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Comunicato Stamoa Circolo Canottieri Ortigia
– La “Caldarella” continua ad essere un tabù per l’Ortigia, che viene sconfitta 13-11 dalla Rari Nantes Salerno al termine di una gara durissima e intensa. I biancoverdi sbagliano l’approccio al match, subendo la migliore organizzazione dei campani, andando sotto per quattro a zero e riuscendo a trovare il primo gol solo dopo quasi otto minuti. La squadra di Piccardo, attesa da una risposta di carattere, è rimasta invece impigliata nella densità del gioco avversario e nei tanti errori individuali che, in una partita complessa, con tante espulsioni, tanti rigori e una brutalità per parte (che ha permesso a entrambe di giocare quattro minuti in superiorità numerica), pesano molto. L’Ortigia ha faticato parecchio, anche nell’uomo in più, apparendo contratta e imprecisa e non riuscendo mai a portare la gara dalla propria parte. Il pareggio di Trimarchi, a meno di due minuti dall’intervallo lungo, sembrava aver finalmente completato la rimonta e, invece, è stato solo un lampo, perché i salernitani sono stati bravi a riportarsi subito in vantaggio e, poi, nel terzo tempo, a segnare l’allungo decisivo. I biancoverdi, grazie ai gol di Radic, hanno provato a riavvicinarsi nell’ultimo quarto, ma la squadra di Presciutti è riuscita a mantenersi a distanza di sicurezza. L’Ortigia resta penultima, a due punti dalla Canottieri Napoli, terzultima, e a quattro da Telimar e De Akker, quartultime.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo commenta così la prova dei suoi: “Direi che oggi abbiamo avuto un approccio disastroso, prendendo subito un parziale di quattro a zero. Poi, la gara l’abbiamo ripresa, però ci sono stati tanti errori individuali da parte dei miei giocatori, che ci hanno portato a prendere un altro gap importante. Dal 7-6 per loro non siamo più stati realmente dentro il match. Abbiamo preso decisioni sbagliate, commesso errori singoli ed errori di gioco nella fase a uomo in più. La differenza, secondo me, sta tutta nel fatto che, nei quattro minuti in superiorità, abbiamo subito quattro espulsioni e un rigore, creando poco e prendendo una sola espulsione a favore. Questo è stato decisivo, a maggior ragione in un momento non facile come quello che stiamo vivendo”.
Il tecnico biancoverde pone l’accento sulla nuova dimensione alla quale l’Ortigia deve adattarsi: “Dobbiamo avere ben chiare quelle che sono le qualità della squadra. Quest’anno, se noi ci salveremo ai play-out, sarà un’impresa che avranno compiuto questi ragazzi. La nostra qualità è questa, perché se dopo due o tre partite facciamo ancora fatica, allora dobbiamo renderci conto che bisogna lavorare per cercare di tirare fuori il meglio da noi. Sono cicli che cominciano, finiscono, ricominciano. Io l’ho detto a inizio anno: se ci salveremo, ci salveremo all’ultima giornata”.
Al termine del match, il portiere Domenico Ruggiero sottolinea i problemi evidenziati nella sfida odierna: “Quello dell’approccio è un problema che ci portiamo dietro dall’inizio della stagione. Entriamo in acqua con un atteggiamento timido, lasciamo sempre l’iniziativa agli altri e poi siamo costretti a inseguire e così non è facile vincere. Dobbiamo cercare di scendere in acqua con un’attitudine differente, perché quando devi inseguire non hai nulla da perdere, è più facile giocare, le cose riescono meglio, poiché sei costretto a osare, però è sullo zero a zero che dobbiamo dare tutti qualcosa in più, io in primis. Adesso, dobbiamo restare uniti e continuare a lavorare sin da subito, a testa bassa, perché il campionato è ancora lungo, siamo una squadra giovane e, secondo me, stiamo pagando molto l’inesperienza di molti di noi, me compreso, visto che sono al primo anno da titolare in Serie A1. Ora, avremo due partite difficili che ci devono servire per migliorare e prepararci per le sfide con le nostre dirette concorrenti”.
credits:Salvo Barbagallo
Ufficio Stampa e Comunicazione
Massimiliano Perna
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