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Editoriale

Euro Cup, l’AN Brescia tiene per tre tempi, il Radnicki vince 14-10 e vola in semifinale

  Pubblicato il 20 Mar 2125  21:13
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Vincere per guadagnarsi l’ingresso tra le prime quattro del secondo torneo continentale per club e continuare un percorso fin qui eccellente. Nell’incontro di ritorno dei quarti di finale l’AN Brescia sfida a Kragujevac il Radnicki dopo aver impattato sul 9-9 la partita di andata dello scorso 27 Febbraio. I leoni tengono testa per oltre tre tempi ad una corazzata del panorama continentale prima di cedere alla distanza contro la truppa di Stevanovic che s’impone per 14-10 e passa così in semifinale. Apre le ostilità la staffilata dalla distanza con cui Dolce finalizza la prima transizione dei suoi, il pareggio arriva però immediato sul rigore trasformato con glaciale freddezza da Nikola Jaksic. I padroni di casa si portano in vantaggio con la bella girata di Nikola Murisic i lombardi sono puntuali nelle repliche, creano gioco ma sono sfortunati nelle conclusioni che s’infrangono sui montanti. Baggi Necchi è provvidenziale nel deviare il rigore di Vapenski, il portiere classe 2003 nulla può però sulla rasoiata dal perimetro che permette a Vasic di firmare il 3-1 con cui si chiude la frazione di apertura. La splendida deviazione volante di Gianazza per il 3-2 apre le danze nei secondi otto minuti, i padroni di casa fanno valere però il loro peso, conquistano spesso espulsione e prendono il largo con il break firmato da Murisic e Dadvani, entrambi a segno in superiorità. Irving scuote i suoi trovando la gran conclusione sotto l’incrocio da posizione tre con l’uomo in più per il 5-3 a cui replica subito Pijetlovic facendo perno sul difensore e girando in porta per il nuovo +3 che manda le due contendenti all’intervallo lungo. La ripresa si apre con il fulmineo botta e risposta Ferrero-Vapenski che lascia le distanze inalterate, Irving riporta sotto i suoi perforando, in sette contro sei, il muro Filipovic, estremo autore di una prova egregia, per il 7.5.I serbi conquistano espulsione chiamano timeout e finalizzano con Pijetlovic il nuovo +3 , Gianazza, in un duello tra il grande passato e l’ambizioso presente del ruolo, ribatte con la girata mancina del -2, gioia che dura però pochi secondi perché la stilettata di Jaksic all’angolino vale il 9-6 e la rasoiata da posizione 4 di Rasovic firma il rassicurante + 4 che spedisce le duellanti all’ultimo intervallo. I lombardi non vogliono però mollare la presa e provano ridurre lo svantaggio con Dolce da posizione 4, Rasovic però è un campione e lo ribadisce trafiggendo Baggi Necchi con il delizioso pallonetto dell’11-7, Alesiani ribatte in controfuga per il -3, Rasovic riallunga per il sette in calottina bianca confermandosi implacabile dalla sua mattonella e Pijetlovic chiude i conti griffando il 13-8 con la bomba sopra la testa del portiere a poco più di tre minuti dal termine,
 
Credit: Carlo Di Santo