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L'IDENTIKIT DI DANIELA
Luogo di nascita: Catania
Data di nascita: 15 settembre 1988
Segno zodiacale: Vergine
Soprannome: La Scillato
Studi: laurea in Giurisprudenza
Sport praticati: nuoto, pallanuoto, padel, snorkeling
Hobby: leggere, viaggiare, cucinare
Ultimo libro letto: "Il delfino", di Sergio Bombaren
Attore preferito: nessuno in particolare
Attrice preferita: nessuna in particolare
Autovettura: Renault Clio
Colore preferito: azzurro
Piatto preferito: parmigiana

 

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E' uno dei pochi addetti ai lavori che non si lamenta dell'assenza dei campionati di A1 nel palinsesto Rai. "Io la televisione non la guardo mai".

A Daniela Scillato piace lo snorkeling, che non è una località della Svezia. Si fa snorkeling quando "ti metti maschera e boccaglio e vai nelle profondità marine, dove stai in santa pace perchè non c'è nessuno che parla, nemmeno i pesci".

Consigli di Daniela per lo snorkeling: "Non è necessario andare all'estero, l'Italia come fauna marina nulla ha da invidiare perfino alle Maldive".

Però sgombriamo subito il campo dagli equivoci: Daniela non va sott'acqua perchè non le piace quello che succede sopra. "Adoro stare in mezzo alla gente", dice l'arbitro catanese prima di completare così la sua autocertificazione caratteriale: "Sono allegra, riflessiva, razionale, sensibile e tanto testarda".

Che non è un difetto, soprattutto quando fai i terribili cruciverba di Bartezzaghi, la passione enigmistica di Daniela, che è entrata nel mondo della pallanuoto come giocatrice della fu Mediterranea Catania. "Poi, per caso, ho scoperto che c'era un corso per diventare arbitro e...".

...e non è ancora diventata internazionale semplicemente per il fatto che adora l'azzurro, il colore delle casacche del Gug. Quando si arbitra all'estero, infatti, il colore cambia a seconda della manifestazione. E c'è anche un altro svantaggio: non sempre riesci a capire le cose carine che gli spettatori dicono agli arbitri donna. Come ad esempio "Sei talmente bella che non ce la faccio proprio a protestare. E' questo il complimento più grazioso che ho ricevuto finora in carriera".

Le lodi sono destinate a moltiplicarsi se una donna, oltre che bella, è anche brava in cucina come Daniela. Sentite cosa è capace di fare quando invita gli amici a casa: "Crostini alle alici, tartare di salmone con crema di mango, maccheroni con il sugo di gamberi, involtini di pesce spada al pistacchio, gelo di limone con i frutti rossi".

Daniela vive a Roma, dove lavora al Foro Italico in una federazione diversa dalla Fin. Vale a dire la Federtennistavolo, e precisamente nell'ufficio "acquisti, contratti, risorse umane e segreteria organi di giustizia". A Catania, invece, ha lasciato papà Antonio (allenatore di calcio in pensione), mamma Rosa e "tutte le altre cose che amo di più: il mare, l'Etna, gli arancini. E' la mia terra e mi manca da morire".

Non molto lontano da Roma, tuttavia, vive Andrea, anni 43, il fratello maggiore di Daniela. Fa, beato lui, lo skipper professionista sulla costiera amalfitana.

Forse non è un caso che Daniela Scillato abbia scelto, per fischiare, uno sport che si gioca nell'acqua. Non potrebbe farne a meno. Infatti il suo progetto a lunghissima scadenza, cioè quando andrà in pensione, "è una casetta in riva al mare a Favignana o Levanso".

Isole Egadi, meravigliosa appendice di una regione strepitosa. E non poteva certo non appartenere alla Sicilia il vino che Daniela ha scelto per il menu di cui sopra: "Mille e una Notte Donnafugata, non c'è nulla di più buono al mondo".