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Editoriale

Barcelona 92. Il Settebello racconta…ecco Mario Fiorillo

  Pubblicato il 21 Ago 2122  13:11

Sette titoli nazionali, due Coppe Italia e due Coppe delle Coppe. Oro olimpico, europeo e mondiale con la calottina della nazionale, titoli a cui vanno aggiunti due bronzi agli europei (Strasburgo 1987-Bonn 1989) e l’argento iridato conquistato nell’86 a Madrid. Nulla più di un palmares sconfinato descrive al meglio la leggendaria carriera di Mario Fiorillo, oggi presidente e allenatore dell’Olympic Roma. Tocca al capitano di quel Settebello prenderci, nuovamente, per mano e riportare, idealmente, l’orologio alla magica estate del 92.
 
A trent’anni di distanza quale ricordo conserva come icona della finale contro la Spagna?
Il ricordo più bello rimane quello del podio…un momento così intenso di emozioni che sarebbe un’impresa ardua da descrivere con semplici parole
 
Che cosa vi ha detto mister Rudic nel pre partita?
Rudic ci ha immediatamente riunito, con il fumo che gli usciva dagli occhi, quando ci ha visto raccogliere le firme sui gagliardetti e preparare le valigie prima della partita!
Messaggio semplice ma chiaro: “In tutte le competizioni i “secondi “sono solo i primi dei perdenti mentre noi siamo qui per vincere e la storia ricorderà solo i primi!”
 
C’è stato, invece, un momento in cui avete temuto di non farcela?
Mai! Lo dico in maniera perentoria non per presunzione ma semplicemente perché in una situazione diversa da quella la partita sarebbe terminata nei tempi regolamentari

Quale è stata la sua prima reazione quando ha visto il pallone scagliato da Gandolfi terminare la sua corsa nella porta spagnola?
Beh io ero fuori perché espulso definitivamente e la sofferenza dal bordo era doppia ma in quel momento ho pensato che il tiro di Nando sarebbe stato decisivo
 
Il trionfo di Barcellona fu l’inizio di un ciclo memorabile per il Settebello. Quale era il segreto di quella nazionale?
Era una squadra composta di giocatori “veri “con doti tecniche e caratteriali straordinari. Nei momenti di difficoltà nessuno avrebbe avuto il famoso “braccino “
 
A settembre uscirà nelle sale 42 Segundos, film dedicato alle vicende della vostra storica rivale. Che cosa potrebbe rappresentare per lo sport italiano un film sulla storia di quel Settebello?
La Spagna in questo è stata più brava di noi…se pur nella sconfitta hanno inserito all’ingresso della piscina Picornell una targa con tutti i nomi dei giocatori a referto quel giorno (Italiani e Spagnoli) e dopo 30 anni girano un film!
Noi abbiamo perso l’ennesima occasione per celebrare una delle pagine più belle dello sport italiano…magari in futuro qualcuno colmerà questa mancanza!