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Editoriale

Il finale è amaro per la Pro Recco: il Ferencvaros vince 15-14 e porta a casa la Supercoppa europea

  Pubblicato il 08 Ott 2125  21:35
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Non c'è soluzione migliore che quella del faccia a faccia tra le due squadre più forti del mondo per assegnare il primo trofeo della stagione. Nel match che mette in palio la Supercoppa europea il Ferencvaros, vincitore delle ultime due edizioni della Champions League, riceve a Budapest la Pro Recco.
Una partita agonisticamente vibrante nella quale le due formazioni si fronteggiano in un duello punto a punto si risolve con il successo dei magiari per 15-14 con la rete decisiva siglata nel finale. La Pro Recco torna a casa con l'ovvia delusione per la sconfitta, ma con la certezza che una squadra rinnovata per otto effettivi, e bisognosa di tempo per amalgamarsi, ha giocato da pari a pari con una corazzata che ha vinto le due ultime Champions. I magiari dettano i ritmi delle operazioni fin dalle prime battute, i liguri entrano in partita con il trascorrere dei minuti, si portano anche al comando della contesa e perdono solo sulle giocate dei singoli.
 
La gara si sblocca sul fondamentale dell'uomo in più: Jansik fa secco Nicosia da lato cattivo, Granados replica dal perimetro con il lungolinea, il bolide di Mandic vale il 2-1. La micidiale controfuga vincente di Fekete vale il 3-1 ed è il numero sette in calottina bianca, con una beduina da centroboa, a siglare il massimo vantaggio dei suoi con il 4-1.
 
Capitan Di Fulvio trova la saetta sotto la traversa per accorciare sul 4-2, ma Manhercz trova l'alzo e tiro del 5-2 sorprendendo Nicosia sulla testa. Buric si fa trovare pronto sul palo per la deviazione da distanza ravvicinata per il nuovo meno due dei suoi, il numero tre magiaro è chirurgico nel trovare la lunga diagonale del 6-3 a cui replica la seconda stilettata di Granados.
 
Ad aprire il secondo parziale è la conclusione vincente di Durik che dalla media fissa il 6-5 finalizzando l'ottima trama dei suoi, Fekete però ristabilisce le distanze bruciando Negri sul palo per il 7-5. La girandola prosegue con la bordata di Buric per il 7-6 a cui risponde la deliziosa palomba disegnata da Di Somma per l'8-6, è ancora però il croato nel cuore dell'area rivale a timbrare l'8-7. Gli ungheresi riallungano nuovamente quando Fekete cala il poker per il 9-7. In chiusura di frazione la diagonale beffarda di Cannella da posizione due vale il 9-8 e la ripartenza fulminante dell'attaccante romano innesca Di Fulvio per la comoda conclusione del 9-9 che spedisce le due contendenti all'intervallo lungo.
 
In apertura di ripresa Mandic sfrutta il miss match con Granados per girare in porta il 10-9, Cannella scaglia subito il fulmine del 10-10 con un poderoso alzo e tiro e Granados timbra il primo vantaggio dei suoi per l'11-10. Manhercz  è però tiratore di razza e lo ribadisce con la cannonata dell'11-11. Cassia, con la personalità del veterano, disegna una parabola clamorosa che s'insacca sotto la traversa per il 12-11, Vamos aziona il suo sinistro per il nuovo pareggio. La penultima frazione si chiude con il rigore trasformato dal numero 3 magiaro per il 13-12.
 
Inizia con i fuochi d'artificio anche la quarta frazione con il batti e ribatti Condemi-Mandic. Durik controlla palla ai due metri e impatta sul 14-14, ma a poco più di tre minuti dal termine Vamos, in extra player, trova la rasoiata del 15-14 che si rivela decisivo.
 
Credit: Schenone