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Editoriale

Tokyo 2020,gruppo A: l’Italia pareggia 5-5 contro l’Ungheria e trova la Serbia nei quarti di finale

  Pubblicato il 02 Ago 2121  07:27
Ungheria-Italia 5-5( parziali 2-1, 2-1, 1-1, 0-2)
Ungheria: Nagy, Angyal 1, Manhercz, Zalanky, Vamos, Hosnyanszky, Pasztor, Jansik 1, Edrdelyi, Varga 3, Mezei, Harai. All. Marcz.
 
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Luongo, Figlioli 2 (1 rig), Presciutti, Velotto, Renzuto Iodice, Echenique 1, Figari, Bodegas, Aicardi 1, Dolce. All. Camapagna.
 
Arbitri Buch (Esp) e Voevodin (Rus).

Note:. Usciti per limite di falli Figari (Italia) nel secondo, Harai (Ungheria) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Ungheria 2/11 e Italia 3/12 + un rigore realizzato da Figlioli nel terzo tempo.
 

Si chiude con un pareggio il cammino dell’Italia nella prima fase del torneo a cinque cerchi. Nell’incontro valevole per la quinta giornata del girone A il Settebello impatta sul 5-5 il confronto con l’Ungheria e chiude così al secondo posto in classifica, preceduta dalla Grecia che travolge 14-5 gli Stati Uniti. Nei quarti di finale, in programma mercoledì, gli azzurri affronteranno la Serbia che ha travolto 13-6 il Montenegro con un’impressionante dimostrazione di forza. A decidere le sorti del confronto la rimonta operata dagli azzurri che, per la terza volta nella competizione, escono alla distanza nel quarto conclusivo e recuperano le due lunghezze di svantaggio accumulate nei confronti dei magiari grazie alle firme apposte dal tandem Figlioli-Di Fulvio con il pescarese che timbra in superiorità numerica, a poco più di un minuto dal suono della sirena conclusiva, il gol che chiude la sfida. Buona la prova difensiva della formazione in calottina scura che concede solo cinque reti ad una rivale che possiede uno dei più attrezzati arsenali offensivi del panorama internazionale e, in inferiorità numerica, annulla ben nove delle undici opportunità avute a disposizione da Varga e compagni. A fine partita Sandro Campagna sottolinea con soddisfazione il buon rendimento difensivo e la capacità di non disunirsi dei suoi. "Partita solida sul piano difensivo. Sono molto contento di questo. Mi piace molto che non ci disuniamo quando andiamo sotto ed è capitato per la terza volta. Il 4-2 e il 5-3 erano pesanti, potevamo risentirne e invece abbiamo addirittura avuto la palla della vittoria. In attacco dobbiamo migliorare, ci manca ancora qualcosa. Il quarto di finale sarà una battaglia, di lotta fisica e psicologica. Armi che abbiamo usato già in questi giorni e vedremo di tirare fuori nella gara più importante".
 
foto di Giorgio Scala - DBM