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Editoriale

Coppa Italia, trionfo Pro Recco. I biancocelesti regolano il Savona 11-5. Primo trofeo per la nuova proprietà

  Pubblicato il 16 Mar 2125  17:43
PRO RECCO WATERPOLO-R.N. SAVONA 11-5(4-2; 2-2; 3-0; 2-1)
PRO RECCO WATERPOLO: Del Lungo, Di Fulvio 2, Durik, Cannella 2, Younger 2( 1 R), Fondelli, N. Presciutti 1, Demarchi, Iocchi Gratta 1, Larsen, F. Condemi 2, Hallock, Negri, Haverkampf 1. All. Sukno
 
R.N. SAVONA: Nicosia, Rocchi, Cora, Figlioli 1, Occhione, Rizzo, Merkulov 1, Bruni, Erdelyi 2, Guidi 1, Patchaliev, Vavic, Da Rold, Gullotta. All. Angelini
Arbitri: Colombo e Calabro'
 
Note
 
Spettatori 1500 circa.
 
 
Tutto in quattro tempi: due grandi squadre entrano in acqua, pronte a sfidarsi in una battaglia senza esclusione di colpi, per aggiudicarsi il primo trofeo stagionale. Nell’incontro valevole per la finalissima di Coppa Italia la Pro Recco, reduce dalla battaglia vinta di misura contro la Pallanuoto Trieste, sfida in una piscina Scandone grondante di entusiasmo la BPER Rari Nantes Savona, vincitrice 10-6 contro l’AN Brescia e costretta a fare a meno di Damonte. Impone la sua legge il club presieduto da Maurizio Felugo che parte forte, controlla gli avversari e ne fiacca la resistenza alla distanza imponendosi con un perentorio 11-5 grazie a cui il Recco arricchisce ulteriormente la sua sconfinata bacheca societaria e regala il primo trofeo alla nuova proprietà.  Si parte subito forte con la Pro Recco che alla prima azione si procura il penalty grazie alla controfuga vincente di Iocchi Gratta, fermato fallosamente da Erdelyi; dai cinque metri Younger è glaciale e insacca sotto la traversa. I tentativi dei biancorossi si infrangono sulle parate di un Del Lungo che risponde subito presente mentre sul versante opposto l’ottimo palleggio sulla superiorità numerica libera alla conclusione Condemi, pronto a far secco Nicosia sulla lunga diagonale. A poco più di due minuti dalla prima pausa Daniil Merkulov trova il varco giusto per infilare palla in porta e sbloccare i suoi prima che Nicholas Presciutti lo ripaghi con la stesa moneta bucando Nicosia dal lato cattivo in superiorità numerica per il 3-1, marcatura a cui risponde Balasz Erdelyi realizzando il 3-2 con un tracciante al volo sul palo lontano. Sembra tutto pronto per andare all’intervallo, Francesco Di Fulvio però non è d’accordo e a pochi secondi dal suono della sirena mette dentro il 4-2. Il secondo parziale si apre con la controfuga vincente di Cannella che ruba palla, s’invola verso Nicosia e lo fredda per il 5-2, la pronta risposta del sette in calottina scura la griffa Pietro Figlioli, chirurgico nel piazzare all’angolino per il -2. La difesa recchelina continua a tenere in maniera egregia sulle avanzate avversarie e torna nuovamente sul + 3 a poco più di due minuti e trenta dalla pausa di metà partita con Haverkampf che, in sette contro sei, fa secco Nicosia da posizione 1. Erdelyi è uno dei più in palla dei suoi e lo conferma sul ribaltamento di fronte quando riporta i suoi a -2 fissando il 6-4 del sedicesimo minuto. L’equilibrio regna sovrano ad inizio ripresa, i portieri si mettono in evidenza e, come sempre, la difesa su uomo in meno dei biancocelesti è una fattore determinante. Sul time out chiamato da Sukno la fulminea circolazione di palla libera al tiro Cannella: da posizione centrale l’attaccante capitolino è implacabile e timbra il 7-4, margine che Francesco Condemi, a 2’ e 33’ dalla fine della terza frazione dilata griffando l’8-4 grazie ad un gran diagonale sul palo lungo.  A sette secondi dal suono della sirena Matteo Iocchi Gratta, nuovamente su uomo in più, si iscrive al tabellino dei marcatori infilando Nicosia in diagonale per il 9-4. Spegne definitivamente le velleità dei biancorossi Aaron Yonger siglando, al termine di un’impeccabile superiorità numerica, il 10-4 quando mancano circa cinque minuti al termine. Guidi rompe il lungo digiuno realizzativo dei suoi, la Pro Recco però non si distrae, tiene alta la concentrazione, incrementa ancora il vantaggio con Di Fulvio, si affida al muro Del Lungo e chiude a braccia alzate.