Attendere prego...

Editoriale

Mondiale Singapore, il Setterosa vuole l’impresa con l’Ungheria. In palio c’è la semifinale iridata

  Pubblicato il 18 Lug 2125  12:23
È il momento della verità. Il livello della sfida cresce in maniera esponenziale, in palio c’è l’ingresso in zona medaglie nell’evento che inaugura ufficialmente il nuovo quadriennio olimpico. Nei quarti di finale del torneo femminile dei campionati mondiali di pallanuoto l’Italia, reduce dal sofferto successo ottenuto ieri sulla Cina, affronta all’OCBC Center di Singapore, fischio d’inizio previsto domani alle ore 13:10 con diretta tv su Rai 2 e Sky Sport 1, l’Ungheria, vincitrice del girone C.
 
La formazione tricolore ha raggiunto l’obiettivo minimo, qualificarsi tra le prime otto e guarda con moderato ottimismo al prosieguo del torneo. La spedizione tricolore nel Sud-Est asiatico non partiva tra le favorite nella corsa per la medaglia d’oro: siamo all’inizio di un nuovo percorso nel quale una squadra profondamente rinnovata ha bisogno di acquisire esperienza e di incamerare il maggior numero possibile di informazioni per impostare il lavoro grazie a cui ottenere il traguardo primario del nuovo ciclo, il pass per Los Angeles 2028.
 
D’altro canto però l’Italia è uno dei paesi di riferimento nel panorama internazionale e non può mai accontentarsi di competere per le posizioni di rincalzo, deve anzi puntare al massimo. L’esame è certamente difficile al cospetto di una rivale forte e ben preparata sia dal punto di vista fisico che tattico, probabilmente più attrezzata sul piano delle individualità. Il Setterosa, per provare a giocarsi le proprie carte, ha bisogno di alzare notevolmente il livello della propria prestazione, consapevole dell’importanza di una sfida in cui giocare con la massima concentrazione per quattro tempi.
 
La formazione allenata da Sandor Cseh conta su un roster molto ben attrezzato con una serie di giocatrici di assoluto valore sia sul perimetro che ai due metri. Per alimentare le proprie possibilità di qualificazione le azzurre non possono prescindere da un’impeccabile prova collettiva impostata su una granitica organizzazione difensiva per poi provare a concretizzare, con il necessario cinismo, le occasioni create.
 
La principale peculiarità della prova di Cocchiere e compagne dovrà essere la forza di un collettivo capace  di muoversi come un’unica entità in tanti corpi diversi, caratteristica da associare alla predisposizione all’aiuto reciproco, l’indispensabile attitudine al sacrificio necessario ad aiutare la compagna in difficoltà.
 
Credit: Giorgio Scala/DBM