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Editoriale

La Pro Recco brucia allo sprint una splendida Ortigia: i liguri vincono la decima Coppa Italia consecutiva

  Pubblicato il 26 Feb 2123  17:28
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S’incrociano due squadre pronta a sfidarsi per scrivere la storia: la prima vuole prolungare la sua striscia di vittorie iscrivendo il suo nome nell’albo d’oro della manifestazione per la decima volta consecutiva mentre la seconda, già paga di aver raggiunto un risultato storico, non vuole fermarsi e proverà a vendere cara la palle contro la squadra più forte del mondo. Nella finale della Coppa Italia 2022-23 la Pro Recco, che ieri ha superato nettamente la Rari Nantes Savona nella prima semifinale, sfida ad Albaro il Circolo Canottieri Ortigia, reduce dalla storica quanto meritata affermazione sull’AN Brescia. Al termine di una sfida che regala una splendida girandola di emozioni, ripagando così il numeroso pubblico che affolla gli spalti della Paganuzzi, i liguri rispettano il pronostico, si aggiudicano l’incontro con il punteggio di 12-8 e portano a casa il decimo trofeo tricolore di fila, il diciassettesimo complessivo, rimpinguando così ulteriormente la sconfinata bacheca societaria. Esce però dall’acqua a testa altissima la formazione siciliana che onora alla grande la sua prima storica finale, non si disunisce quando gli avversari toccano il massimo vantaggio sul 6-2, difende forte, continua a macinare il suo gioco e arriva all’ultimo quarto sul punteggio di 8-7 sospinto dalla tripletta dello scatenato Cassia. Sandro Sukno fiuta il possibile pericolo, sostituisce Del Lungo con Negri per scuotere la squadra nel momento decisivo e riceve la risposta auspicata grazie al contributo dei giocatori di maggior esperienza. Se Matteo Aicardi, premiato come mvp della finale, è il top scorer di giornata grazie ad un poker di pregevole fattura in cui è riassunto il manuale del centroboa sono capitan Ivovic e Gonzalo Echenique a piazzare i sigilli che indirizzano definitivamente l’andamento del confronto su cui mette il sigillo definitivo la rete in superiorità numerica firmata da Francesco Di Fulvio a poco più di due minuti dal termine. Il confronto odierno non deve essere un punto di arrivo ma di partenza per i siciliani che devono continuare in un percorso di crescita che, nel tempo, potrà portarli ad avvicinarsi alle due dominatrici della pallanuoto italiana soprattutto se l’amministrazione comunale riconsegnerà alla truppa allenata da Piccardo la piscina Paolo Caldarella restituendo loro l’impianto di casa. Il riconoscimento di miglior portiere della manifestazione per Stefano Tempesti è il giusto premio a colui che ha trascinato la sua squadra al risultato odierno.
 
Credits: Andrea Masini/DBM
 
Comunicato Stampa Pro Recco
Coppa Italia, la Pro Recco batte Ortigia 12-8 e vince il 17esimo trofeo

