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L'Italia supera 13-12 l'Ungheria nella splendida cornice della Scandone

  Pubblicato il 10 Giu 2125  07:29
La sfida amichevole tra Italia e Ungheria suggella il ritorno del Settebello alle competizioni ufficiali e rappresenta la prima tappa del cammino di avvicinamento ai campionati mondiali di Singapore del luglio prossimo dove il Settebello si presenterà da vicecampione in carica. Partita spettacolare con 25 reti. Azzurri in vantaggio anche di sette reti (8-1), poi subiscono il pericoloso ritorno magiaro che però si ferma sul 13-12 e la superiorità di Jansik che Nicosia stoppa prontamente. Tripletta per Guerrato e ottimo l'attacco in superiorità che produce il 50% delle segnature (7/14)
 
La cronaca
Un minuto e mezzo e l'Italia si sblocca. Guerrato dopo un extraplayer fallito si mette in proprio e buca sul primo palo Csoma (1-0). L'Ungheria fallisce due superiorità, gli azzurri ci provano con Guerrato ma poi raddoppiano con il Panda Bruni che su assist al bacio di Iocchi gira la sciarpata d'autore (2-0). Guidi prende fallo grave e Angyal dai due metri sblocca i compagni dopo 6.07. Neanche mezzo giro di lancette che Cannella si mette in proprio e dalla sua mattonella fulmina Csoma per il nuovo +2 azzurro (3-1).
Si riparte veloci e gli azzurri allungano: Ferrero serve Patchaliev ancora sul lato corto e l'attaccante del Savona insacca il 4-1 all'incrocio. Nicosia continua a murare gli attacchi magiari (1/4) mentre gli azzurri si sciolgono e sfruttano il terzo extraman con la bella girata di Ciccio Condemi (5-1). Szalai esce per fallo grave e l'azione azzurra viene premiata con bel gol da sotto di Guerrato (doppietta) premiato dall'assit di Damonte (6-1). La difesa azzurra è sempre attenta e Nicosia stoppa anche la quinta superiorità magiara, mentre dall'altra parte lo schema è sempre quello con Damonte che disegna l'arco in velocità stavolta per Iocchi che fa 7-1 e massimo vantaggio. Mancano i mancini tosti come Vamos, ma Nagy finalmente sblocca l'attacco ungherese con il 2-7 e la sesta superiorità dopo otto minuti a secco. L'attacco azzurro invece finzuina perché capitan Di Fulvio capitalizza la quinta superiorità con un tiro a schizzo sotto la traversa (8-2). Fekete al centro trova il 3-8 che chiude metà gara.
Si riparte con l'Ungheria che accorcia sul meno quattro con Burian che finalizza la prima controfuga del periodo con la colomba (4-8). L'Italia però c'è, trova la sesta superiorità e timbra la quarta rete con il tris di uno scatenato Guerrato che finalizza il bel movimento sul perimetro (9-4). Ferrero prende fallo grave e stavolta Vismeg trova il 5-9 da fuori; Cannella però concede il bis ancora in più dopo l'ottimo movimento d'attacco che è sempre veloce e preciso e premia l'attaccante laziale per il 10-5 di metà terzo tempo. Capitan Manhercz si mette in proprio e buca Nicosia timbrando il suo primo sigillo dopo due tempi sottotono (6-10). Nagy si trova solo davanti a Nicosia e Cannella commette fallo da rigore che ancora Manhercz trasforma per il pericoloso meno tre magiaro (7-10).
Gianazza sguscia facile sotto le plance e prende il primo rigore azzurro che Ciccio Condemi trasfroma per il nuovo e rassicurante + 4 (11-7). L'Italia sporca l'extraman (5/9), mentre l'Ungheria rientra ancora con il bis di Fekete dopo il fallo grave di Guerrato. Szalai prende il terzo fallo grave, il giro palla è sempre quello giusto e stavolta l'azione premia l'ottimo Gianazza che si stacca dalla marcatura al centro e spara col mancino il 12-8 a cinque minuti dal temrine. Iocchi prende fallo grave e ancora il fuoriclasse Manhercz, ora on fire, accorcia sul meno tre (9-12). L'Ungheria ci prova, trova il meno due con Fekete (tris) ma all'undicesima superiorità gli azzurri si sbloccano con il bis del Panda Bruni sul secondo palo (13-10). Ancora in più i magiari restano col fiato sul collo azzurro perché Jansik trova il tiro a schizzo che passa tutta la selva di mani difensiva azzurra per il 13-11 a meno di tre minuti. Cannella commette terzo falo grave e Molnar segna il pericolosissimo 12-13 a un minuto e mezzo dal termine. Gli azzurri tremano all'ultima superiorità che Jansik però spara sulle mani di Nicosia. E' festa azzurra.
 
PH. Carlo Di Santo

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