AN Brescia-BPER Rari Nantes Savona 6-10(1-3;1-3; 2-3,2-1)
AN Brescia: Baggi Necchi, Del Basso, Guerrato, Faraglia 1, Balzarini 2, Gianazza, Dolce 1, Giri, Alesiani, Ferrero, Irving 2, Casanova, Massenza Milani.
Allenatore: Bovo
BPER Rari Nantes Savona: Nicosia, Rocchi 1, Damonte, Figlioli 3, Occhione, Rizzo, Merkulov 1, Bruni, Erdelyi 3, Guidi, Patchaliev, Vavic 1, Da Rold, Gullotta 1.
Allenatore: Angelini
Arbitri: Schiavo-Calabrò
Quattro tempi da giocare a tutta per centrare l’accesso alla sfida decisiva, trentadue minuti nei quali non è possibile risparmiare neanche una stila di energia. Nell’incontro valevole per la prima semifinale della Final Eight di Coppa Italia l’AN Brescia, qualificatasi grazie al 14-8 inflitto ieri al Circolo Nautico Posillipo, affronta alla Scandone la BPER Rari Nantes Savona, reduce, a sua volta, dal 16-11 con cui ha superato la De Akker Bologna.
Una partita agonisticamente vibrante, a tratti eccessivamente nervosa, premia il sette biancorosso che batte i lombardi con un perentorio 10-6 e stacca così il pass per la finale di domani contro la vincente della sfida Pro Recco-Pallanuoto Trieste. Parte fortissimo il sette in calottina scura che, trascinato da un monumentale Erdelyi, tre gol per lui nei primi otto minuti, parte a razzo, chiude il primo tempo sul 3-1, fa la differenza nel fondamentale della superiorità numerica con una percentuale migliore rispetto a quella degli avversari e vola fino al 6-2 di metà partita anche grazie ad una difesa asfissiante sostenuta dalle parate di un ottimo Nicosia. L’intervallo lungo consente a Sandro Bovo di rimettere i tasselli al proprio posto e la squadra parte con un piglio diverso sfruttando due superiorità consecutive con Balzarini e Irving per poi fallirne altre tre. Nel momento in cui l’inerzia del confronto potrebbe cambiare la Rari preme di nuovo sull’acceleratore e piazza il break del 3-0 grazie al quale mette le mani sulla partita.
Il grande dispendio di energie e l’importanza della posta in palio lasciano spazio ad un eccessivo nervosismo che gli arbitri placano a suon di cartellini rossi: ne fanno le spese Patchaliev, Rizzo, Gianazza e Alesiani. Il quarto periodo si trasforma in un lungo conto alla rovescia verso il suono della sirena finale: a trovare la via della rete sono Vavic, autore di un’ottima prova in fase difensiva, Faraglia che sblocca i suoi interrompendone il lungo digiuno realizzativo e Dolce, autore della rete che fissa il punteggio sul 10-6 conclusivo. Da applausi la prova dei liguri, deve invece recriminare invece la compagine lombarda per la brutta percentuale nel fondamentale della superiorità numerica e alcune scelte nella gestione offensiva che non appaiono irreprensibili.