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Editoriale

Tokyo2020, l'Italia batte il Montenegro dopo i tiri di rigore e termina il torneo al settimo posto

  Pubblicato il 08 Ago 2121  10:58
Comunicato Stampa Federnuoto
Finale settimo posto
Montenegro-Italia 17-18(parziali 2-3, 5-4, 4-5, 3-2; 3-4)

Montenegro: Kandic, Brguljan 2, Perkovic 1, Petkovic 1, Cuckovic, Popadic 1, Vidovic, Ukropina 2, Ivocic 6 (4 rig.), Spaic 1, Matkovic, Banicevic. All. Gojcovic.
 
Italia: Nicosia, Di Fulvio 4, Luongo, Figlioli, Presciutti 1, Velotto 5, Renzuto Iodice 2, Echenique, Figari, Bodegas 1, Aicardi 1, Dolce. All. Campagna.
 
Arbitri: Salnichenko (Kaz) e Dervieu (Fra).
 
Note: Superiorità numerica: Montenegro 4/9 + 4 rigori, 3/6. Tiri di rigore: Ivovic gol, Figlioli gol, Matkovic gol, Renzuto Iodice gol, Vidovic alto, Presciutti gol, Cuckovic gol, Aicardi parato, Perkovic palo, Di Fulvio gol.
 
Settimi ai tiri di rigore. L'Italia conclude con una effimera gioia l'Olimpiade di Tokyo, iniziata con auspici diversi rispetto ai risultati poi ottenuti. Anche con il Montenegro gli azzurri si sono complicati la vita. Con un gol di vantaggio e possesso a 18 secondi dalla fine sono andati a finire sul 14-14 (3-2, 4-5, 5-4, 2-3; 4-3).
"La partita era da vincere già nei tempi regolamentari - sottolinea il cittì Campagna - C'è stato più ordine in attacco, seppur l'intensità non fosse altissima. Del resto si affrontavano due squadre che ambivano a conquistare una medaglia nella finale per il settimo posto, alle 9:30 del mattino, quindi con motivazioni che non potevano essere al 100%. Ho chiesto ai giocatori di finire bene e loro hanno disputato una partita dignitosa. All'interno del nostro staff già abbiamo cominciato a fare delle analisi, anche se poi approfondiremo con maggiore calma e a mente fredda tutto ciò che è avvenuto. Sarà importante trarre delle conclusioni non in maniera superficiale, perché siamo in contesto di un anno e mezzo di pandemia, di non regolarità che abbiamo tutti affrontato per la prima volta. C'è chi ha reso di più e chi meno delle aspettative. Quindi bisognerà capire se sono stati compiuti degli errori, come e quali, in maniera costruttiva. Questa analisi la dovranno fare in un'ottica di crescita anche i giocatori per comprendere cosa hanno fatto bene e cosa hanno fatto male. Un'Olimpiade così fa male, c'è grande delusione, ma può essere un trampolino di lancio per una rinascita immediata. Sono stati cinque anni durante i quali abbiamo dato corpo a un ricambio generazione; nei primi due anni avremmo anche potuto prendere una medaglia europea per il famoso gol/non gol di Figlioli che con le tecnologie di oggi avrebbero convalidato. Nel 2019 abbiamo conquistato il titolo mondiale. Nel contempo abbiamo anche creato delle basi per un miniricambio che probabilmente ci sarà. Già all'interno della selezione che ci è stata in avvicinamento alle Olimpiadi ci sono dei giocatori che avranno più spazio e analizzeremo anche la crescita dell'under 20 formata da una generazione interessante che può affacciarsi alla nazionale maggiore".
Nel corso della partita l'Italia raggiunge il 3-1 con Di Fulvio a metà primo tempo; mantiene il doppio vantaggio con Velotto a inizio secondo parziale poi subisce un break di 3-0 che recupera durante il periodo. Sull'8-8 gli azzurri si sganciano un'altra volta ancora con difensore e attaccante protagonisti (10-8). Bodegas (11-9) e Renzuto (12-10, 14-12), due volte, difendono il +2 a 4 minuti dalla fine, quando due gol di Ivovic, il primo sul quarto rigore realizzato, e il secondo su un controfallo fischiato a Di Fulvio a 13 secondi dalla sirena con conseguente superiorità numerica. Ai tiri di rigore segnano Figlioli, Renzuto e Presciutti; poi Aicardi vanifica il vantaggio procurato dall'errore di Vidovic; però Perkovic colpisce il palo e Di Fulvio chiude i Giochi.
Il titolo olimpico va alla Serbia, che bissa quello del 2016 dopo una finale molto equilibrata con una Grecia che ha tenuto fino al 10-10 di inzio quarto tempo. Poi i fuoriclasse serbi, peraltro sempre in vantaggio nel match, fanno la differenza e Prlainovic, Jaksic e Mandic chiudono i giochi nel finale. l'Ungheria conquista la medaglia di bronzo, battendo la Spagna per 9-5 (3-3, 2-2, 1-0, 3-0). 
 
foto di Giorgio Scala - DBM