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Editoriale

Beffa Italia, i rigori sono ancora fatali: la Croazia vince 15-13 ed è campione del mondo

  Pubblicato il 17 Feb 2124  17:06
Italia-Croazia 13-15(Parziali: 3-2; 2-3; 2-3; 4-3 )
Italia: Del Lungo , F Di Fulvio 2, Damonte , Marziali 1, A. Fondelli 5, Echenique , N. Presciutti 2, Bruni L. , E. Di Somma , Velotto , Nicosia , Condemi 1, Iocchi Gratta . All. Campagna
Croazia: Bijac , Buric 2, Fatovic , Loncar , Lazic , Biljanka 1, Vukicevic , Zuvela , Marinic-kragic 3, Vrlic 1, Butic , Kharkov 4, Anic M. . All. Ivica Tucak
Arbitri: Dervieux (Fra), Ohme (Ger)
Note: Spettatori 1000 circa. Ammonito Campagna (I) a 7.05 nel terzo tempo. Ammonito Tucak (all. C) nel terzo tempo a 7.40. Velotto uscito per limite di falli a 4.00 nel quarto tempo. Condemi uscito per limite di falli a 6.44 nel quarto tempo. Lazic e Biljanka (C) fuori per tre falli nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 5/14 + 3 rigori, Croazia 6/13 +1 rigore. Tempi regolari 11-11. Ai rigori Marinic-Kragic gol, Fondelli gol, Fatovic parata, Presciutti gol, Buric gol, Echenique traversa, Kharkov gol, Di Fulvio parato, Zuvela gol.
 
Chiudere una trionfala cavalcata condotta in costante crescendo con l’ultimo assolo ed alzare le braccia al cielo al suono della sirena conclusiva per festeggiare il titolo iridato. Nella finale del torneo maschile dei campionati mondiali l’Italia, reduce dal successo sulla Spagna, affronta all’Aspire Dome di Doha la Croazia che in semifinale ha piegato la Francia dopo i tiri di rigore. Per l’ultima fatica Sandro Campagna conferma la formazione che ha piegato gli iberici in semifinale: in tribuna si accomoda nuovamente il tandem Renzuto-Cannella. Nuova amara beffa per il Settebello che al termine di un’autentica battaglia impatta i quattro tempi sull’11-11 e perde poi, ancora una volta, nella serie dei tiri di rigore con la Croazia che s’impone 15-13 nella serie dei tiri dal dischetto e conquista così il terzo titolo mondiale della sua storia. A decidere le sorti della contesa gli errori di Echenique che scaglia la sua conclusione sul montante e la parata di Anic che neutralizza il tiro di Francesco Di Fulvio. Gli azzurri possono recriminare perché nel costante saliscendi che la partita regala conducono 11-10 fino a quattro secondi dal termine quando Buric trasforma la superiorità numerica che regala ai biancorossi la possibilità di giocarsi la vittoria nella serie decisiva. L’Italia dimostra ancora una volta la tempra di un gruppo eccezionale che in una battaglia giocata punto a punto, improntata, a tratti, sull’eccessiva fisicità cercata dai croati e sul logico nervosismo derivante dall’importanza della posta in palio ribatte colpo su colpo ai tentativi avversari, lotta con il coltello tra i denti e, ancora una volta, nel momento della verità piazza l’accelerazione che stavolta, purtroppo non si rivela decisiva ma l’errata lettura sull’ultima azione non deve sminuire l’eccellente percorso nel torneo di una squadra che è cresciuta esponenzialmente di partita in partita e ha tutte le carte in regola per andare in estate a Parigi a giocarsi qualcosa di molto importante così come confermano le due medaglie conquistate prima a Zagabria e ora in Qatar. Francesco Di Fulvio sbaglia il tiro decisivo ma merita solo applausi per lo straordinario mondiale giocato, una competizione nella quale, nei momenti decisivi si è caricato la squadra sulle spalle.

Credit: DBM