Attendere prego...

Editoriale

Il dovere di vincere

  Pubblicato il 04 Apr 2118  07:02
Oggi è Final Eight di Europa Cup. Le migliori sette squadre europee (più la Francia) si affrontano a Rijeka per raggiungere il primo podio della stagione.
Alcune di queste sette squadre hanno tutte le carte in regola per fare anche qualcosa di più. Tra queste c'è anche il Settebello.
Per la prima volta l'Italia si presenterà nella fase finale di una manifestazione con Echenique e Molina. La loro naturalizzazione ha fatto compiere al Settebello un salto di qualità non indifferente. Oggi il Settebello può schierare un roster che poco ha da invidiare alle due formazioni che a Rijeka partono davanti a tutte nei favori del pronostico: la Croazia padrone di casa e la Serbia.
Il potenziale offensivo di cui oggi dispone l'Italia è impressionante, soprattutto al perimetro, in particolare quando (molto spesso, si spera) gli azzurri avranno l'opportunità di giocare in superiorità. Ma l'inserimento di Molina ha consentito a Campagna di dare maggiore qualità e peso anche al reparto difensivo.
Sono, questi, i risultati di una politica federale che ha scelto di percorrere una strada che non piace a tutti, ma che indubbiamente può condurre lontano: quella di sfruttare a piene mani la possibilità di schierare giocatori naturalizzati. A RIjeka, per la prima volta nella fase finale di una manifestazione, l'Italia ne porterà quattro: oltre ad Echenique e Molina ci sono anche Bodegas e Figlioli. Giocatori che nel loro ruolo sono tra i più forti al mondo, anche se parlare di ruolo, soprattutto nel caso di Bodegas e Molina, è decisamente riduttivo.
Guardiamo, dunque, con particolare fiducia a questa fase finale di Europa Cup, e nel prossimo futuro anche agli Europei. Anche perchè l'Italia non possiede soltanto un roster oggi particolarmente competitivo, ma anche un tecnico come Campagna che riesce sempre ad ottenere il massimo dai giocatori che la federazione mette a sua disposizione e anche sul piano del gioco.
Ovviamente c'è sempre un rovescio della medaglia, come in tutte le cose. A partire da oggi, nella Final Eight di Rijeka, il Settebello entrerà di diritto a far parte di quel ristretto novero di squadre che hanno il dovere di vincere, o perlomeno di arrivare ad una medaglia.
Mario Corcione