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Editoriale

Gigli: domani ci aspettano due semifinali di alto livello

  Pubblicato il 17 Mag 2121  17:21
La voglia di riscattare i brucianti ko incassati in gara 1 si contrappone al desiderio di bissare i successi ottenuti venerdì per chiudere i conti e conquistare così l'accesso alla finale scudetto. Nettamente contrastanti sentimenti che accompagnano la vigilia delle formazioni che domani torneranno in acqua per disputare gara 2 di semifinale playoff del campionato di serie A1 femminile ma di una cosa si può essere certi: VetroCar CSS Verona-Antenore Plebiscito Padova e Lifebrain Sis Roma- Ekipe Orizzonte regaleranno gioco spettacolare ed emozioni fino al fischio finale. Analizza la situazione delle quattro contendenti e presenta il match in programma ad Ostia e a Verona Elena Gigli, preparatore dei portieri del Setterosa targato Carlo Silipo e della Rari Nantes Florentia, sia per quanto concerne la formazione femminile che per quella maschile.   
 
Quali sensazioni accompagnano la vigilia di chi ha perso gara 1?
Sicuramente un po’ di frustrazione e una grande voglia di rivincita, tutto è ancora da decidersi quindi la tensione è ancora molto alta.
 
Come vive la giornata che precede la gara chi sa che con un successo guadagna la qualificazione alla finalissima?
Da una parte ci sono sicuramente l'euforia e la sicurezza di aver portato a casa una vittoria e di avere il potenziale per poter replicare il risultato positivo. Dall'altra la consapevolezza che le avversarie sono atlete di altissimo livello e arriveranno con la fame di rivincita e di vittoria. Per cui abbassare il tono e la concentrazione potrebbe essere deleterio.
 
Ad Ostia si affrontano Sis Roma e Orizzonte Catania. Che partita possiamo aspettarci?
Una partita di altissimo livello. I valori in campo li conosciamo tutti, avrà la meglio chi metterà da parte l'emotività e saprà gestire la partita con sangue freddo fino alla fine. 
 
Che cosa deve fare la compagine capitolina per portare la serie a gara 3?
Sicuramente entrare in partita da subito e mantenere alta la concentrazione da inizio a fine partita. In partite come queste si pagano tutti gli errori anche quelli che in partite più semplici possono passare inosservati.
 
L'esperienza delle senatrici sarà ancora una volta il punto di forza delle etnee o il calo di tensione è sempre dietro l'angolo? 
L'esperienza è sempre un punto a favore, ma alla fine dei conti è il gioco di squadra che paga di più. Si scende in acqua in sette e ognuno giovane o più maturo che sia deve dare il proprio contributo per portare a casa il risultato.
Il calo di tensione è qualcosa che va sempre gestito ad alti livelli, così come l'emotività nei momenti più critici della partita.
 
Che tipo di partita vedremo alla Montebianco tra Css Verona e Padova?
Sicuramente una bella pallanuoto. La compagine patavina sarà sicuramente agguerrita e affamata di riscatto dopo gara uno. Verona ha però dimostrato di poter giocare fino all'ultimo e di saper mettere in difficoltà un avversario così ostico.
 
La netta sconfitta incassata in gara 1 può lasciare il segno o le patavine sapranno trovare il pronto riscatto?

Sicuramente lascia il segno ma una squadra come quella di Padova saprà reagire nel modo giusto vista l'esperienza e i valori in campo.
 
Quali errori deve evitare Verona per centrare lo storico ingresso in finale?
Dare per scontato che la prossima partita possa risolversi allo stesso modo della precedente. In questo tipo di finali, parlo per esperienza, ogni partita è a sé. E ogni partita va affrontata ripartendo da zero e giocando punto per punto.
 
Gorlero, Sparano, Nigro, Malara e Banchelli. Che futuro intravedi per il ruolo di portiere del Settebello?
Al momento, come ha già affermato Carlo Silipo, le porte della nazionale sono aperte a tutte quelle che dimostreranno di avere voglia, grinta e fame di vittoria per cui tutto deve ancora essere e tutto va ancora definito. Io mi auguro che questo monito funzioni da stimolo per tutti i portieri d'Italia.
La nazionale è un traguardo raggiungibile (per quanto sia solo l'inizio di un percorso e non l'arrivo) per le atlete che hanno voglia di lavorare, spirito di sacrificio e un sogno da realizzare... anzi più di uno.
 
Fotografia: Anna Tiezzi