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A1 Maschile

Round Scudetto. Telimar-Circolo Canottieri Ortigia 1928 6-10

  Pubblicato il 30 Mar 2124  16:05
 
Comunicato Stampa Telimar
Il TeLiMar cede il derby all’Ortigia nella quinta giornata del round Scudetto

Il TeLiMar cede 6-10 al Circolo Canottieri Ortigia 1928 il derby valido per la quinta giornata del Round Scudetto di A1 maschile. Alla piscina Olimpica comunale di Palermo, il match si gioca per buona parte sui nervi, con la voglia degli aretusei di riscattare la brutta uscita dalla Len Euro cup e i padroni di casa a cercare di rimettersi al pari col ritmo di un campionato spezzettato, dovendo far fronte al post infortunio di Occhione, usato anche oggi col contagocce, e con l’assenza per squalifica di Nuzzo. Primo tempo equilibrato, poi i biancoverdi provano a scappare, ma ci riescono davvero solo a metà del terzo tempo, quando si portano prima sul +3 e poi sul +4 anche grazie al primo dei due rigori parati da un ottimo Tempesti. A cavallo tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultimo quarto, Giorgetti con una doppietta prova a trascinare i palermitani, ma il 6-9 di Ferrero e il secondo tiro dai cinque metri fallito fanno perdere le speranze ai ragazzi allenati da Gu Baldineti, che sabato prossimo in trasferta proveranno a dare fastidio al Brescia.
 
La sblocca Condemi in ripartenza alla prima azione disponibile. A riportare equilibrio ci pensa Occhione con un preciso diagonale. Nella prima frazione Jurisic dice tre volte di no ai biancoverdi, che non riescono così a sfruttare l’uomo in più.
L’Ortigia si porta di nuovo avanti, stavolta in extra player con Carnesecchi. Risponde subito Giliberti in più per il 2-2. Prosegue il batti e ribatti con l’alzo e tiro di Cassia, poi l’Ortigia si porta sul +2 con Di Luciano. Il Club dell’Addaura ha l’occasione di accorciare, ma spreca la doppia superiorità numerica a pochi secondi dall’intervallo lungo.
La seconda metà del match vede i padroni di casa spinti dal pubblico autorizzato a seguire dagli spalti andare sul -1 con un tap-in di Woodhead. Ingenuità di Cupido che, espulso, non esce dal campo e regala un rigore ai palermitani. Tempesti non si fa sorprendere da Occhione dai cinque metri. Gol fallito, gol subito. E gli aretusei vanno sul 3-6 con Ferrero e Inaba. Resta calmo il TeLiMar, che accorcia con una deviazione ai due metri di Giliberti. Cassia per il 4-7. Dopo un lungo fraseggio, Giorgetti, che ha la meglio su Tempesti, firma il 5-8. Prova a ripetersi poco dopo, ma la deviazione al volo non gli riesce. Ritmi altissimi fino all’ultimo secondo.
La partita è ancora viva, con un po’ di sfortuna per i padroni di casa che prendono diversi legni. Prova a trascinare i suoi ancora Giorgetti, stavolta con uno splendido alzo e tiro, sfruttando bene le indicazioni ricevute da coach Baldineti durante il time out a uomini pari. Subito dopo, però, sullo scadere dei 20” di uomo in più, va di nuovo sul +3 l’Ortigia con Ferrero. Altro rigore e altra parata di Tempesti, questa volta su Hooper. Poi Carnesecchi per la doppia cifra degli aretusei, con il TeLiMar che ci prova con orgoglio fino alla fine.
 
Per il vicecapitano Andrea Giliberti, gli aretusei oggi erano «più pronti a una partita da dentro o fuori come questa, più squadra. A noi in questi quattro mesi è mancata la continuità di gioco ad alti livelli. Le uniche partite che abbiamo giocato una dietro l’altra sono state quella impossibile di Recco e quella dopo a Savona, con il nostro roster decimato per gli infortuni. Oggi Tempesti ha fatto delle parate importantissime in un momento delicato del match, ma noi potevamo essere più precisi nel concretizzare gli schemi provati in settimane. Invece, ci siamo disuniti e questo è il risultato. Ma dobbiamo ricordarci da dove siamo partiti e quale è sempre stato il nostro obiettivo. A Brescia possiamo toglierci uno sfizio, poi affronteremo Trieste in casa. Dobbiamo rialzare la testa, dimostrare di essere squadra e che abbiamo voglia di lottare fino alla fine per un posto in Europa. La stagione non finisce qui».
 
Marcello Giliberti, Presidente TeLiMar: «Meritata vittoria dell'Ortigia, che ha giocato una partita perfetta, con un evergreen Stefano Tempesti sugli scudi. Siamo partiti un po’ contratti, subendo l'assalto dei grintosissimi avversari, ma rientrando presto bene in partita. Poi, dall'opportunità sprecata, che ci avrebbe portato sul 4-4, siamo andati sotto sul 3-5, e da quel momento siamo rimasti costantemente sotto. Il risultato finale di 6-10 è certamente bugiardo, poiché non rispecchia il reale andamento del match, che comunque l'Ortigia ha vinto strameritatamente. Ora testa alla difficile sfida di Brescia, sperando di attivare a giocarla in maniera più grintosa e pragmatica rispetto ad oggi. Una menzione alla prestazione di Andrea Giliberti, ordinato in difesa, concreto in attacco, in aggiunta alla notevole mole di lavoro in acqua, che ha come sempre anche oggi sviluppato».
 

