Attendere prego...

Editoriale

World Cup, Stage Group. Il Setterosa si sveglia tardi: l’Australia vince 12-8 e chiude seconda nel girone

  Pubblicato il 16 Gen 2125  21:29
Italia-Australia 8-12(parziali 1-5, 1-2, 3-3, 3-2.)
Italia: Condorelli, Leone, Di Maria, Gant, Cergol, Giustini, Colletta, Bettini 2, Ranalli 4 (2 rig.), Cocchiere, Papi 1, Sesena, Rosta, Cassarà 1. All. Silipo.
Australia: Longman, Pedley 1, Marsh, Halligan 1, Mitchell, A. Andrews 5, C. Andrews 1, Hearn, Thomas 1, Williams 1, Dalziel, Jackovich 2, Durston, Putt. All. Rippon.
Arbitri: Markopoulou (Gre) e Blaskovic (Cro).
Note: Uscite per limite di falli Pedley (A) e Gant (I) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/10 + 2 rigori e Australia 6/8. Sesena subentra a Condorelli nel secondo tempo. Condorelli subentra a Sesena nel quarto tempo.
 
Una nuova occasione di crescita contro una delle big del panorama internazionale, formazione che solo pochi mesi addietro ha conquistato, con pieno merito, l’argento olimpico a Parigi 2024. Nell’incontro valevole per la terza giornata del girone B della Division I dello Stage Group di World Cup l’Italia, reduce dalla sconfitta per 11-8 contro l’Olanda, sfida ad Alessandropoli l’Australia. Al termine di una sfida dai due volti, nella quale riesce a riemergere nel finale dopo una brutta partenza, la rappresentativa tricolore, che per l’occasione lascia a riposo Sara Cordovani, incassa la seconda sconfitta consecutiva, perde 12-8 e chiude il girone al terzo posto davanti ad Israele. Il cammino delle azzurre proseguirà nel girone di consolazione contro Stati Uniti, Israele ed Ungheria con l’obiettivo di conquistare almeno la sesta posizione ed ottenere così il pass per le Super Final, competizione che consentirebbe ad un gruppo radicalmente rinnovato di poter giocare una nuova serie di partite di alto livello per accumulare esperienza, amalgamarsi al meglio e misurarsi ancora una volta con le nuove regole in vista dei campionati mondiali in programma a Singapore in estate. Sembra quasi naturale che al momento possa esistere una notevole differenza nei confronti di una compagine in possesso di meccanismi molto  ben oliati e di diversi elementi che solo pochi mesi prima hanno conteso l’oro olimpico ad una corazzata come la Spagna ma quello che non può e non deve assolutamente mancare è l’intensità di una squadra che per riuscire ad emergere non può prescindere da una difesa forte e organizzata per poi gettare le basi della costruzione della manovra offensiva. La nota positiva della serata è il carattere di un gruppo che anche quando, in due circostanze, tocca il massimo svantaggio sul -7 non smette di lottare e, complice forse il calo di una rivale che si sente forte dell’ampio margine di vantaggio accumulato, si scuote, prova a rientrare in partita, rosicchia progressivamente lo svantaggio e rientra fino al -3 prima che i sigilli finali apposti dalla Williams e dalla scatenata Abby Andrews, top scorer del match con cinque reti, chiudano definitivamente i conti.