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Editoriale

Europei 2024: la Top 7 di Francesco Postiglione

  Pubblicato il 19 Gen 2124  07:58

Ogni competizione che si rispetti si conclude con la scelta dei migliori. È il momento di andare a scoprire la formazione ideale di Croazia 2024, un torneo che certamente ha regalato spettacolo, gol ed emozioni, Per farlo ci affidiamo alle scelte, sempre estremamente dettagliate di Francesco Postiglione, opinionista di RaiSport.
 
Del Lungo
Si è parlato tanto di Bijac e di Aguirre ma forse solo i più attenti addetti ai lavori  hanno fatti i conti con un altro torneo eccezionale del civitavecchiese doc. Le sue statistiche di fine torneo testimoniano che Marco ha avuto una media di parate, a partita, pari al 60%.
 
Mandic
Con l’assenza degli astri ungheresi è stato facilitato a trovare ingresso nella top seven nella mattonella 1. Gradito ritorno nella nazionale serba per colui che delizia l’europeo con le sue giocate uno contro uno e i suoi tiri con il busto di traverso.
 
Granados
Trovare l’MVP della finale era assolutamente scontato dopo il numero che ha sfoderato (beduina spalle alla porta dopo il taglio da 4 verso 1) ammutolendo i circa duemila spettatori della Mladost ma Alvaro non è stato soltanto quel gesto ma tanta continuità e tante prestazioni maiuscole partendo dal girone di Dubrovnik fino alla fase finale di Zagabria. È l’Europeo della consacrazione e del definitivo passaggio di testimone tra lui e Perrone che avverrà dopo le Olimpiadi. Ma attenzione la Spagna non è soltanto lui che è un fuoriclasse nato.
 
Marinic-Kragic
Se la Croazia è arrivata in finale molto lo deve al Capo ultrà dell’Hajduk Spalato, un altro giocatore rispetto al pallanuotista ammirato anni addietro al Posillipo. Ora è il vero leader della Croazia che Ivica Tucak centellina partita dopo partita però quando è in acqua è un vero trascinatore, beniamino dell pubblico croato. E’uno stoccatore preciso e micidiale, in particolare con l’uomo in più non ha lasciato scampo alle difese più accreditate del torneo.
 
Di Somma  
Edo monumentale entra prepotentemente nella formazione ideale per essere l’universale migliore al mondo. Il giocatore ovunque che qualunque allenatore vorrebbe avere nella sua squadra. Dove lo metti, con la sua eccelsa qualità al nuoto, al tiro, in difesa, diventa semplicemente devastante.
 
Nagy
Almeno un rappresentante magiaro nello start seven.Ungheria giovane che ha avuto il suo leader in Adam Nagy. Grande presenza di un giocatore che ha saputo dettare i tempi della giocate ungheresi sfornando tanti assist al servizio dei compagni. Nei momenti difficili è lui a togliere le castagne dal fuoco e ad aiutare i più giovani nei momenti di difficoltà.
 
Kakaris
Anche se la sua Grecia è uscita dalle prime quattro è lui il centroboa più forte dell’Europeo ma direi più forte al mondo. Difficile da marcare il colosso greco. Quando prende posizione ed impugna non ce n’è nessuno.
 
Credit: Real Federacion de Espana-pagina Facebook