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Polisportiva Zaccaria chiusa in casa a giocare a risiko
Pubblicato il 03 Apr 2120 09:25
Lo sport è chiuso in casa è un titolo ricorrente sui quotidiani in questi giorni di clausura forzata per l'emergenza coronavirus. Ma è un modo di dire.
A casa Zaccaria è la realtà. Hanno chiuso una polisportiva.
Giovanni è l'allenatore del Css Verona, sua moglie Elena è stata la primissima allenatrice di Federica Pellegrini, Davide (anni 17) gioca a calcio, Chiara (anni 15) è un play-guardia di basket.
Giovanni Zaccaria è anche un architetto. Ha uno studio proprio e ci va regolarmente anche adesso. "La mia vita, quindi, è cambiata soltanto dal tardo pomeriggio in poi: prima andavo ad allenare le mie ragazze a Verona e tornavo a Padova a mezzanotte, adesso alle 18 sono a casa".
Ma è cambiata anche la sua vita di allenatore, o meglio i destinatari dei suoi insegnamenti: "Adesso alleno i miei figli nel giardino condominiale, li aiuto a mantenersi in forma. L'utile e il dilettevole, anche loro sono contenti di trascorrere più tempo con il loro papà".
E non soltanto a fare esercizi. "Per passare il tempo facciamo anche quale gioco di società. Abbiamo rispolverato il risiko, giochiamo a burraco e la sera ci guardiamo insieme un film. Più tempo a disposizione significa poter vedere anche qualche vecchia pellicola sullo sport come Quella sporca ultima meta oppure Fuga per la vittoria: mio figlio non aveva mai visto il celeberrimo gol di Pelè in rovesciata, ne è rimasto entusiasta".
E, per par condicio, per accontentare anche mamma Elena, tra i programmi serali degli Zaccaria c'è anche la visione delle imprese di Federica Pellegrini: "Quando si tuffa per cominciare la gara, anche a noi viene un tuffo al cuore".
Federica Pellegrini ha guadagnato di diritto un posto tra i campioni italiani di sempre sul podio di Giovanni Zaccaria. Gli altri due posti sono occupati da Alberto Tomba e dagli Abbagnale, "però è davvero dura lasciare fuori dal podio atleti come Pietro Mennea e Sara Simeoni, che per giunta è veronese. Ma nel mio cuore, tra i miei ricordi, c'è spazio anche per la pallanuoto: non dimenticherò mai la finale mondiale Italia-Jugoslavia di Madrid 1986, quella che perdemmo per un gol di Milanovic dopo otto tempi supplementari. Ero ragazzo e quel giorno mi innamorai perdutamente della pallanuoto".
Non al punto, tuttavia, da sragionare come ha fatto qualcuno spingendo gli atleti ad allenarsi ugualmente per le Olimpiadi nel periodo di piena emergenza: "In questo momento la priorità va alla salute, poi allo sport di base, alla riapertura delle piscine: se non torneranno in funzione almeno in estate, la vedo dura per la sopravvivenza di tante società", dice con evidente preoccupazione Giovanni.
Alla sopravvivenza degli Zaccaria ci pensa mamma Elena, "in cucina è cresciuta molto negli ultimi tempi, soprattutto per le pietanze a base di carne e di pesce. E fa una parmigiana di melenzane che è un capolavoro", assicura Giovanni.
Capolavori è il titolo del libro che sta leggendo attualmente il tecnico del Css Verona. L'autore è Mauro Berruto, ex allenatore della nazionale di pallavolo maschile. Ecco la recensione del libro: "Quando si pensa alla parola capolavori, il primo pensiero va al mondo dell’arte: pittura, scultura, architettura, ma anche cinema, teatro, musica, scrittura. Difficilmente si pensa allo sport. Non è così per Mauro Berruto, una vita dedicata ad allenare, per lui non c’è differenza tra un capolavoro di Michelangelo e uno di Maradona. Calciatori, artisti e poeti fanno parte della stessa squadra ossia di uno spazio in cui ogni individuo può esprimere il proprio talento e compiere il proprio personale capolavoro".
I capolavori personali di Elena e Giovanni in questo momento sono in cassaforte, chiusi in casa: basta guardare la foto qui sotto per rendesi conto che Davide e Chiara sono riusciti benissimo.
Mario Corcione
A casa Zaccaria è la realtà. Hanno chiuso una polisportiva.
