Livello molto alto con dei buoni spunti, bellissime giocate. La Spagna femminile domina il palcoscenico con due squadre in finale. Vince la squadra che ha meno di nomi e straniere, vince, a sorpresa e grazie ad una prepotente seconda parte di gara, il Sant Andreu contro l’armata Sabadell.
Martina Terré
È il portierino spagnolo che ha preso lo scettro dal Pajarito e sta dimostrando di poter tenere altissimo il livello della porta iberica.
Elena Ruiz
Ha al collo due pezzi leggerissimi, argento e oro olimpico. Oltre al portentoso tiro da fuori si prodiga anche in difesa sporcando tantissimi palloni. Giovanissima, ma grande trascinatrice.
Paula Camus
Centroboa simile alla greca Myriokefalitaki. Centroboa moderna. In semifinale crea scompiglio tra le fila ungheresi, non disdegna neanche il giocare da fuori.
Simone Van de Kraats
Parliamo di una bomber nata. Riesce a fare gol all’angolo lungo, all’angolo corto, sopra il braccio dell’avversario sfruttando tutta la sua altezza. È una mancina di livello mostruoso.
Greta Gurisatti
Ha un bellissimo tiro, si danna l’anima, specialmente in semifinale cerca in tutti i modi di trascinare le compagne ma non ci riesce. Le magiare poi chiudono al quarto posto.
Maria Myriokefalitaki
Centroboa moderno che può giocare dentro, se si trova fuori non disdegna il tiro dall’esterno, ha numeri, lotta come una pazza.
Stefania Santa
Disputa una Final four eccezionale, grandi tiri, ripartenze, si butta dentro. Una giocatrice preziosissima.
Alessia Ferrari
Torneo splendido per lei. Conferma, ancora una volta, di essere tra i migliori arbitri del mondo.
Credit: European Aquatics
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