Finale playout, gara 3: Rari Nantes Florentia-Nuoto Catania 12-8
Pubblicato il 20 Mag 2125 20:03
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Comunicato Stampa Rari Nantes Florentia
Alla Piscina Nannini, la legge del più forte ha parlato chiaro. Spinta dal calore del pubblico e da una storia che pesa, la Rari Nantes Florentia si impone con autorevolezza sul Nuoto Catania per 12-8 in Gara 3 della finale play out e conquista con merito la salvezza nella massima serie. Un epilogo che premia la solidità, la maggiore lucidità nei momenti chiave e l’esperienza di un gruppo che ha saputo rialzarsi dopo la sconfitta in gara 2 in Sicilia.
La partita inizia con ritmi elevati e un botta e risposta continuo. Dopo il rigore trasformato da Russo per il Catania, è Bini a rispondere prontamente. Il primo tempo è il manifesto della tensione agonistica: vantaggi alterni, precisione nelle superiorità e nervi saldi. Alla sirena è 3-3, con Bini già protagonista.
Nel secondo parziale la Florentia allunga con Chemeri e ancora Bini, glaciale su rigore dopo aver già infilato la difesa avversaria. Catania sbaglia due rigori consecutivi con Russo e G. Torrisi, mentre i gigliati si dimostrano spietati in superiorità numerica con Sordini e Chemeri. Si va all’intervallo lungo sul 7-4, con la partita che comincia a prendere una direzione precisa.
Il terzo tempo riapre il match: Sordini sembra chiuderla subito, ma Catania reagisce con un doppio Catania (di nome e di fatto) e con Torrisi, accorciando fino al 9-7. La Florentia non si scompone e nell’ultimo quarto piazza l’allungo decisivo: doppietta di un incontenibile Sordini, rigore trasformato da Gulisano per gli ospiti (dopo un altro errore di Torrisi), ma è ancora Chemeri, questa volta in superiorità, a spegnere ogni tentativo di rimonta. La chiude Di Fulvio a 35 secondi dalla fine, tra gli applausi del pubblico e i volti tesi che si sciolgono in festa.
Finisce 12-8 una gara intensa, combattuta, che ha visto la Florentia più precisa nei momenti chiave e decisamente più solida nei meccanismi. A fare la differenza sono stati la freddezza nei momenti cruciali, il cinismo in superiorità numerica e un collettivo compatto che ha saputo reggere la pressione di uno spareggio che valeva una stagione.
Il finale è stato nervoso ma corretto, in campo e sugli spalti: rispetto, sportività e quel fair play che dovrebbe sempre accompagnare sfide tanto decisive. Per la Florentia è l’epilogo che tutti sognavano. Per il Catania, una retrocessione amara, ma onorata fino all’ultimo secondo.
Gianluca Rosucci
Ufficio stampa Rari Nantes Florentia
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