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L'Europa Cup e le nuove regole: il giudizio di Roberto Vestuto e Giovanni Zaccaria

  Pubblicato il 04 Apr 2019  14:16
All'indomani della conclusione dell'Europa Cup femminile, analizziamo le nuove regole con l'aiuto dei tecnici. Proseguiamo con Giovanni Zaccaria, allenatore della Css Verona e con Roberto Vestuto, responsabile delle giovanili dello Sporting Flegreo.
 
 
L'INTERVISTA CON GIOVANNI ZACCARIA
 
169 gol in 7 gare nella Final Six di Europa Cup femminile. Media 24 a partita.
I rigori sicuramente alzano il numero di gol a partita, ma in generale anche prima nei match giocati a zona spesso il numero di gol era molto alto. A livello di nazionali poi le atlete hanno fondamentali al tiro di grande livello e se le fai giocare contro la zona sicuramente rendono molto di più.
 
Tantissimi rigori, soprattutto nella prima parte di gara.
I rigori non mi piacciono. Non sono spettacolari e rendono il gioco noioso. Queste nuove regole creano molte situazioni per assegnarli ma non vorrei che evolvessero il gioco verso situazioni banali e stantie.
 
Il pressing è una delle cose più belle della pallanuoto, ma con le nuove regole non conviene più.
Il pressing mi piace molto ma nella femminile ultimamente si è evoluto in aggressione per la difficoltà di controllare e sanzionare le prese al costume. Quindi credo che creare situazioni che facciano giocare di più a zona nella femminile potrà portare spettacolo.
 
Pallanuoto più veloce con le nuove regole. Spieghiamo perchè.
I 20” dopo un tiro, ripartire con più velocità dopo aver subito fallo accelera. Ma anche giocare di più a zona porta a questo: in questi anni le atlete sono cresciute moltissimo atleticamente e se le “stacchiamo” dai costumi si esaltano le loro tecniche che a volte si nascondono.
 
Più velocità = maggior spettacolo. Ma ci sono controindicazioni?
Non credo. Anzi, i ribaltamenti di fronte e di risultato sono piacevoli. Ma aver tolto i time out è sbagliato. Serviranno atlete più fresche e i time out aiuteranno. Eppoi chi ha detto che spezzettare il gioco è noioso? La F1 moderna diventa spettacolare nei pit stop, e nel basket e nel volley il pubblico aspetta i time out per vedere cosa inventano i tecnici per ribaltare le situazioni. 
 
A chi giovano le nuove regole?
Sono state pensate per migliorare lo spettacolo e immagino la visibilità televisiva della pallanuoto. Vediamo se c’entrano l’obbiettivo.
 
Meno interruzioni = partite più corte. E' un fatto positivo?
Pessimo. Non siamo uno sport sprint. In acqua bisogna costruire e a volte ci vuole tempo. Il nostro sport a volte si piega alle richieste di palinsesti televisivi o di organizzazione di eventi internazionali, ma ci dimentichiamo che abbiamo le nostre peculiarità e la nostra nobiltà. Le partite più ricordate della pallanuoto italiana sono state partite lunghissime ed eroiche fatte di atleti che superavano i loro limiti in continuazione, non vedo perché snaturarci.
 
Finale per il terzo posto Italia-Ungheria. Magiare avanti 13-11 a 67" gol dal termine. Al posto di Conti avresti sfruttato la possibilità di mandare in attacco Gorlero?
L’utilizzo del portiere è interessante. Bisogna capire come si può utilizzare e va costruito qualcosa con lui. Credo che nessuno abbia ancora lavorato su questo aspetto, quindi per il momento direi che aspettiamo a vederlo giocare.
 
Esiste un problema rischio infortuni con le nuove regole?
Non credo. Non più di prima.
 
