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Vicenda Prato: la replica di Iacopo Bologna

  Pubblicato il 26 Ago 2116  15:14
Riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento di un gruppo di ex dirigenti della Prato Waterpolo sulla rinuncia all'A1 femminile.
 
Abbiamo voluto aspettare la fine delle Olimpiadi, da sempre momento di sospensione di guerre e polemiche ma, a Giochi terminati, con la pallanuoto femminile che conquista una medaglia storica, abbiamo deciso di dire la nostra in merito alla rinuncia alla serie A1 da parte della Mediostar Waterpolo Prato.
Scriviamo per esprimere il nostro rincrescimento e sgomento per la cancellazione di Prato dal mondo della pallanuoto che conta. In un baleno è stato dissipato un patrimonio tecnico e sportivo che era stato costruito in anni di impegno da parte di tecnici e dirigenti.
Chi scrive è un gruppo di alcuni dirigenti storici della società Pratese che dal 2007 avevano continuato un lavoro iniziato negli anni ’90. Lavoro che 3 anni fa, dopo una serie di vittorie in tutte le categorie giovanili, ha portato, con Iacopo  Bologna allenatore, la squadra in serie A1. Prospettandosi degli impegni notevoli che i dirigenti della vecchia gestione non si ritenevano in grado di affrontare, soprattutto per motivi di tempo,  fu accettata  l’offerta del Sig.  Bologna che aveva prospettato l’interesse a proseguire l’avventura in A1 rilevando la società  con la garanzia della presenza  di Stefano Tempesti con un ruolo importante. Questa scelta alla fine si è rivelata sbagliata e  ci assumiamo una parte della responsabilità della fine ingloriosa del Prato ma purtroppo del senno di poi son piene le fosse.
Dopo la partecipazione alla final six del maggio 2016 a Messina, conclusasi con un quinto posto molto deludente, il presidente/allenatore Iacopo Bologna ha di fatto tagliato i ponti con tutti coloro che con lui hanno collaborato in questi anni. Persone ed ex dirigenti, che pur non avendo nessun ruolo nella nuova società, non si sono minimamente risparmiate per aiutare a tutti i livelli, organizzativi e finanziari, la Mediostar Waterpolo Prato.
Per due mesi c’è stato un silenzio tombale sulla situazione della squadra, anche se eravamo a conoscenza della richiesta delle atlete di un cambio di guida tecnica, che pareva essere stata accolta. Poi nell’ultimo giorno utile per l’iscrizione, è arrivata la rinuncia, motivata da problemi economici, senza dare la possibilità ad altri di intervenire.
Non rode tanto il fatto che il signor Bologna abbia legittimamente scelto di distruggere quella che di fatto è una sua proprietà, quanto piuttosto che non abbia dato ad altri la possibilità di salvare il salvabile. Le ragazze erano tutte pronte a ricominciare con una guida tecnica diversa.
Vogliamo fare solo alcune osservazioni.
La prima è che a Prato è oggettivamente difficile fare sport ad alto livello per tanti motivi, fra cui la mancanza di un impianto adeguato, ma questo il signor  Bologna lo sapeva perché aveva già lavorato per diversi anni a Prato.
La seconda osservazione è legata alla mancata incentivazione del settore giovanile, settore che garantisce introiti finanziari e ricambi di nuove giocatrici. Se non si cura non c’è futuro. Orizzonte, Rapallo, Bogliasco, Padova hanno tutte un settore giovanile bene attrezzato.  Prato no… e si vede. E’ vero che forse a Prato c’è da lavorare un po’ di più per sviluppare un buon settore giovanile  ma se non ci si prova nemmeno…
La terza osservazione riguarda la parte economica. Ci limitiamo a ribadire il fatto che, secondo le nostre informazioni, tutti gli sponsor avrebbero confermato, alcuni addirittura aumentato il budget  ed altri ne sarebbero arrivati. Se ciò nonostante il budget per l'anno 2016/2017 non fosse stato sufficiente e questa fosse l'unica ragione della mancata iscrizione, siamo profondamente rammaricati e delusi di non essere stati coinvolti.
Ultima cosa. Stefano dov’eri? Abbiamo ceduto la società a Iacopo Bologna soprattutto perché insieme c’era la garanzia della tua presenza. Nessuno ti ha mai visto e sentito, soprattutto da ultimo saresti stato il miglior interlocutore di un meraviglioso  gruppo di giocatrici che aveva tanta voglia di continuare insieme.
Da parte nostra non ci resta che dare un grandissimo abbraccio a tutte le meravigliose ragazze della squadra, che erano riuscite a costruire un grande gruppo di atlete ed amiche. Auguriamo a tutte loro di poter continuare la loro avventura in questo splendido sport.
Grazie e buona pallanuoto a tutti.
Fabrizio Tabani, Luigi Galardi, Massimo Pelagatti, Andrea Biancalani, Agostino Marseglia
 
LA REPLICA DI IACOPO BOLOGNA
Ad un mese dall'inizio del campionato (3 anni fa) abbiamo accettato la sfida di gestire una squadra di serie A a Prato, che rischiava di sparire perché i genitori/dirigenti per mancanza di tempo non potevano portarla avanti. Sfida che abbiamo perso dopo tre anni per i tre punti elencati: 1) impianti non adeguati e a norma per le partite di serie A1 2) settore giovanile numericamente insufficiente (non gestiamo corsi o impianti) 3) mancanza di copertura economica TOTALE dei costi. Abbiamo PERSO la sfida che tre anni fa avrebbe già cancellato la serie A a Prato. E ci dispiace moltissimo. Per le ragazze e per i genitori che hanno contribuito con ogni mezzo per la riuscita del progetto.
Iacopo Bologna 

 

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