Editoriale

In palio c’è una posta in palio dal peso specifico decisamente elevato nella corsa verso il ruolo di terza forza del torneo ma soprattutto la verifica, in un test di alto livello, della bontà del lavoro fin qui svolto da due gruppi che puntano ad arrivare al meglio al momento decisivo dell’annata. Nell’incontro di cartello della terza giornata del round scudetto del campionato di serie A1 l’AN Brescia, terzo con 31 punti, riceve a Mompiano, fischio d’inizio previsto domani alle ore 17:30 con diretta streaming sul canale YouTube della società lombarda, il Circolo Canottieri Ortigia, quarto a quota 30. Il debutto nel quarter final stage ha confermato, nonostante la sconfitta incassata in casa del favorito Barceloneta, la bontà del percorso intrapreso ad inizio stagione e l’esito proficuo del duro lavoro invernale svolto da un collettivo che, pur privo di due pedine di fondamentale importanza come i senatori Gitto e Renzuto, ha tenuto testa ad una corazzata che rientra a pieno titolo nel novero delle favorite per la vittoria finale. Bicchiere mezzo pieno anche per i siciliani che, pur subendo la rimonta dei rivali nel quarto periodo, son tornati da Berlino, grazie al rigore parato da Tempesti nel finale, con un importante pareggio in vista della gara di ritorno degli ottavi di Euro Cup contro lo Spandau. Le due contendenti sono accomunate da progetti tecnici che puntano sulla crescita dei giovani per riuscire a costruire un futuro tanto vincente quanto duraturo. Ragionevole pensare che i padroni di casa possano provare ad impostare la sfida su ritmi alti, grande intensità e difesa aggressiva per poi provare a sfruttare l’arma delle ripartenze. Sul versante opposto gli aretusei sanno bene che, pur se da quell’incontro è passata un’eternità, ripetere la straordinaria prova difensiva dell’andata potrebbe creare le premesse per un blitz esterno di capitale importanza anche in vista del possibile incrocio nella semifinale di Coppa Italia. Tesanovic e Tempesti potrebbero essere l’ago della bilancia sui rispettivi fronti perché chi dei due riuscirà a blindare la propria porta regalerà sicurezza ai compagni e contribuirà in maniera significativa ad indirizzare l’inerzia del confronto.