Editoriale

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Guadagnare il diritto a disputare il match che consente di poter lottare per il gradino più alto del podio. Questo l’obiettivo dell’Italia, reduce dalla vittoria per 15-9 ottenuta ieri su Israele nei quarti, che, nella seconda semifinale del campionato mondiale Under 20 femminile, affronta a Netanya la Spagna che ha guadagnato l’ingresso tra le prime quattro superando 10-5 la Russia. Chi vince contenderà domani la medaglia d’oro alla Grecia che nel precedente incontro ha regolato l’Ungheria per 13-8. Al termine di una battaglia che per la maggior parte della sua durata si sviluppa su un duello punto a punto l’Italia cede nel finale 14-12 contro la formazione iberica e deve così rinunciare al sogno iridato e alla possibile rivincita contro le elleniche. Le azzurre torneranno in acqua domani pomeriggio contro la formazione magiara per cercare di conquistare la medaglia di bronzo. A decidere le sorti del confronto il break di 2-0 firmato dalla formazione in calottina scura nel finale dell’ultimo parziale con i sigilli apposti da Camus Amoros e Camarena Heredia a cui le giocatrici in calottina bianca replicano solo parzialmente con Giustini, miglior marcatrice per la sua squadra, insieme a Bettini, con una tripletta, prima che Palacio Linde, top scorer dell’incontro con un poker, chiuda definitivamente i conti. Cergol e compagne ora devono essere brave a resettare l’amarezza per la finale sfumata dopo un match nel quale sono state avanti fino alle prime battute del parziale conclusivo per concentrarsi sulla partita contro le ungheresi.