La Pro Recco conquista la Coppa Italia numero 17, la decima consecutiva, battendo l’Ortigia 12-8 nella finalissima di Genova. Lo fa in una partita speciale, contro Stefano Tempesti, il giocatore più vincente nella storia del Club con 39 titoli in 16 anni, in una finale inedita nella storia della competizione. Una sfida intensa, davanti a oltre mille spettatori, e combattutissima con i siciliani capaci di chiudere il terzo tempo in svantaggio di un solo gol. Alle Piscine di Albaro è il pomeriggio di Aicardi, 36 anni, autore di quattro gol da far vedere a tutti gli aspiranti centroboa.  Per i biancocelesti è il secondo titolo di stagione dopo la Supercoppa Europea vinta a novembre.
La partita
La Pro Recco passa alla prima azione grazie alla beduina di Aicardi ben servito da Fondelli. L’Ortigia reagisce e pareggia al secondo minuto di gioco: la ripartenza di Di Luciano sorprende la difesa biancoceleste (1-1). Del Lungo mura su Rossi il possibile vantaggio siciliano e i ragazzi di Sukno sfruttano la seconda superiorità con il mancino di Zalanki da posizione 2 quando mancano 160 secondi dalla sirena. Poco più di un minuto e Aicardi sguscia al centro su assist di Ivovic: per il centroboa ligure è un gioco da ragazzi battere Tempesti per il 3-1 che chiude il quarto.
Si riparte e i biancocelesti trovano il +3 con Younger, gioia che dura lo spazio di un attimo perché il gol viene annullato dal duo arbitrale. A metà quarto l’incursione di Francesco Condemi costringe al fallo da rigore Cannella: dai 5 metri Ferrero non sbaglia il 3-2. La Pro Recco non si scompone e piazza il tris che indirizza il match: Younger in superiorità, Iocchi Gratta con un diagonale perfetto e ancora Aicardi, un enigma per i difensori siciliani, portano i ragazzi di Sukno sul 6-2 costringendo Piccardo a chiamare time out. Mossa che si rivela azzeccata perché Francesco Condemi segna subito il 6-3 con cui le squadre vanno al cambio campo.
L’Ortigia accorcia ancora in apertura di terzo tempo con l’alzo e tiro di Vidovic. Alla “Paganuzzi”, però, c’è un Aicardi in forma olimpica: il numero 11 porta a spasso Giribaldi ai due metri e cala il poker personale (7-4). All’alzo e tiro con palomba vincente di Cassia risponde Younger su rigore conquistato da Hallock per l’8-5 che matura a metà tempo.  Partita vibrante, l’Ortigia si aggrappa al destro di Cassia, due volte a segno da posizione 4: è 8-7 a 80 secondi dalla sirena, Sukno cambia in porta inserendo Negri ma il punteggio non muta più.
Ultimi otto minuti di gioco da cardiopalma, nel momento difficile della Pro Recco c’è sempre capitan Ivovic: il suo bolide da posizione centrale sbatte sul palo e tocca la schiena di Tempesti schizzando in rete (9-7). È il gol che ridà fiato ai biancocelesti che allungano sul +3 con Echenique e il suo diagonale all’incrocio.
Tensione che rimane altissima in acqua, la zuffa tra Rossi e Zalanki induce gli arbitri a espellere definitivamente i due e ad assegnare rigore ai siciliani: dai 5 metri Ferrero non sbaglia (10-8) a tre minuti dalla fine. La Pro Recco, però, ha superato il momento difficile del terzo tempo e gioca magistralmente un uomo in più che Di Fulvio scaglia in rete da posizione 5. Partita in frigo, la rete di Younger sul finire del tempo è la ciliegina sulla diciassettesima Coppa Italia, ancora una volta sulla strada di Recco.

Gli spogliatoi:
“Siamo stati la migliore squadra del torneo e abbiamo vinto meritatamente - le parole di mister Sukno -. Una finale è sempre complicata da giocare e vincere, l’Ortigia non aveva nulla da perdere, tutti ci facevano i complimenti prima della sfida, non era semplice mentalmente. Abbiamo fatto un’ottima gara, sempre in controllo, in un ambiente fantastico: faccio i complimenti ai ragazzi, ai nostri ma anche a quelli dell’Ortigia per quello che hanno dimostrato in acqua. Nel momento difficile ho detto ai ragazzi di stare tranquilli, che avremmo vinto, senza parlare di tattica: ci voleva pazienza in attacco e loro mi hanno ascoltato, d’altronde alleno i giocatori migliori al mondo in squadra”.
“Sapevamo che loro hanno alcuni giovani desiderosi di mettersi in mostra in una occasione unica – afferma capitan Ivovic –. L’abbiamo preparata soprattutto a livello mentale e sono contento della prestazione della squadra. Il mio gol? Sono stato fortunato sulla deviazione di Tempesti, prima del tiro non ho pensato al risultato, avevo buone sensazioni, sono andato di istinto. Non credo quella rete abbia deciso la partita, oggi tutti hanno giocato bene, da Aicardi a Younger, così come Zalanki. Siamo un grande gruppo, sappiamo che ripetersi non è mai facile ma ci proveremo.  Questa competizione è stata difficile, tre partite in tre giorni ti spremono, speriamo ci sia rimasta qualche energia per la partita con il Barceloneta di mercoledì. Stasera festeggiamo, da domani ci focalizzeremo sulla Champions”.
“Sottovalutare l’Ortigia sarebbe stato un errore fatale – ammette Matteo Aicardi – non lo abbiamo commesso, siamo partiti bene rimanendo in controllo del match. Oggi l’arbitraggio ha concesso un gioco più dinamico al centro e finalmente ho fatto qualche gol. Nel terzo tempo abbiamo avuto un black out e loro sono stati bravi a sfruttarlo, per fortuna abbiamo tenuto nel momento clou e abbiamo portato a casa questa coppa Italia importantissima. Nazionale? No, Campagna deve chiamare gente giovane, io penso solo alla Pro Recco”.
 
