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Editoriale

Champions: il Brescia pareggia con la Dinamo Mosca (risultati, tabellini e commenti)

  Pubblicato il 28 Feb 2118  17:02
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Girone A: Olympiakos 22; Barceloneta 18; Brescia 17; Dinamo Mosca e Jug 16; Orvosi 7; Hannover 6; Partizan Belgrado 0.
Girone B: Pro Recco 24; Eger 19; Spandau e Szolnok 18; Spandau 15; Jadran Herceg Novi 13; Steaua Bucarest 9; Sabadell 6; Alphen 0.
 
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Eight le prime quattro classificate del girone A e le prime tre classificate del girone B. Pro Recco già qualificata quale società organizzatrice della Final Eight.
 
IL CALENDARIO COMPLETO DELLA SECONDA GIORNATA DI RITORNO
http://www.microplustiming.com/lenchampionsleague/indexCL_web.php?cal=1
 
BRESCIA-DINAMO MOSCA 9-9
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
BRESCIA - Tre punti pesantissimi in palio, di fatto valgono il doppio. Alla fine Brescia e Dinamo Mosca ne prendono uno a testa ed è un pareggio che non può accontentare la squadra di Bovo, che tra l'altro perde il secondo posto nel girone.
Benchè abbia giocato nel complesso una buona gara contro una squadra molto forte, e sebbene il risultato di parità sia quello più giusto, i lombardi hanno sprecato una grande occasione: per due volte il Brescia ha avuto in superiorità numerica l'occasione di conquistare un doppio vantaggio in un momento importante della gara, ma non ha saputo sfruttarla. E' accaduto alla fine del terzo tempo sul punteggio di 7-6, dopo un gran gol di Christian Presciutti con un tiri parabolato che è finito nel sette, e nella quarta frazione sul punteggio di 9-8 dopo una controfuga vincente di Nora.
Subito il pareggio da Kholod, inoltre, la squadra di Bovo ha avuto altre tre occasioni con l'uomo in più per fare sua la gara contro una soltanto a disposizione dei russi. Niente da fare, il 9-9 è rimasto sul tabellone della piscina di Mompiano fino alla sirena conclusiva e la Dinamo Mosca è rimasta ad una sola lunghezza in classifica dai lombardi, che rispetto ai russi ed alle altre squadre in corsa per la Final Eight hanno un calendario decisamente più problematico con tre trasferta in casa di Jug, Olympiakos e Barceloneta.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Contro un avversario davvero di qualità, l’An Brescia lotta con generosità, riuscendo, per buona parte del match, a esprimersi con la necessaria qualità ma, alla fine, manca il bersaglio grosso: a Mompiano, nel nono turno del girone A di Champions League, la squadra di Sandro Bovo pareggia 9 a 9 (3-3, 2-2, 2-3, 2-1) con la Dynamo Mosca, identico risultato della gara d’andata. Completo in ogni reparto e con alcune individualità ben sopra la media, il team russo si è confermato un osso duro e la sua presenza nel vivo della lotta per un posto nella Final Eight, da tempo, non è più una sorpresa. La sfida di stasera è stata un entusiasmante rincorrersi tra le due formazioni: all’allungo iniziale degli ospiti (1-3), l’An ha risposto con le reti di capitan Presciutti e Manzi (entrambe in superiorità). Poi è stato un continuo batti e ribatti, con gli ospiti che vanno sul più uno alla fine della terza frazione (7-8), e i biancazzurri pronti a replicare, all’inizio dell’ultimo periodo, con Paskovic (tiro velenoso da due) e Nora (in controfuga); nel prosieguo, il sette bresciano perde un po’ di lucidità in attacco, sprecando quattro superiorità di fila, e la compagine di Zakirov ne approfitta per siglare, con Kholod, il gol che vale la divisione della posta. Considerando il fatto che si trattava di un impegno casalingo, senz’altro, il risultato lascia del rammarico, ma, a bocce ferme, occorre anche prendere atto che la Dynamo schiera un organico di alto livello, efficace nel gioco di quantità ma pure dinamico e con un notevole tasso tecnico. Nel quadro di una gara all’insegna del grande equilibrio, non sono mancati gesti tecnici veramente spettacolari, su tutti la delicata palombella messa a segno da Christian Presciutti (best scorer della sera con tre reti), nel terzo tempo.
«All’inizio abbiamo commesso alcuni errori in difesa – analizza, parecchio contrariato, coach Bovo -, in particolare, su tiri negli angoli corti; in avanti siamo andati abbastanza bene ma, nel complesso, sono decisamente arrabbiato, voglio qualcosa di più, dobbiamo fare di più».         
 
ORVOSI-JUG 4-7 (1 gol di Renzuto)
 
ALPHEN-EGER 4-14 (ha arbitrato Castagnola)
 
SPANDAU-STEAUA 11-9
 
BARCELONETA-PARTIZAN 16-5
 
HANNOVER-OLYMPIAKOS 7-12 (ha arbitrato Severo)
 
SZOLNOK-JADRAN HERCEG NOVI 13-10

SABADELL-PRO RECCO 9-18
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A metà del secondo tempo Jacopo Alesiani prende l'ascensore e in acrobazia devia alle spalle di Motos il pallone del +4 biancoceleste (3-7). Le telecamere inquadrano il portiere del Sabadell che allarga le braccia come per dire ai suoi compagni: "E che diavolo, tutti cosi?".
In precedenza, infatti, la squadra catalana aveva preso due gol identici, entrambi da Bodegas (2-3). Da quel momento, dopo il doppio vantaggio iniziale degli spagnoli (1-0 e 2-1), non c'è più partita. Il secondo tempo si conclude 4-8, e al Sabadell va di lusso perchè proprio allo scadere Filipovic fa una "maradonata": tiro incredibile da oltre metà campo e pallone nell'angolino basso alla destra di Motos. Purtroppo, però, il supergol del mancino non viene convalidato: il tempo era scaduto.
Nell'intervallo più lungo, mentre Vujasinovic dà il cambio a Tempesti mandando tra i pali biancocelesti Volarevic, l'allenatore iberico si lamenta coi suoi: "Abbiamo regalato almeno quattro gol". Forse non si rende conto che, se solo la Pro Recco avesse voluto, i gol di scarto a quel punto sarebbero stati molti di più.
Rimane sul +4 il Recco (8-12) anche nel terzo parziale nonostante la doppietta di Francesco Di Fulvio, un tiro vincente (stavolta da distanza più umana) di Filipovic e il delizioso passaggio di Molina che mette Echenique a tu per tu con Motos. Per ora il più grande "uomo assist" che esista sulla faccia della pallanuoto non ha segnato a casa sua, dove Carrillo sta facendo bella figura con 4 gol spagnoli su 8 e con il beneplacito di una difesa biancoceleste più volte complice.
Chiudere questa gara con sole quattro reti di vantaggio è comunque un affronto alla differenza di valori tra le due squadre. Perciò a Pro Recco nel quarto tempo aumenta concentrazione e intensità di gioco, diventa più attenta in difesa e semina nel punteggio il Sabadell. A due minuti dal termine firma lo score pure Molina (9-16) prima dei sigilli finali di Filipovic ed Echenique.