Considerazioni finali?
Alcune cose sono interessanti e potrebbero dare molto brio al gioco stimolando la crescita del movimento e alla nascita di situazioni tattiche molto spettacolari. Alcune (rigori, time out) mi sembrano inappropriate e non vorrei che portassero nella direzione opposta. Ma una cosa sarà fondamentale: è ormai da tempo che avevamo bisogno di cambiamenti visto che non applichiamo più le regole ma le interpretiamo in continuazione. Allora le nuove regole vanno applicate! Basta con le interpretazioni. Regole semplici, chiare, e se non funzionano o non riusciamo a farle rispettare cambiamo.
 
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L'INTERVISTA CON ROBERTO VESTUTO
 
169 gol in 7 gare nella FinalSix di Europa Cup in. Media 24 a partita.
La prestazione dei portieri in generale è stata discutibile o forse proprio scarsa, il numero delle azioni e dei ribaltamento attacco-difesa un po’ maggiore rispetto al vecchio regolamento e questo forse ha prodotto maggiori conclusioni. Solo noi Italia abbiamo fallito molti tiri sul perimetro considerando pochissimo la palla in prima linea… ma ci adegueremo (purtroppo).
 
Tantissimi rigori, soprattutto nella prima parte di gara.
Certo, da allenatore che vuol vincere cercare un rigore significa fare una segnatura, ma allora non parliamo di spettacolarità e di dinamismo del gioco. Per effettuare un rigore e tornare a battere la palla al centro ci vogliono minimo 30 secondi e allora? Tanti rigori a mio avviso demoralizza o ed implicano una certa emotività nel portiere, come quando in una partita scontata l'estremo difensore prende parecchi gol.
 
Il pressing è una delle cose più belle della pallanuoto, ma con le nuove regole non conviene più.
Ci hanno sempre fatto partire dal pressing per impartire primi rudimenti difensivi della pallanuoto e adesso chi lo fa si espone troppo all'espulsione ed al rigore. Gli arbitri, che hanno il compito difficile di dover vedere attraverso lo specchio d acqua, dovrebbero saper interpretare al meglio la fallosità grave di trattenuta da quella semplice, è difficile ma è compito loro. Specie nell'ambito femminile le prese al costume diventano facile mezzo per chi le applica e inibiscomo le giocatrici che non si adeguano. È tutto lì. La trattenuta sul perimetro va punita con l'espulsione ma il corpo a corpo è pallanuoto, anzi aiuta a crescere e migliorare.
 
Pallanuoto più veloce con le nuove regole. Spieghiamo perché.
Beh, evitare che si riformino le coppie con la palla battuta dove si riceve il fallo la dice tutta… È forse l'accorgimento innovativo che condivido. Ed in generale, tornando un po' Indietro nel tempo, l'innovazione più giusta assieme alla deviazione del difensore che non fa più corner. Se ci metti tiro da 7.metri ai maschi e da 6 alle femmine per me può bastare, Per il resto è questa la pallanuoto, la sua crisi è da attribuire alla scarsa propaganda nelle scuole ed in tv, ma è retorica…

Più velocità = maggior spettacolo. Ma ci sono controindicazioni?
Si, più veloci, si più stress più palestra e più nuoto… parlando al femminile direi che può bastare, ragazze che dedicano perché appassionate da questo sport si dovrebbero prestare di più alla preparazione per raggiungere dei livelli ancora più alti di prestazione e levare ancora più tempo alla vita sociale che fa parte della crescita… no! Magari la seconda seduta giornaliera a discapito della scuola,.. E poi la ciliegina sulla torta, le 11 giocatrici per le 13. Improponibile direi.

A chi giovano le nuove regole?
Scherzosamente direi agli arbitri… meno stress per loro nella decisione del “rigore si o rigore no” e meno dubbi nell'interpretare falli sul perimetro o nella prima linea.
 
Meno interruzioni = partite più corte. E’ un fatto positivo?

Se rivediamo l'atteggiamento arbitrale sui rigori forse si. Solo due time out solo come una volta va bene, a mio modesto avviso.

Esiste un problema rischio infortuni con le nuove regole?
Direi che inevitabilmente esiste. Lo stress ed il famoso ”debito d’ossigeno”potrebbero indurre giocatrici o giocatori non al top di preparazione a fallosita da frustrazione, ma non credo ad alti livelli.
 
