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Editoriale

Barelli confermato presidente Fin a pieni voti, premiati i campioni olimpici 1960

  Pubblicato il 05 Set 2120  18:14
(comunicato Fin) - La XLII Assemblea Ordinaria Elettiva della Federnuoto ha ribadito la fiducia a Paolo Barelli con 9811 voti, pari al 71,54%. Sebbene fosse candidato unico, il numero e la percentuale dei consensi ricevuti testimoniano l’alto gradimento del mondo del nuoto, frutto dell’ottimo lavoro svolto anche in quest’ultimo atipico quadriennio segnato dalla tragedia del Covid 2019 e dagli importanti risultati conseguiti dalle squadre nazionali e di club in tutte le discipline: nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato, tuffi, nuoto in acque libere e salvamento. Paolo Barelli, al suo sesto mandato, rimarrà in carica fino al 2024.
All’interno dello Stadio Olimpico, che nel suo lato nord accoglie gli uffici della Federazione Italiana Nuoto, è stata rivolta particolare attenzione alle norme di sicurezza vigenti e al distanziamento sociale. Si tratta della prima assemblea federale in presenza post Covid-19 e pertanto è stato adottato il massimo atteggiamento di prudenza da parte di tutti ed una socializzazione moderata nei termini consentiti.
Ai cancelli del lato sud è stato previsto il primo varco d’ingresso per operatori, dirigenti e delegati con il controllo della temperatura e la segnalazione del percorso. Secondo step all’altezza del presidio di Carabinieri e Polizia con l’accoglienza e l’accesso alla sala accrediti che è stata allestita all’interno della sala conferenze dello Stadio Olimpico (massimo di 60 presenze consentite contemporaneamente). Un terzo varco è stato ubicato all’ingresso della tribuna autorità, sede dell’assemblea, da dove gli accreditati hanno seguito i lavori. Il tavolo dei relatori è stato posto di fronte alla tribuna, sul parterre adiacente al campo di calcio. Infine, l’ultimo controllo con la relativa sanificazione delle mani, è stato posizionato all’ingresso dell’area elettorale, composta da 12 cabine regolarmente distanziate.
 
