Attendere prego...

Editoriale

Champions League, Leonardo Binchi indica la Top 5 delle due formazioni italiane

  Pubblicato il 26 Gen 2123  11:36
La Champions League archivia un turno dagli esiti trionfali per le formazioni italiane. Prova stellare della Pro Recco che nel big match del girone A asfalta 11-5 il Barceloneta grazie ad una prova stratosferica su tutti e due lati della vasca e nella quale spicca una difesa con l’uomo in meno che è riduttivo definire eccezionale. Concede qualcosina di troppo in difesa l’AN Brescia ma regala spettacolo in quel di Berlino la formazione lombarda che, trascinata dal solito straripante Di Somma, sfoggia tutto il suo repertorio offensivo. Leonardo Binchi, direttore sportivo della Waterpolo Milano Metanopoli ed opinionista di Sky Sport per le partite del massimo torneo continentale indica la Top 5 delle due formazioni italiane.
 
Marco Del Lungo
Re di una scacchiera dove tutti lavorano per difendere la propria porta e lui si fa trovare sempre pronto su tiri controllati o comunque indirizzati nello specchio di sua competenza perché i compagni interpretano un uomo in meno pazzesco e coprono ogni spiraglio di tiro ai pericolosi stoccatori avversari. Prendere solo cinque gol in casa del Barceloneta non è impresa da tutti.
 
Giacomo Cannella
Con la calottina di Figlioli sembra addirittura raddoppiare le sue energie. Le sue cannonate stroncano sul nascere le velleità di rifugiarsi in zone salterine del Barceloneta che prova a mettersi in mezzo pensando di ripartire ma l’attaccante romano gli spezza le reni sganciando dei missili che spaccano la porta.
 
Aaron Younger
Il giocatore simbolo di questa squadra e di questa partita. Giocatore universale, difesa, attacco, si sacrifica sui due lati della vasca. È l’emblema della mentalità di questa squadra.
 
Sandro Sukno
Se Del Lungo è il re della scacchiera il croato è certamente il Kasparov della partita. Allena una squadra di campioni che fanno cose semplici ma le fanno benissimo, con una voglia ed un’energia pazzesche. I giocatori si sacrificano l’uno per l’altro e lui li sta orchestrando sul piano del gioco ma la percezione dall’esterno è quello che sia lui il catalizzatore di un gruppo granitico che, pur composto da tante personalità diverse, sembra muoversi come una persona sola.
 
Edoardo Di Somma
La partita inizia punto a punto e si snoda sui binari dell’equilibrio fino a quando Edo rompe gli indugi e tira fuori una delle sue prestazioni in cui marca il centro, segna, è costantemente pericoloso al tiro e toglie ogni possibilità ai teutonici di tentare un nuovo colpaccio dopo quello riuscito con il Ferencvaros.
 
Credits: Schenone