Considerazioni finali?

Mi ritengo un difensore delle gestualità e della tecnica pallanuotista che lasciava a bocca aperta gli spettatori della piscina della. Mostra d'Oltremare, della Scandone o di altri tanti templi del nostro caro sport, e cioè della tecnica pura, della lotta al centro e del confronto pulito tra pallanuotisti. Lasciamola così, con la possibilità di poter esprimere ciò che l'allenatore insegna… dedico molto tempo ai fondamentali, al tiro a colonnello che ti dice che quando l'avversario è alle spalle non devi alzare la palla e puoi segnare tirando in orizzontale. Adesso basta lasciare o neanche la palla che è già rigore.
 
 
***.

 
L'INTERVISTA CON MARIO SINATRA
 
169 gol in 7 gare nella Final Six di Europa Cup femminile. Media 24 a partita.
Sicuramente sono molti, col tempo le difese si adegueranno e probabilmente la media scenderà a livello internazionale. Nei club e nelle categorie giovanili si vedrà.
 
Tantissimi rigori, soprattutto nella prima parte di gara.
Dipende dalla gestione degli arbitri, ora però spesso ci lamenteremo di tanti rigori non dati.
 
Il pressing è una delle cose più belle della pallanuoto, ma con le nuove regole non conviene più.
Premetto che il pressing attuale non mi piace, perchè spesso premia la forza a discapito della tecnica. Teoricamente dovrebbe ribaltarsi la cosa.
 
Pallanuoto più veloce con le nuove regole. Spieghiamo perchè.
Meno pause dettate da poter battere il fallo dove si trova la palla, dalla durata della seconda azione in attacco o dalla battuta dell'angolo o dalla superiorità numerica, tutte portate a 20”.
 
Più velocità = maggior spettacolo. Ma ci sono controindicazioni?
All'inizio più velocità nell'analizzare ed interpretare il gioco. Come già detto ci dovrebbero essere meno pause nel gioco, questo lo dovrebbe rendere più spettacolare. Il tempo ci dirà che controindicazioni ci potranno essere.
 
A chi giovano le nuove regole?
Speriamo a tutti.
 
Meno interruzioni = partite più corte. E' un fatto positivo?
Potrebbe esserlo. Magari il campionato Italiano ha più possibilità di essere inserito o reinserito nel palinsesto delle più importanti emittenti televisive, per esempio.
 
Finale per il terzo posto Italia-Ungheria. Magiare avanti 13-11 a 67" gol dal termine. Al posto di Conti avresti sfruttato la possibilità di mandare in attacco Gorlero?
No. C'era ancora troppo tempo da giocare.
 
Esiste un problema rischio infortuni con le nuove regole?
Il gioco dovrebbe aumentare in intensità, di conseguenza potrebbe aumentare lo stress fisico e di conseguenza anche gli infortuni.
 
Considerazioni finali?
Da allenatore trovo le nuove regole molto stimolanti. Per capire se la pallanuoto giocata avrà dei miglioramenti ci vorra un po' di tempo e tanto allenamento da parte nostra, dei giocatori e degli arbitri. Purtroppo non credo che basteranno a risolvere i problemi dello “sport che amo di più”.
 
 
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L'INTERVISTA CON MARCO CAPANNA
 
169 gol in 7 gare nella Final Six di Europa Cup femminile. Media 24 a partita.
Non credo che possano essere imputabili solo alle nuove regole. Le difese e i portieri hanno funzionato meno bene, diciamo, del previsto e dell’intraprendenza di certi attaccanti. Ho guardato anche quasi tutte le partite dell'Intercontinental Cup maschile e femminile in Australia in questi giorni e non vi è stato lo stesso numero esagerato di gol. I maschi, in particolare, con accortezza tattica e individuale hanno addirittura fatto partite dove gli episodi particolari sul nuovo regolamento sono stati 4-5 a partita".
 
