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Editoriale

L’AN Brescia si sveglia tardi: la Pro Recco vince 11-10 e si aggiudica la Coppa Italia

  Pubblicato il 05 Mag 2121  20:48
PRO RECCO N E PN-AN BRESCIA 11-10(Parziali: 5-1 4-2 1-2 1-5 )
PRO RECCO N E PN: Bijac, Di Fulvio 1, Mandic 2, Figlioli 4, Younger 1, Velotto, N. Presciutti 1, Echenique 1, Ivovic 1, Aicardi, Luongo, Figari, Negri. All. Hernandez
 
AN BRESCIA: Del Lungo, Dolce, C. Presciutti 1, Lazic 1, Jokovic 2, Nikolaidis, Renzuto Iodice 2, Cannella, Alesiani 2, Vlachopoulos 2, Di Somma, Gitto, Rossi. All. Bovo
 
Arbitri: Severo e Calabro'

Note: Ammonito Bovo (all. B) a 4'52 nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Pro Recco 3/7, Brescia 5/10. Di Somma (B) espulso per proteste a 1'30 del quarto tempo.
Non cambia padrone rispetto alle più recenti consuetudini il primo trofeo che la pallanuoto maschile italiana assegna dopo la forzata interruzione dell'attività che l’avvento della pandemia ha decretato lo scorso anno. Mai come in questa occasione si riteneva, da più parti, concreta la possibilità di poter iscrivere nell’albo d’oro un nome diverso dal solito che accompagnava l’idea di poter assistere ad una sfida punto a punto nell’arco dei trentadue minuti di gioco. Nell'incontro valevole per la finale della Coppa Italia 2020-21 la Pro Recco batte 11-10 l’AN Brescia e si aggiudica così il titolo per l’ottavo anno consecutivo. Partita dai due volti perché dopo l'iniziale sigillo apposto da Renzuto i liguri, sospinti dalle straordinarie doti balistiche dei propri tiratori, piazzano un devastante break di 9-1 nel corso dei primi due parziali durante i quali la compagine lombarda, letteralmente irriconoscibile, non riesce a trovare la via del gol per 13’13’’. Dopo l'intervallo lungo capitan Presciutti e compagni incassano il gol del provvisorio 10-3 firmato da Mandic ma quando la partita sembra avviarsi verso una conclusione più che scontata inizia la lenta e graduale rimonta dei ragazzi allenati da Sandro Bovo che dopo una prima parte di gara ampiamente deficitaria alzano il livello di intensità difensiva, ritrovano tranquillità, trasformano con maggiore frequenza le occasioni in superiorità numerica e costruiscono con certosina pazienza un break di 7-1 grazie al quale arrivano a  37 secondi dal termine sotto di una sola lunghezza ma con palla in mano agli avversari. Al rientro delle squadre dopo il time out Alesiani riesce anche a rubare la sfera ma la palla del possibile pareggio non viene trasformata e i ragazzi allenati da Hernandez, che pagano dazio a un calo di tensione derivante dall’ampio vantaggio accumulato nei sedici minuti iniziali, possono così alzare le braccia al cielo. Tra i migliori, nella squadra in calottina chiara, un devastante Pietro Figlioli che nella parte iniziale del confronto trascina i suoi con una tripletta e sigla l’ultima rete recchelina in apertura del parziale conclusivo.
 
