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Editoriale

Serie A1 2025-26, alla scoperta dei protagonisti: la Pro Recco

  Pubblicato il 28 Set 2125  18:42

Estate 2024 è ormai un lontano ricordo. Si torna all'antico per recitare il ruolo di dominatori assoluti. La Pro Recco è pronta a tuffarsi nella nuova stagione con rinnovata ambizione: dominare il campionato e giocarsela fino in fondo in Champions League sono gli obiettivi primari dei liguri nell'annata che segna l'inizio di un nuovo ciclo tecnico.
Il presidente Felugo, in totale accordo con mister Sukno, a radicalmente rinnovato e ringiovanito la rosa con l'obiettivo di creare un collettivo in grado di mantenere il club ai massimi livelli anche nei prossimi anni. La stella Granados, Nicosia, Buric, Pavillard, Mladossich, Patchaliev, Cassia, portano nuova linfa al gruppo e assicurano l'indispensabile processo di ricambio generazionale.
I nuovi acquisti si integrano alla perfezione con il nucleo storico per formare una corazzata che sembra destinata a sbaragliare la concorrenza in campo nazionale ed è pronta alla lotta per conquistare un posto nella Final Four di Champions League.
La tournée americana e gli incontri con il Ferencvaros costituiscono il miglior avvicinamento possibile alle partite da tre punti. Il mirino sembra essere già puntato sul prossimo 8 ottobre, giorno in cui bianco celesti affronteranno nuovamente i magiari nel match che mette in palio la Supercoppa europea.
 
Il commento di Francesco Postiglione
Come spesso, o sempre per dir si voglia, anche quest’anno pur con diversi cambiamenti del roster, la Pro Recco è la squadra da battere nella nuova edizione del nostro campionato. C’è attesa finalmente di vedere il miglior (o uno tra i migliori) giocatori al mondo, lo spagnolo Alvaro Granados che finalmente, quest’anno, indosserà quella calottina che lo scorso anno gli sfuggì per le vicissitudini societarie reccheline. Squadra rinforzata, e non poco, che punta dritto a confermarsi in Italia e a confrontarsi in Champions League, dove vorrà primeggiare e riprendersi il trono di Regina d’Europa.
 
Credit: Schenone