 
 
Comunicato Stampa Circolo Canottieri Ortigia 
L’Ortigia doma il Telimar e vince con merito il derby siciliano grazie a una prestazione intelligente e attenta. Ottimo approccio dei biancoverdi, soprattutto in fase difensiva, ma anche nella gestione della palla in fase d’attacco. Nel primo tempo si segna poco: sblocca Andrea Condemi e risponde Occhione, poi i due portieri salgono in cattedra e mantengono la parità fino alla prima sirena. In apertura di seconda frazione, è l’Ortigia a mostrare più solidità difensiva e a ripartire con ordine, giocando con pazienza e lucidità le fasi d’attacco. La strategia porta i suoi frutti: dopo il botta e risposta Carnesecchi-Giliberti, Cassia buca le mani all’ottimo Jurisic con un bolide potente, mentre Di Luciano finalizza con precisione una buona trama offensiva che vale il 4-2 di metà gara. Nel terzo tempo, i padroni di casa partono bene, accorciando con una girata di Woodhead ai due metri e guadagnandosi anche l’opportunità di andare in parità su rigore: Tempesti, però, chiude la saracinesca sul tiro di Occhione. Scongiurato il rischio pareggio, la squadra di Piccardo accelera e si porta a +3 con due grandi conclusioni di Ferrero e Inaba e poi, dopo il gol di Giliberti, raggiunge il massimo vantaggio di +4 con le reti di Cassia e ancora Ferrero. Nel finale Giorgetti segna l’8-5 con cui si chiude la frazione. Nel quarto parziale, ancora Giorgetti prova a riavvicinare i suoi, ma l’Ortigia reagisce prontamente con la rete di Ferrero in superiorità. Poco più tardi, ultima occasione per il Telimar, con un altro rigore: stavolta tira Hooper ma il risultato non cambia, perché Tempesti dice nuovamente no. Il match termina lì, resta solo il tempo per la rete del 10-6 finale siglata da Carnesecchi e per la gioia dei biancoverdi, che riscattano la delusione europea centrando una vittoria di squadra e pesantissima, che consolida il quarto posto, con cinque punti di vantaggio sul Telimar a due giornate dal termine. Le semifinali scudetto adesso sono davvero a un passo.
 
A fine gara, coach Stefano Piccardo è molto soddisfatto della prova dei suoi: “Abbiamo disputato una partita attenta, proprio come l’avevamo preparata. Malgrado questa sia stata una settimana difficile, anche per l'assenza di Cupido, giocatore per noi fondamentale, ma la squadra ha risposto bene. I ragazzi hanno lavorato con la testa per prepararsi e venire a giocare qui questo tipo di gara. Poi, le prestazioni individuali, sommate alla prestazione collettiva, fanno sempre la differenza. Abbiamo iniziato facendo bene la fase difensiva e prendendo pochi gol, quindi con il passare dei minuti abbiamo giocato bene anche la superiorità numerica. Direi che abbiamo cercato di seguire sempre la strada che ci eravamo detti di seguire, giocando come volevamo. Complimenti ai miei ragazzi, perché quando i giocatori mostrano questa serietà nell’applicare il piano partita, tutto diventa più facile”.
Adesso l’Ortigia è a un passo dalla qualificazione alle semifinali scudetto, ma il tecnico biancoverde preferisce pensare partita dopo partita: “Intanto dobbiamo pensare a mercoledì, quando avremo una gara in casa fondamentale contro il Savona, che è la seconda forza del campionato. Un’occasione per vedere a che punto siamo e qual è la distanza che abbiamo da loro. Per noi, arrivare per il secondo anno consecutivo nelle prime quattro, con una squadra che peraltro ha cambiato sei giocatori, sarebbe un risultato incredibile”.
 
A fine match parla anche Giorgio La Rosa, difensore dell’Ortigia: “Questa è stata la vittoria del gruppo. Per noi era importante riscattare la brutta batosta psicologica subita con l’uscita dalla coppa. Inoltre, quella di oggi era una gara decisiva per il quarto posto in campionato, che è uno dei nostri obiettivi stagionali e che ci permetterebbe di disputare le semifinali scudetto. Siamo contenti, abbiamo giocato la partita che avevamo preparato, senza perdere mai di vista i duelli individuali che il mister ci aveva assegnato. Siamo stati molto solidi dietro, abbiamo aiutato Stefano in alcune situazioni, mentre in altre lui ha aiutato noi con alcune parate decisive. Anche in attacco abbiamo fatto bene, giocando una partita ordinata e limitando i punti di forza del Telimar, cioè la loro difesa e le ripartenze. Vincendo ci siamo tolti un po’ di tensione di dosso, ma adesso dobbiamo già pensare alla sfida contro il Savona, che ci darà qualche indicazione anche su quelli che saranno gli impegni che dovremo affrontare tra qualche settimana”.
 
Ufficio Stampa e Comunicazione
Massimiliano Perna

 

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