Attendere prego...

Editoriale

Il Setterosa mastica amaro: la Grecia vince 7-6 e vola a Parigi

  Pubblicato il 13 Gen 2124  20:16
Grecia-Italia 7-6(Parziali: 3-1; 1-0;1-1; 2-4 )
Grecia: Diamantopoulou , E. Plevritou 1, Chydirioti , Eleftheriadou 1, M. Plevritou 1, Xenaki 1, Asimaki 2, Patra , Ninou 1, V. Plevritou , Giannopoulou , Elliniadi , Stamatopoulou . All. Kammenou
Italia: Condorelli , Tabani , Galardi 1, Avegno 1, Giustini , Bettini , Picozzi 1, Bianconi 2, Palmieri , Gant , Cergol , Viacava 1, Banchelli . All. Silipo
Arbitri: Dutilh (Ned), Colominas (Esp)
Note Uscita per limite di falli M. Plevritou (G) a 7'00 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Grecia 3/7 e Italia 1/4 + un rigore. Diamantopoulou (G) para un rigore a Bianconi a 4'00. In porta Diamantopoulou (G) e Banchelli (I). In tribuna Cordovani e la squalificata Marletta. Spettatori 1000 circa
 
È una serata da vivere con grande intensità ma con straordinaria lucidità e la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo per andare a coronare un doppio prestigioso obiettivo: la medaglia continentale e l’agognato pass olimpico. Nella finale per il bronzo dei campionati europei femminili l’Italia affronta ad Eindhoven la Grecia; per l’occasione Carlo Silipo sostituisce la squalificata Marletta con Gant.  Deve purtroppo masticare amaro la rappresentativa tricolore che dopo un avvio difficile resta attaccata alla partita, produce il massimo sforzo per rientrare nel parziale conclusivo ma viene beffata con il punteggio di 7-6 dalle elleniche che conquistano così la medaglia di bronzo e, soprattutto, guadagnano il pass per Parigi. Nulla però è perduto per l’Italia che adesso deve smaltire la delusione del quarto posto, continuare a lavorare sugli aspetti del gioco nei quali può ancora migliorare e poi tuffarsi nei mondiali di Doha che si disputeranno ad inizio febbraio. Le azzurre pagano a caro prezzo un inizio di partita troppo timoroso nel quale subiscono il primo break di partita, i troppi errori commessi in attacco ed un paio di disattenzioni che incidono in maniera decisiva sull’andamento della sfida. La squadra ha il merito di non arrendersi anche quando le avversarie toccano il massimo vantaggio sul 4-1 griffato da Xenaki, riparte dalla solidità difensiva grazie a cui annulla l’attacco delle rivali in superiorità numerica e nell’ultimo parziale riesce a trovare con continuità la via della rete fino a raggiungere il pari con il rigore impeccabilmente trasformato da Silvia Avegno ma la gioia dura purtroppo poco perché Eleftheriadou trova il jolly con un alzo e tiro dalla distanza che finisce per rivelarsi decisivo. Qualche decisione della coppia arbitrale non convince fino in fondo ma che Asimaki e compagne fossero una brutta gatta da pelare era risaputo, permane però l’amaro in bocca perché si poteva fare molto di più. La conferma nelle prime quattro di un grande evento internazionale per la terza volta consecutiva, la tempra di un gruppo che lotta su ogni pallone e il desiderio di andare a coronare un sogno dovranno essere il propellente che animerà il lavoro di capitan Palmieri e compagni che dal prossimo fine settimana si ritroveranno ad Ostia.

Credit: Andrea Masini/DBM