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Editoriale

Tokyo2020, l’Italia rimonta e batte gli USA 12-11 dopo il disastroso avvio di partita

  Pubblicato il 29 Lug 2121  09:18
STATI UNITI-ITALIA 11-12 (4-2, 3-3, 2-3, 2-4)
Stati Uniti: Holland, Hooper 1, M. Vavic 1, Obert 2, Daube 1, Cupido 2, Hallock, Woodhead, Bowen 2 , Stevenson, J. Smith, Irving 2. All. D. Udovicic
 
Italia: Del Lungo,  Di Fulvio 5 ,  Luongo 3, Figlioli 2,  Presciutti 2, Velotto, Renzuto, Echenique, Figari, Bodegas, Aicardi, Dolce. All. Campagna
 
Arbitri: Dervieux (Fra) e Buch (Esp)
 
Note: sup. num. Stati Uniti 6/12, Italia 7/12.  Uscito 3 f. Bodegas 23’00’’, J. Smith 27’12”
 
Nell'incontro valevole per la terza giornata del girone A   del torneo di Tokyo l'Italia supera 12-11 gli USA, si porta al comando della graduatoria e mette praticamente in tasca il passaggio ai quarti di finale. Parafrasando l'abituale gergo calcistico quella conquistata dal Settebello può, senza ombra di dubbio, essere definita come una vittoria che vale doppio perché ottenuta al termine di una prestazione nella quale la squadra non si esprime certamente sui suoi migliori standard di rendimento ma dimostra, ancora una volta, di avere il carattere di chi non molla di un centimetro fino al fischio finale. Partono male gli azzurri che dopo cinque minuti si ritrovano sotto per 4-0 e costringono il Ct a chiamare time-out prima ancora che termini il parziale di apertura. La strigliata del tecnico sortisce gli effetti sperati, la squadra si scuote ed in apertura di seconda frazione rientra fino al 4-3. Gli statunitensi però non ci stanno e costruiscono un nuovo break che consente loro di poter contare, in tre circostanze, su un margine di tre reti che la compagine in calottina scura riesce a ricucire, tra fine terzo ed inizio quarto parziale, con i due centri firmati da Di Fulvio, top scorer di giornata per i suoi con una cinquina, ed il sigillo di Figlioli. Quando l'inerzia del confronto sembrerebbe girare a favore della compagine italiana i ragazzi allenati da Udovicic tornano nuovamente avanti con il tandem Irving-Obert, reti inframezzate dall'errore del capitano italiano dai cinque metri. L'Italia però ha cambiato marcia, incassa il colpo e riprende a macinare gioco creando le condizioni per l'imperioso sprint finale che le consegna l'intera posta in palio grazie al sigillo apposto, con il fiuto dell'opportunista, da Nicholas Presciutti, probabilmente il migliore dei suoi per la continuità di rendimento nel corso dell'intera partita senza dimentica il decisivo apporto offerto da Del Lungo nel momento della verità. Campagna commenta così la prova della squadra: "Se non prendiamo gli schiaffi non reagiamo. All'inizio avevamo poca cazzimma. Anche oggi abbiamo reagito da grande squadra. Abbiamo macinato gioco: siamo stati un diesel. Ho chiesto calma fino alla fine: i ragazzi hanno capito e hanno disputato un grande match, contro un avversario molto fisico. Questi schiaffi servono per svegliarsi, ma adesso basta perché in una competizione del genere non possiamo permetterceli. I nostri avversari sanno che non molliamo mai. Adesso pensiamo al Giappone". 
 
foto di Giorgio Scala - DBM