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Editoriale

Pomilio: spero si arrivi alla quinta partita. I playoff restituiscono bellezza al nostro campionato

  Pubblicato il 24 Mag 2121  18:28
Domani AN Brescia e Pro Recco ritornano in acqua per continuare la battaglia che deciderà la vincitrice del titolo tricolore. Come già successo la scorsa settimana le contendenti si affronteranno per due volte in 24 ore e se nessuna delle due riuscirà ad arrivare a tre successi la serie vivrà inevitabilmente il suo epilogo sabato 29 con la quinta e decisiva partita in campo neutro. Il vice allenatore del Settebello Amedeo Pomilio analizza i principali risvolti delle sfide giocate in Liguria, e delinea le possibili evoluzioni del gioco sia sul fronte lombardo che su quello ligure. L'auspicio per tutti gli appassionati non può che essere quello gli assistere ad una conclusione del torneo con una spettacolare partita decisiva a fine settimana.
 
Ti aspettavi una situazione di equilibrio dopo le prime due partite, la seconda gara ha però offerto uno spettacolo decisamente minore rispetto alla prima. Quanto ha inciso sul match sin troppo fisico la stanchezza accumulata il giorno prima?
Penso sia normale che ci sia un calo di energie quando si giocano due finali così ravvicinate, soprattutto con un pressing così come abbiamo visto nella seconda gara.
Lo spettacolo del secondo match è stato penalizzato anche da episodi al limite del regolamento e da parecchie fasi di impeding dei movimenti.
I play off sono così, a volte la tensione si accumula, specialmente se non hai il tempo di smaltirla tra una partita e l’altra.
Inoltre, la forma delle due squadre non è ancora ottimale, com’è giusto che sia visto dovranno crescere sempre di più fino alla finale di Champions League.
Le due sfide di Recco sono state comunque per entrambe un’occasione preziosa   per migliorare condizione, gioco, tenuta mentale e per affrontare meglio i momenti critici.
 
Come si evolverà il gioco nei prossimi due match e quali aspetti le due squadre potranno migliorare?
Penso che l’arbitraggio delle prossime partite non consentirà un pressing pesante, ostruzionistico e punirà anche gli episodi di impeding. Ci sarà la possibilità di muoversi meglio in attacco, con un pressing più tecnico, e le due squadre restituiranno dinamicità e spettacolo alla partita.
Penso che un altro aspetto che le due squadre miglioreranno sarà quello delle fasi con l’uomo in più. Bovo ed Hernandez avranno avuto modo, dopo le prime due partite, di studiare ancora meglio le difese avversarie, di trovare le soluzioni e gli orientamenti giusti per migliorare le percentuali nelle fasi di superiorità numerica.
 
Credi che i conti si chiuderanno a Monpiano o ritieni un’ipotesi plausibile arrivare alla quinta partita?
Spero che si arrivi alla quinta partita e penso anche che sia plausibile. Sono incontri avvincenti e la formula dei playoff restituisce bellezza al nostro campionato.
 
Se Vlachopoulos è stato protagonista assoluto in gara 1 non ha fin qui brillato Jokovic. In che misura le fortune del sette allenato da Bovo possono dipendere dalla crescita del mancino croato?
Vlachopulos ha giocato una splendida gara 1 come d’altronde tutta la squadra.
Jokovic è un mancino eccezionale, tra i giocatori con la migliore visione di gioco in assoluto e, anche se ad ora i suoi tiri non sono stati irresistibili, il suo apporto alla squadra è stato e sarà determinante.
Ha di fronte Marco Bijac che conosce molto bene il suo tiro ed è in ottima forma, penso comunque che chi meglio di Maro saprà come fare per segnare qualche bel goal nelle prossime partite?
 
Hernandez ricorre spesso ad una formazione senza un centroboa di ruolo. Quali vantaggi concede un simile tipo di scelta?
È vero, il Recco ha giocato con un solo centroboa di ruolo che è Aicardi e ha utilizzato altri giocatori come per esempio Younger, Mandic o Ivovic in entrata, di supporto al centro o nei momenti in cui Matteo non c’è. Anche il Brescia, pur avendo due centri in formazione, ha giocato alcune buone azioni con Renzuto e Di Somma che non sono centri di ruolo.
Questa scelta può rivelarsi efficace perché non dà punti di riferimento alla difesa avversaria, possono quindi verificarsi dei mismatch vantaggiosi per l’attacco che può rivelarsi più dinamico, ma, premesso che si disponga di giocatori adatti, dipende sempre da chi hai di fronte e dal metro arbitrale. Se la squadra avversaria ha buoni difensori in acqua si rischia di perdere incisività in attacco senza un buon centroboa.