Comunicato Stampa Circolo Canottieri Ortigia

Una bellissima finale, giocata davanti a una meravigliosa cornice di pubblico e combattuta fino alla fine, con il Recco che vince di forza ed esperienza solo nel quarto tempo. L'Ortigia chiude con una grande prova questa indimenticabile Coppa Italia, che l'ha vista sfidare alla pari la squadra più forte al mondo. I campioni d'Europa iniziano subito bene il match, sbloccando il risultato alla prima azione con Aicardi. L'Ortigia difende bene, con grande attenzione e riesce a pareggiare in ripartenza con Di Luciano. L'equilibrio dura per quasi tutto il parziale, fino a quando Zalanki (in superiorità) e ancora Aicardi, dal centro, portano il punteggio sul 3-1. Nel secondo tempo, dopo il meno 1 di Ferrero su rigore, il Recco inizia a macinare gioco e ad aumentare la pressione, mettendo in mostra tutta la sua forza. Younger, Iocchi Gratta e Aicardi portano i recchelini al massimo vantaggio (+4). Il coach biancoverde Piccardo decide allora di chiamare il time-out per rimettere a posto le cose. E in effetti, nell'azione successiva, è Francesco Condemi ad accorciare: prima dell'intervallo lungo è 6-3 per il Recco. La terza frazione è spettacolare e scoppiettante e vede l'Ortigia crescere e aumentare la velocità. Vidovic centra il meno 2 con una gran conclusione dalla distanza, ma poco dopo Aicardi risponde dal centro. A questo punto si scatena Cassia: prima delizia il pubblico con una palombella che beffa Del Lungo e, dopo il nuovo allungo di Younger (su rigore), realizza una doppietta bellissima, con due bordate dalla distanza che valgono il 7-8 con cui si chiude il tempo. Negli ultimi 8 minuti, il Recco è spietato e anche un po' fortunato, quando riesce ad allungare con la botta di Ivovic che sbatte sul palo e rimpalla sulla schiena di Tempesti. Gli uomini di Sukno prendono fiducia, Echenique piazza il +3 e, dopo il gol di Ferrero, sono Di Fulvio e Younger (entrambi in superiorità) a chiudere il match. Finisce 12-8. Vince il Recco, ma l'Ortigia esce a testa altissima.
 
A fine gara, parla capitan Christian Napolitano, visibilmente soddisfatto ed emozionato per il grande percorso dell'Ortigia: “Abbiamo giocato una finale contro la squadra più forte al mondo. Eravamo gasati perché ci tenevamo a fare bella figura, soprattutto davanti al pubblico di Genova, che era tutto per il Recco. Abbiamo fatto una bellissima figura. Penso che altre squadre non sarebbero riuscite a fare una partita così tirata. Sono felice perché usciamo a testa alta. Abbiamo perso ma sono orgoglioso di questo gruppo, del lavoro che abbiamo fatto, nonostante le difficoltà che viviamo tutti i giorni. Andiamo per la nostra strada. A 40 anni, ritrovarsi a fare la finale con il Recco, insieme a Stefano Tempesti, è un sogno. Tutti i giovani vorrebbero competere con questa squadra”.
 
Il capitano biancoverde ha una dedica speciale: “Siamo entrati nella storia. Non so se i siracusani ne sono consapevoli. Io dedico questo risultato ai siracusani che ci seguono e a Maddy Galeano e alla sua famiglia. Lei ci seguiva, era la nostra tifosa e questa è una mia dedica particolare. Abbiamo lottato con la squadra più forte del mondo, però ora ci dobbiamo ricaricare, visto che sabato c'è un'altra battaglia”.
 
Napolitano, infine, elogia la grande forza di questa squadra: “Sappiamo di essere un gran gruppo, ci manca solo una casa. Non voglio essere polemico, ma i nostri tifosi e la nostra piscina sono il quattordicesimo uomo in vasca. Abbiamo altri obiettivi, il campionato è lungo, mancano quattro mesi, siamo nella fase calda della stagione, questo è solo l'antipasto. Io faccio i complimentii alla squadra e faccio i complimenti anche al Recco, che ha vinto questa coppa. Secondo me è stata una bella gara. A questa medaglia ci sono molto affezionato. La dedico alla mia città”.
 
Ufficio Stampa e Comunicazione
Massimiliano Perna
Tessera Ordine  n° 136294