Archivio News

E' trascorso un anno dalla scomparsa di Gabriele Pomilio. Il vuoto che ha lasciato è diventato ancor più grande. Sempre più forte si sente la mancanza di uomini del suo spessore in una pallanuoto italiana che sta attraversando il momento più brutto della sua storia, soffocata da problemi che anno dopo anno diventato sempre più gravi.

Problemi che Gabriele ha cercato di inutilmente di risolvere regalando al nostro sport un Progetto Pallanuoto che purtroppo mai nessuno ha voluto prendere in considerazione. Lo riproponiamo per l'ennesima volta (http://www.waterpolopeople.com/waterpolo-vision/ ) certi che anche stavolta passerà inosservato. Ma crediamo sia il modo più giusto di ricordarlo: in ogni rigo di questo progetto c'è tutta la grandezza di Gabriele.

 

Tra i tanti meriti di Gabriele Pomilio c'è quello di aver portato in Italia il tecnico croato Ratko Rudic, che con il suo Settebello ha regalato alla pallanuoto azzurra i successi più grandi: l'oro olimpico a Bercellona '92, i mondiali di Roma '94, gli Europei a Sheffield '93 e Vienna '95, i Giochi del Mediterraneo in Grecia nel '91 e in Francia nel '93, la Coppa FINA ad Atene '91 e la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta 1996. In più ha conquistato le medaglie d'argento agli Europei e ai Giochi del Mediterraneo nel 2001 con Alessandro Campagna ct.

FAUTORE DEI TANTI TRIONFI DI PESCARA - Nato a Francavilla al Mare il 25 maggio 1938, Pomilio è stato consigliere federale della Fin dal 1989 al 2001 e fondatore della pallanuoto abruzzese. E' stato presidente e general manager del Cus D'Annunzio Pescara, poi diventata Pescara Sport, laureatosi campione d'Italia nel 1987, '97 e '98, e capace di conquistare ben altri 12 trofei: una Coppa dei Campioni, due Supercoppe, tre Coppe delle Coppe, una Coppa LEN e 5 Coppa Italia.
GIOCO' ASSIEME A BUD SPENCER - Assieme a Rudic e ad Alfio Flores, Pomicio ha ideato anche il campionato della waterpolo in mare con i campi gonfiabili, promuovendo, nel maggio del 1995, il primo mondiale di beach waterpolo. Da ragazzo ha giocato a pallanuoto in serie C con il Pescara, in serie B con il Civitavecchia e in serie A con la AS Roma, allenata nel 1959/60 da Cesare Rubini, insieme al centroboa Carlo Pedersoli.