FOTO DBM / Pasquale Mesiano
 
Comunicato Stampa Pro Recco
La Pro Recco mette in bacheca la sua quindicesima Coppa Italia, l’ottava consecutiva: a Palermo i biancocelesti battono il Brescia per 11-10 nel primo trofeo assegnato dall’inizio della pandemia. Prestazione dai due volti per i ragazzi di Hernandez: fantastica nella prima metà di gara con un break di 8-0 dopo il vantaggio iniziale dei lombardi, sofferta nel terzo e quarto tempo con il Brescia che si riporta fino al meno uno.  
“Abbiamo iniziato benissimo, i primi due tempi sono stati straordinari, poi non so cosa sia successo nell’ultimo quarto, abbiamo giocato male, soffrendo la loro pressione molto alta e non attaccando bene la zona M - afferma mister Hernandez -. L’importante comunque era vincere, godiamoci questa coppa e pensiamo alle prossime sfide che ci attendono”.  
“Abbiamo preparato la partita alla perfezione – ammette capitan Ivovic – nei primi tre quarti abbiamo commesso errori minimi. Siamo contenti, abbiamo battuto una squadra forte che aveva grandi motivazioni”.  
LA PARTITA - Vantaggio Brescia dopo un minuto e mezzo di gioco con Renzuto che sorprende la difesa. La reazione dei biancocelesti però è veemente e nell’arco di sessanta secondi c’è il sorpasso: Figlioli con un diagonale incredibile trova l’incrocio, l’alzo e tiro di Ivovic buca Del Lungo (2-1). I tiratori di Hernandez sono perfetti e Younger, da posizione 3, segna il 3-1. La controfuga di Echenique, a 100 secondi dalla sirena, è il marchio di fabbrica recchelino e vale il +3. Vantaggio che aumenta ancora con Mandic bravo a capitalizzare la seconda superiorità: è il 5-1 con cui si chiude il primo quarto.  
La Pro Recco continua nel suo momento magico e dopo 35 secondi Di Fulvio non sbaglia il terzo uomo in più. Biac mura le due superiorità consecutive dei lombardi prima su Jokovic poi su Lazic. Non sbaglia, invece, Figlioli: finta e bordata da posizione centrale su cui Del Lungo non può arrivare (7-1). Le transizioni dei biancocelesti fanno male e il capitano del Settebello segna la sua terza rete che vale l’8-1 a quattro minuti e mezzo dal cambio campo. Dopo tredici minuti di digiuno il Brescia ritorna a segnare con una palomba di Christian Presciutti. Dall’altra parte del campo è il fratello Nicholas, sul secondo palo, a rimettere i suoi sul 9-2 sfruttando la sosta nel pozzetto di Gitto. Uomo in più che non sbaglia neppure Alesiani, a 32 secondi dalla sirena, per il 9-3, risultato che non cambia più fino alla sosta.  
Avvio di terzo quarto bruciante della Pro Recco: Ivovic serve Mandic che uncina il pallone e sdraiato sull’acqua fa decollare il 10-3. Il Brescia accorcia nella seconda metà di quarto capitalizzando due superiorità consecutive realizzate da Lazic e Renzuto, mentre i biancocelesti sbattono su Del Lungo. È mostruoso anche Bijac nello spegnere un doppio uomo in più e conservare il 10-5 fino agli ultimi otto minuti.  
Servono ventiquattro secondi del quarto tempo a Figlioli per calare il poker personale (11-5). La Pro Recco smarrisce la via del gol, non riceve più una superiorità e il Brescia accorcia fino all’11-9 a 83 secondi dalla sirena. L’alzo e tiro di Vlachopoulos a 38 secondi dalla fine dice che la partita è ancora viva, ma nella bagarre finale fa festa la Pro Recco.  
 
Comunicato Stampa AN Brescia
L’AN Brescia esce sconfitta 11-10 nella finale di Coppa Italia a Palermo. Le calottine biancoblù subiscono tanto nei primi due quarti, ma nel finale arrivano ad un passo dal pareggio.
 
Nonostante sia l’AN Brescia a sbloccarla nel primo quarto grazie alla rete di Renzuto, la squadra di Bovo subisce il ritorno di forza della Pro Recco che prima pareggia con Figlioli e poi prende il largo con le reti di Ivovic, Younger, Echenique e Mandic per il 5-1 di fine periodo.
 
Anche nel secondo quarto la formazione recchelina riesce ad ingabbiare Brescia e compagni che provano comunque a reagire, trovando il gol prima con capitan Presciutti per l’8-2 e poi con Alesiani per il 9-3 che chiude il parziale.
 
Nel terzo parziale l’AN Brescia cerca con più insistenza il gol, grazie anche ad una difesa più compatta che concede solo una rete alla Pro Recco e cioè quella di Dusan Mandic. I leoni invece sono bravi a sfruttare in due occasioni la superiorità numerica e prima con Lazic e poi Renzuto bucano Bjiac per le reti del 10-5.
 
Nell’ultimo quarto di gara i leoni provano a ribaltare il risultato producendo il massimo sforzo. Figlioli prova a chiudere i conti dopo 30 secondi, ma Alesiani e Jokovic rispondono due minuti più tardi dando la carica ai leoni che nel frattempo si portano sull’11-7. Vlachopoulos dalla distanza la infila nell’angolino per il -3 e un minuto dopo Jokovic segna l’11-9. A 40 secondi dal termine ancora Vlachopoulos firma il gol del meno uno, ma ormai è troppo tardi. La Pro Recco alza la Coppa Italia.
 
Questo il commento di Sandro Bovo al termine del match: “Abbiamo iniziato malissimo e di fatto chiuso la partita. Poi abbiamo cercato nella seconda parte a recuperare ma non c’era spazio. Inspiegabile prendere 8 gol in parità in una partita così. Mi prendo la mia responsabilità, abbiamo commesso troppi errori che non solitamente non commettiamo. Nei primi due tempi siamo stati anche distanti con i centri, è una sconfitta che fa male”.
 
Così il capitano Presciutti: “All’inizio abbiamo concesso troppi gol facili e ci abbiamo messo del nostro perché iniziare una partita in questo modo contro una squadra così è dura. Non pensavamo di avere questo approccio e sappiamo di aver sbagliato. Nella seconda parte abbiamo messo tutto quello che avevamo per recuperare, ma usciamo da questa partita consapevoli dei nostri mezzi”.