IL REPORT DELL'ASSEMBLEA

Nella giornata di venerdì si era insediata la Commissione Verifica Poteri e Deleghe composta dal presidente avv. Marco Rago, dal segretario Antonio Di Paola, dai componenti avv. Francesco Vaccaro e avv. Francesco Novarina e dal supplente avv. Giovanni Fontana.
Premiazioni. L'Assemblea ha avuto un prologo emozionante. Paolo Barelli ha premiato il capitano Geppino D’Altrui e il cavalier Gianni Lonzi in rappresentanza dei campioni olimpici di Roma 1960, che allo Stadio del Nuoto, il 3 settembre di sessant’anni fa, vinsero il torneo olimpico precedendo Unione Sovietica, Ungheria e Jugoslavia che dominavano la scena. 
“Prima di iniziare i lavori assembleari - commenta il presidente della FIN - riteniamo doveroso omaggiare lo straordinario oro olimpico che il mitico Settebello di Bandy Zolyomi conquistò ai Giochi di Roma. Una medaglia incisa nella storia”. 
Emozioni memorabili ripercorse con un video dell’epoca e realizzate da una squadra formata da giovani atleti, poi uomini integerrimi e di successo, completata da Danio Bardi, Brunello Spinelli, Dante Rossi, Franco Lavoratori, Rosario Parmegiani e Luigi Mannelli che non sono più tra noi, ed Eraldo Pizzo, Giancarlo Guerrini, Amedeo Ambron e Salvatore Gionta che non hanno potuto presenziare a questa cerimonia ma ai quali verrà recapitato il premio: una calottina d’argento come la loro età per noi sempre d’oro.
Apertura dell’Assemblea. Il Vice Presidente Andrea Pieri ha proposto come Presidente dell'Assemblea l'avvocato Piero Sandulli, che aveva già rivestito l’incarico quattro anni fa. “Ho il piacere e l’onore di presiedere inizialmente l’assemblea. Permettetemi di ringraziare ancora una volta e complimentarmi con i campioni olimpici di Roma 1960 e con tutti i campioni azzurri presenti e assenti per i grandissimi risultati ottenuti che ci hanno reso e ci rendono tutt’oggi orgogliosi di essere italiani e di far parte di questa federazione”.
Il neo presidente assembleare Piero Sandulli, approvato per acclamazione, ha salutato e ringraziato la platea. ”Mi auguro innanzitutto che questa assemblea segni il ritorno alla normalità. Speriamo che si possa superare nel minor tempo possibile la crisi economica che ha colpito il Paese e ferito gravemente lo sport. Ringrazio tutti i presenti per la fiducia confermatami e dichiaro ufficialmente aperti i lavori”.
Dopo gli adempimenti statutari illustrati dal Segretario dell'Assemblea, nonché Segretario Generale della FIN, Antonello Panza, il Presidente Sandulli ha dato la parola a Paolo Barelli, candidato unico alla Presidenza.
La relazione del Presidente Paolo Barelli. “Grazie a tutti voi per essere presenti. Ci troviamo in un palcoscenico particolare. All’interno dello Stadio Olimpico, a pochi metri dalla nostra sede. Abbiamo dovuto contenere le molte richieste che ci sono pervenute per ovvie ragioni. Grazie anche a chi ci ospita, Sport e Salute qui rappresentata da Diego Nepi, e il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che non è potuto intervenire e ci ha raggiunti con una lettera di saluti e congratulazioni”.
“Innanzitutto grande riconoscenza ai tecnici, ai dirigenti e agli atleti delle società che sono i protagonisti principali dello sport italiano. I risultati, come ben sappiamo, sono figli di un impegno che viene da lontano. Abbiamo avuto modo di dire molte volte che il conseguimento dei risultati è frutto e merito del lavoro, dei sacrifici, dell’abnegazione e della professionalità delle società sportive: 217 medaglie conquistate, considerando tutte le nostre discipline. Sono stati quattro anni importantissimi, purtroppo non culminati con i Giochi Olimpici. Ci auguriamo che questa Olimpiade possa disputarsi il prossimo anno”.
“Il mio saluto, infine, è rivolto anche ai grandi amici, tecnici, atleti e dirigenti che non ci sono più. Voglio ricordarli e salutarli con una grande applauso insieme a voi”. 
“Stiamo attraversando un periodo particolare -prosegue Barelli - che sintetizzerei in due motivazioni. La pandemia e la riforma dello sport. Quest’ultima tematica da mesi nuota o vola attorno a noi e non sappiamo dove approderà o andrà a posarsi. Noi andiamo ad acqua calda, lo diciamo spesso, abbiamo più difficoltà di altri sport a sostenere l’attività. Abbiamo retto fino all’ultimo, siamo stati costretti a fermarci, abbiamo riaperto. Cerchiamo di andare avanti, non senza difficoltà. Oggi lo sport in Italia poggia esclusivamente sul lavoro delle società e dei loro presidenti. Non si tratta unicamente di preparare il campione alle gare, in questo possiamo provarci noi federazione, ma si tratta di riuscire a mantenere in vita le società e consentire loro di far praticare lo sport a tutti i cittadini. Se le società non avranno la possibilità di agganciare il cosiddetto post pandemia, lo sport in Italia si fermerà. A tal proposito noi stiamo cercando di fare il massimo. Abbiamo investito circa 5 milioni di euro sulla ripresa dell’attività; abbiamo promosso ed organizzato collegiali per tutte le nostre squadre e tornei e manifestazioni per le tutte le nostre discipline. Adesso c’è bisogno di sostenere le società, le associazioni sportive e gli enti di promozione con leggi e riforme concrete, impiantistica e promozione sportiva in primis, e per questo è necessario l’intervento del nostro Governo. Nel recente passato c’è stata una critica da parte di alcune forze politiche rivolta al CONI. A torto o a ragione è stato detto che il CONI aveva un peso unico eccessivo. Ora siamo passati da una a quattro unità. Mi sembrano troppe. Dobbiamo evitare che ci sia così tanta burocrazia, al contrario dobbiamo ridurla. Noi, come le altre federazioni, siamo disponibili a discutere questi problemi, che conosciamo da vicino per averli affrontati quotidianamente, ed analizzare le potenziali proposte e riforme. Una cosa è certa: serve in maniera assoluta una riforma che semplifichi il lavoro di tutti e permetta a voi “presidenti di mano destra” di lavorare nelle migliori condizioni. La Lazio Nuoto è un esempio, l’ultimo in ordine di tempo. In questi giorni abbiamo assistito allo sfratto della società dall’impianto che aveva in gestione da tanti anni. E’ intervenuta addirittura la forza pubblica. Beh, ritengo inammissibile che a seguito di una diatriba che sarà risolta dagli organi competenti si possa arrivare a tanto”.
“Vi invito a quest’ultima riflessione e auguro a tutti noi che quello che ci apprestiamo ad affrontare possa essere veramente un quadriennio capace di aprire un nuovo corso. Quattro anni di nuovi risultati, non soltanto agonistici, ma anche e soprattutto sociali”.
 

L'ELENCO DEGLI ELETTI
 
PRESIDENTE
PAOLO BARELLI voti 9811
 
Rappresentanza delle Società (7)
ANNARITA BLOSI 9037
AMELIA MASCIOLI 8659
ANDREA MALCHIODI 8029
GIUSEPPE GERVASIO 7980
GIUSEPPE MAROTTA 7903
ANTONIO DE PASCALE 7749
ANDREA PIERI 7728
 
Rappresentanza dei Tecnici (1)
ROBERTO DEL BIANCO 654
 
Rappresentanza degli Atleti (2)
TERESA FRASSINETTI 942
LUCA PISCOPO 774