Giovanni è l'allenatore del Css Verona, sua moglie Elena è stata la primissima allenatrice di Federica Pellegrini, Davide (anni 17) gioca a calcio, Chiara (anni 15) è un play-guardia di basket.
Giovanni Zaccaria è anche un architetto. Ha uno studio proprio e ci va regolarmente anche adesso. "La mia vita, quindi, è cambiata soltanto dal tardo pomeriggio in poi: prima andavo ad allenare le mie ragazze a Verona e tornavo a Padova a mezzanotte, adesso alle 18 sono a casa".
Ma è cambiata anche la sua vita di allenatore, o meglio i destinatari dei suoi insegnamenti: "Adesso alleno i miei figli nel giardino condominiale, li aiuto a mantenersi in forma. L'utile e il dilettevole, anche loro sono contenti di trascorrere più tempo con il loro papà".
E non soltanto a fare esercizi. "Per passare il tempo facciamo anche quale gioco di società. Abbiamo rispolverato il risiko, giochiamo a burraco e la sera ci guardiamo insieme un film. Più tempo a disposizione significa poter vedere anche qualche vecchia pellicola sullo sport come Quella sporca ultima meta oppure Fuga per la vittoria: mio figlio non aveva mai visto il celeberrimo gol di Pelè in rovesciata, ne è rimasto entusiasta".
E, per par condicio, per accontentare anche mamma Elena, tra i programmi serali degli Zaccaria c'è anche la visione delle imprese di Federica Pellegrini: "Quando si tuffa per cominciare la gara, anche a noi viene un tuffo al cuore".
Federica Pellegrini ha guadagnato di diritto un posto tra i campioni italiani di sempre sul podio di Giovanni Zaccaria. Gli altri due posti sono occupati da Alberto Tomba e dagli Abbagnale, "però è davvero dura lasciare fuori dal podio atleti come Pietro Mennea e Sara Simeoni, che per giunta è veronese. Ma nel mio cuore, tra i miei ricordi, c'è spazio anche per la pallanuoto: non dimenticherò mai la finale mondiale Italia-Jugoslavia di Madrid 1986, quella che perdemmo per un gol di Milanovic dopo otto tempi supplementari. Ero ragazzo e quel giorno mi innamorai perdutamente della pallanuoto".
Non al punto, tuttavia, da sragionare come ha fatto qualcuno spingendo gli atleti ad allenarsi ugualmente per le Olimpiadi nel periodo di piena emergenza: "In questo momento la priorità va alla salute, poi allo sport di base, alla riapertura delle piscine: se non torneranno in funzione almeno in estate, la vedo dura per la sopravvivenza di tante società", dice con evidente preoccupazione Giovanni.
Alla sopravvivenza degli Zaccaria ci pensa mamma Elena, "in cucina è cresciuta molto negli ultimi tempi, soprattutto per le pietanze a base di carne e di pesce. E fa una parmigiana di melenzane che è un capolavoro", assicura Giovanni.
Capolavori è il titolo del libro che sta leggendo attualmente il tecnico del Css Verona. L'autore è Mauro Berruto, ex allenatore della nazionale di pallavolo maschile. Ecco la recensione del libro: "Quando si pensa alla parola capolavori, il primo pensiero va al mondo dell’arte: pittura, scultura, architettura, ma anche cinema, teatro, musica, scrittura. Difficilmente si pensa allo sport. Non è così per Mauro Berruto, una vita dedicata ad allenare, per lui non c’è differenza tra un capolavoro di Michelangelo e uno di Maradona. Calciatori, artisti e poeti fanno parte della stessa squadra ossia di uno spazio in cui ogni individuo può esprimere il proprio talento e compiere il proprio personale capolavoro".
I capolavori personali di Elena e Giovanni in questo momento sono in cassaforte, chiusi in casa: basta guardare la foto qui sotto per rendesi conto che Davide e Chiara sono riusciti benissimo.
Mario Corcione
I VOSTRI COMMENTI
Portaci portaci portaci in Europa Zaccaria portaci in Europa
Moreno
Zacca è un amico di tutti noi oltre che un grande allenatore. Non vediamo l'ora di tornare al più presto a sostenere le nostre Atlete guidate dalla persona più indicata per portare la nostra squadra verso nuove soddisfazioni.
Loris
Grande Zacca, e bellissima famiglia
Simone
Definizione per questa famiglia: il giusto equilibrio tra terra e cielo..... Bellissimiiii
Stefano Portinari
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