Semifinale scudetto, gara 2. Pallanuoto Trieste-AN Brescia 10-5
Pubblicato il 29 Apr 2125 09:21
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Comunicato Stampa Pallanuoto Trieste
Una partita magnifica ed emozionante, come solo quelle dei play-off sanno essere. Davanti a oltre 900 tifosi scatenati che hanno riempito la tribuna della “Bruno Bianchi”, in gara-2 di semifinale scudetto di serie A1 maschile, la Pallanuoto Trieste ha battuto l’An Brescia con un nitido 10-5. La squadra sponsorizzata Samer & Co. Shipping impatta così la serie sull’1-1, giovedì 1 maggio a Mompiano (ore 17.00) il match decisivo per la qualificazione alla finale scudetto. “Grande prestazione, il risultato parla chiaro - spiega l’allenatore Maurizio Mirarchi - non abbiamo mai perso lucidità, nonostante l’incredibile carico emotivo. Il pubblico ci ha aiutato tantissimo, regalandoci quella spinta in più nei momenti decisivi. Ora pensiamo alla trasferta di Brescia, si azzera tutto, ci metteremo come sempre la massima determinazione”. “I ragazzi sono stati maiuscoli davanti ad un tribuna stracolma - aggiunge il direttore generale Andrea Brazzatti - ora ci godiamo questa vittoria, da domani penseremo a gara-3”.
La cronaca. Guerrato sblocca le ostilità in superiorità numerica (0-1), capitan Petronio impatta con l’uomo in più (1-1). Draskovic scaglia in rete il 2-1. Gianazza risponde (2-2) prima del gol di Mezzarobba per il 3-2 di fine primo tempo. La seconda frazione si apre con un rigore sbagliato per parte, Draskovic si fa ipnotizzare da Baggi Necchi mentre Balzarini colpisce il palo. Draskovic e Mladossich con l’uomo in più portano Trieste sul +3 (5-2), Faraglia tiene in scia i lombardi: 5-3 all’intervallo lungo.
Nel terzo periodo accade di tutto. Il solito Draskovic scrive 6-3 in superiorità numerica, Giri e Irving sfruttano l’uomo in più (6-5). Mirarchi perde temporaneamente Marziali per un taglio al sopracciglio. Draskovic è implacabile e ristabilisce il +3 alabardato con una doppietta a stretto giro (8-5). Mladossich in superiorità allunga il gap (9-5), Draskovic fallisce un tiro di rigore per poi rifarsi immediatamente con una controfuga letale: 10-5 a 8’ dalla sirena. Nel quarto periodo Trieste è bravissima a rallentare il ritmo amministrando così il prezioso vantaggio, non si segna più fino al definitivo 10-5. Il sogno può continuare
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