Editoriale

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Misurarsi alla pari con un’altra corazzata del panorama continentale, l’ennesima seria candidata alla conquista del titolo. Nell’incontro valevole per la terza giornata del girone B del quarter final stage di Champions League l’AN Brescia, ancora fermo a zero punti, affronta a Mompiano l’Olympiacos, reduce dal successo sul Barceloneta. Esce ancora una volta dalla vasca a testa alta ma purtroppo a mani vuote la formazione lombarda che, al termine di un’autentica battaglia giocata senza alcun timore reverenziale di sorta, perde con il punteggio di e resta così sul fondo della classifica. I padroni di casa approcciano il match a viso aperto, ribattono colpo su colpo ai tentativi avversari e all’inizio del secondo parziale mettono, per la prima volta, la testa avanti con la schiacciata da distanza ravvicinata con cui Del Basso mette in porta il punto del 5-4, il duello punto a punto continua fino a quando, sul finire del secondo periodo, Gouvis timbra la doppietta che porta i suoi sull’8-7 a metà gara. Al rientro delle due contendenti dall’intervallo lungo i leoni profondono il massimo sforzo, impattano sull’8-8 con il proiettile scagliato da distanza siderale da Balzarini e si riportano avanti con l’uno-due firmato da Dolce ed Irving in superiorità numerica. Nel momento in cui l’inerzia della contesa potrebbe cambiare i greci fanno pesare tutta la differenza di attitudine a giocare gare di alto livello e sfruttano la loro maggior esperienza per piazzare il break che decide le sorti della contesa. Papanastasiou ruba palla, s’invola in controfuga e fredda Tesanovic in diagonale per il 10-10 che rappresenta il preludio all’ingresso in scena del protagonista di serata. Una partita che si snoda per tre quarti sui binari dell’equilibrio può essere risolta solo dai colpi di un fuoriclasse assoluto che risponde al nome di Marton Vamos. Il fuoriclasse ungherese arma il suo poderoso braccio sinistro per griffare tra la fine del terzo e le prime battute del quarto tempo, la tripletta che regala agli ellenici il massimo vantaggio sul 10-13. Il sette in calottina banca non si arrende, continua a lottare ma la doppietta di Irving, aiutato da altrettante deviazioni avversarie, serve solo a rendere meno ampie le proporzioni di una sconfitta che per quanto espresso dalla vasca sembra decisamente immeritata.

Credit: Federica Scaroni