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Editoriale

Una grande Italia si arrende solo ai rigori. La Serbia vince 12-11 ed è in semifinale

  Pubblicato il 22 Set 2122  19:14
Italia-Serbia 11-12 d.t.r. (2-1; 1-2; 2-1; 2-3; 4-5)
Italia: Maizzani, Provenziani, Bragantini, Gullotta 1, Scollo, Balzarini 1, Gambacciani , Somma 1, Condemi 2, Serino 1, Rocchino, Giribaldi 1, Spinelli.
Allenatore: Brancaccio
 
Serbia: Pajkovic, Maras, Dimitrijevic, Gajic, Kojic 2, Gavrilovic, Jaukovic, Urosevic 2, Martinovic 2, Brescanski, Baucalo 1, Kovacevic, Virijevic.
Allenatore: Stevanovic
 
Arbitri: Segurana(SPA)-Matijasevic(MON)
 
Trentadue minuti da tirare a tutta, quattro tempi da giocare alla perfezione per centrare quel successo che garantisce l’ingresso in zona medaglie. Nell’incontro valevole per i quarti di finale del campionato europeo Under 19 l’Italia, reduce dal 10-5 inflitto alla Francia negli ottavi, affronta a Podgorica la Serbia, formazione che ha vinto a punteggio pieno il girone C. Roberto Brancaccio conferma per la terza occasione consecutiva la stessa formazione con il tandem Stocco-Faraglia che si accomoda nuovamente in tribuna. Deve purtroppo masticare amaro la truppa azzurra che trascina fino ai tiri di rigore un avversario che, almeno sulla carta, partiva in vantaggio nei pronostici della vigilia ma deve arrendersi nella lotteria dalla linea dei cinque metri, tradita dagli errori di Scollo, che scaglia fuori la sua conclusione, e Condemi, che si fa respingere, per la seconda volta nel corso della partita, la conclusione dal portiere avversario. La rappresentativa tricolore deve così rinunciare alle proprie ambizioni di medaglia e a partire da domani, il match contro la Germania è in programma alle ore 14:30, lotterà per i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto. Il sette in calottina bianca disputa una partita di grande personalità nella quale affronta senza alcun timore reverenziale di sorta una rivale che annovera nelle proprie fila un elemento che ha già masticato l’atmosfera della Champions League, Gajic, ed un altro che ha giocato la finale contro la Pro Recco, Martinovic. La formazione allenata da Roberto Brancaccio difende alla grande per tre tempi abbondanti concedendo davvero poco ai rivali anche quando deve difendere in sei contro sette, si porta più volte in vantaggio ma incassa, purtroppo, il punto del definitivo 7-7 a meno di un minuto dal termine della sfida. Francesco Condemi dimostra la personalità dei grandi quando, poco dopo aver fallito, sul 6-6, il penalty del possibile vantaggio si fa trovare pronta e ribatte in gol, per il provvisorio 7-6, la palla respinta dalla traversa sulla conclusione dalla distanza di un compagno. L’universale del Circolo Canottieri Ortigia saprà certamente reagire alla beffa a cui questa sera un destino avverso lo condanna perché oltre ad indiscusse doti tecniche dimostra di avere il carattere dei grandi che reagiscono ad un errore mettendo in acqua la personalità di chi non si arrende alle avversità ma sa reagire alla negatività da vero campione. Da sottolineare la prodezza con cui Balzarini, attaccato da due avversari che lo costringono sottacqua, controlla la sfera e senza avere la necessaria visibilità riesce comunque a trovare la coordinazione per battere l’estremo serbo e firmare il 5-3.