di fila messe a segno da Colletta, Tori, Cergol, Meggiato e Amedeo.
Nella quarta frazione, che comincia sul punteggio di 8-5, la Serbia cerca di rientrare in partita ma non riesce mai ad andare oltre il -3. Anzi, è l’italia ad allungare nel finale (12-7) con la seconda rete di Giustini e la quarta di Cergol prima del definitivo 12-8. Tra i pali azzurri Maimone nei primi tre tempi, poi Banchelli.
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Prima giornata - Lunedì 27 agosto
CANADA-ITALIA 13-15 (2-4, 6-4, 3-3, 2-4)
Canada: Mantyka, McDowell 2, Morrant 2, Carroll 1, Belanger 1, Gonzalez , Royas, Halbauer, Davis 1, Taylor, Miller 5, Cameron 1, Bouchard. All. Bekhazi.
Italia: Banchelli, Giustini 1, Meggiato 1, Amedeo, Cordovani 3, Cergol 7 (1 rig.), Tori, Colletta, Bettini 2, Clementi, Riccioli, Santapaola, Maimone. All. Zizza.
Arbitri: Golikov e Kunikova.
CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA E STATISTICHE SU
BELGRADO - Debutto ok delle azzurre. Bella prova di carattere contro il Canada. Dopo un ottima prima parte di gara, infatti, Banchelli e compagne subiscono il ritorno delle avversarie (che rimontano tre gol di scarto e passano a condurre) ma trovano la forza per reagire e aggiudicarsi l’incontro con un ottimo quarto periodo. Lucrezia Cergol top scorer del match con 7 gol.
Cronaca. E’ Sara Cordovani, in controfuga, a realizzare il primo gol dei Mondiali dopo un minuto e mezzo. L’Italia insiste e stacca le avversarie (0-3) grazie a Riccioli e Cergol: tre gol a uomini pari, è in contropiede anche quello realizzato dalla giocatrice della Pallanuoto Trieste. Miglior avvio non potrebbe esserci.
Le azzurre conservano le tre reti di vantaggio fino a due minuti dal termine della seconda frazione: è Davis a raggiungere (7-7) l’Italia. Al momento è Lucrezia Cergol la migliore marcatrice azzurra: 4 gol, di cui uno su rigore.
A metà della terza frazione arriva il primo e unico vantaggio canadese, rete di Miller (10-9). E’ un momento molto delicato della gara, ma le azzurre lo superano egregiamente tornando avanti (10-11) grazie al terzo gol di Cordovani e al sesto di Cergol. Proprio in chiusura di tempo, però, il Canada impatta nuovamente con il quinto gol di Miller (11-11).
Tra i pali azzurri adesso c’è Maimone. Sofia Giustini sceglie il momento giusto per entrare nel tabellino dei marcatori e in contropiede riporta avanti l’Italia in avvio del quarto parziale (11-12). Il gol è importantissimo perché subito dopo Carlotta Meggiato (primo gol iridato anche per lei) stacca nuovamente il Canada (11-13), che non riesce a sfruttare due superiorità che potrebbero riportarla in scia. Non fallisce,invece, la superiorità Cergol: settimo gol per la triestina e +3 per l’Italia ribadito poi dal secondo gol di Dafne Bettini (12-15). Domani le azzurre affronteranno la Serbia che oggi ha perso 26-4 contro la Spagna.
I VOSTRI COMMENTI
I VOSTRI COMMENTI
Mario però pure tu, potevi metterle in primo piano al posto degli azzurrini.
Bianca Pirone
RISPONDE MARIO CORCIONE: Ho lasciato l'articolo dov'è per tre motivi: 1) la collocazione "primo piano" è meno letta rispetto a quella dove compare l'articolo attualmente, ne sono testimonianza le visite al sito; 2) per un problema di carattere tecnico, che cercherò di far risolvere al più presto, nello spazio "primo piano" non è possibile inserire i commenti. E spero che, dopo l'impresa delle azzurre di Zizza, ne arrivino tanti. Finora sono soltanto tre; 3) ho aggiunto un altro articolo sulle ragazze, giornalisticamente non è corretto mettere due articoli che parlano dello stesso argomento in posti differenti.
MEDAGLIA??? La differenza la fa il Sig.Zizza(altro che Campagna,Silipo !!!’
Rob
Questa affermazione della Nazionale under 18 mi fa sperare per il futuro. Peccato per l'argento ma ce la siamo giocata. Bravi tutti davvero, a cominciare dallo staff tecnico ma soprattutto onore alle ragazze. Un pensiero speciale a Sara Cordovani, atleta che abbiamo formato a Prato e un saluto al pratesissimo tecnico Giacomo Grassi.
Luigi Galardi
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