Attendere prego...

Editoriale

La Sis vince 6-5 la battaglia con l’Antenore Plebiscito Padova e si aggiudica la Coppa Italia. Decisiva Centanni

  Pubblicato il 07 Apr 2124  17:05
SIS ROMA-CS PLEBISCITO PADOVA 6-5(Parziali: 1-2; 2-0; 1-2; 2-1 )
SIS ROMA: Banchelli, Misiti, Galardi, Gual Rovirosa 1, Ranalli 2, Papi, Picozzi, Di Claudio, Nardini, Centanni 3, Cocchiere, Carosi, Sesena, Aprea. All. Capanna
CS PLEBISCITO PADOVA: Teani, Bacelle 1, Cassarà, Schapp 3, Queirolo, Casson, Millo 1, Yaacobi, Al Masri, Meggiato, Sgrò, Grigolon, Pozzani, Bozzolan. All. Posterivo
Arbitri: Ferrari e Guarracino
Note Spettatori 400 circa. Meggiato e Yaacobi (P) uscite per limite di falli nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Roma 4/12 + 2 rigori, Padova 2/8 + 2 rigori.
 
Al termine di una sfida molto combattuta nella quale i due estremi difensori recitano un ruolo da assolute protagoniste la Sis Roma piega 6-5 l’Antenore Plebiscito Padova e porta a casa, con merito, il trofeo tricolore per la terza volta nella sua storia, la seconda negli ultimi tre anni. A decidere le sorti delle contesa il break di 3-0 con cui le capitoline, tra terzo e quarto parziale, capovolgono l’inerzia della contesa, assumono il controllo delle operazioni e portano a casa l’intera posta in palio nonostante il rigore con cui nel finale Schaap accorcia le distanze. Tra le fila delle capitoline si mettere in evidenza la grande ex di giornata Sara Centanni che, dopo aver realizzato il 2-2, nel momento della verità diventa protagonista assoluta dal lato cattivo con due perentori diagonali con i quali prima impatta sul 4-4 e poi sigla il definitivo sorpasso delle padrone di casa. Il sigillo sul successo lo mette Chiara Ranalli che trasforma, con glaciale freddezza, il rigore che capitan Domitilla Picozzi si procura, a poco più di un minuto dal termine, con un gran numero ai danni di Alessia Casson. Il sette in calottina bianca prevale perché ci mette il cuore, dimostra di saper soffrire nel momento di difficoltà e capitalizza al meglio le occasioni create nei momenti chiave della contesa. Stasera la felicità è certamente grande ma come ha ben analizzato Marco Capanna la squadra dovrà alzare notevolmente i giri del motore se intende essere protagonista anche nelle fasi decisive del campionato. Merita solamente applausi la compagine veneta che torna a casa con la magra consolazione di aver giocato, molto probabilmente, meglio delle rivali ma Stefano Posterivo può essere solo contento della crescita esponenziale di una squadra che dopo averi rivoluzionato il roster in estate nel giro di pochi mesi arriva a giocarsi la vittoria di un trofeo che precede di una settimana la disputa della Final Four di Euro Cup. Sembra scontato ma se continuano così le patavine hanno davanti un futuro che potrà essere ricco di soddisfazioni.
 
Credit: Claudio Bosco-MfSport.net