Tantissimi rigori, soprattutto nella prima parte di gara.
Gli arbitri e i giocatori si sono spesso calibrati nella partita in corso. In certi casi si ha la sensazione che, prendendo uno svantaggio in campo aperto, ti rimanga ben poco da fare. Devo dire che tante espulsioni e rigori, dati e non dati, fanno parte di errori individuali e di squadra che sia col regolamento nuovo sia con quello vecchio portano a un danno notevole per la propria squadra".
 
Il pressing è una delle cose più belle della pallanuoto, ma con le nuove regole non conviene più.
"Sicuramente è più rischioso giocare lasciando spazi di ingresso ampi. Comunque, il livello di attenzione in difesa di giocatori e portieri dovrà aumentare decisamente".
 
Pallanuoto più veloce con le nuove regole. Spieghiamo perchè.
Il fallo contro può fare un capovolgimento di fronte immediato pericolosissimo. Il fallo e i 2 metri non sono più una pausa perché la palla è subito in gioco. Il secondo attacco di 20”, la superiorità numerica di 20” con cambio palla eviteranno lente e macchinose rotazioni e contro-rotazioni con difese probabilmente molto più propense ad aggredire".
 
Più velocità = maggior spettacolo. Ma ci sono controindicazioni?
A me non dispiacciono le regole nuove. È stimolante per allenatori e giocatori. Avrei preferito rimanessero 4 time out e mi piacerebbe si sfruttassero molto di più (impianti permettendo) i cambi volanti. Credo che il coinvolgimento di tutta la rosa di giocatori a disposizione, visto anche il maggiore dispendio di energie, sia utile e importante".
 
A chi giovano le nuove regole?
"Inizialmente a chi nelle proprie caratteristiche di costruzione, impostazione, fisicità, ha una migliore attitudine nell’1 contro 1, nella presa di vantaggi e sviluppo di contropiede (Russia, Ungheria, Olanda, Usa, Australia in campo femminile). Nazionali abituate, come per esempio la Grecia, a gestire molto il gioco - a volte addormentandolo appositamente - e avvezze a una gestione di tutta la superiorità con molti passaggi, forse inizialmente soffriranno".
 
Meno interruzioni = partite più corte. E' un fatto positivo?
Se portasse a ridurre gli allenamenti... invece è il contrario. Mi dispiace che l’evento, che ahimè non riusciamo ancora a creare come fanno altri sport, abbia anche una breve durata. Le ragazze si allenano e fanno sacrifici enormi, tante ore al giorno, praticamente 11 mesi senza stacchi: vorrei in qualche modo avessero il massimo della soddisfazione. Benchè, ripeto, il nuovo regolamento mi convince".
 
Finale per il terzo posto Italia-Ungheria. Magiare avanti 13-11 a 67" gol dal termine. Al posto di Conti avresti sfruttato la possibilità di mandare in attacco Gorlero?
"A 67 secondi dal termine no. Perchè, per quanto sia una soluzione accattivante dal punto di vista dello spettacolo, è troppo rischiosa e va utilizzata a mio avviso solo nell'ultimissima azione, magari chiamando time out. Avendone soltanto due a disposizione, bisognerà cercare, ancora di più rispetto al passato, di utilizzarli al meglio".
 
Esiste un problema rischio infortuni con le nuove regole?
Le ragazze credo si allenino già in modo da sostenere questo nuovo regolamento fisicamente. Ci sarà il tempo di adattarsi tatticamente e crescere magari nella gestione dell’1 contro 1 e degli spazi, ma le atlete avranno anche lo stimolo di qualche soluzione nuova e di poter essere ancora più incisive con una semplice giocata".
 
Considerazioni finali?
Bene le regole nuove, diamo un po’ di tempo a tutti, non allarmiamoci: la pallanuoto non è stata stravolta. Spero e credo ci sarà ancora la possibilità di avere attitudine forte difensiva di squadra. Divertiamoci a trovare buone soluzioni individuali e di/da squadra.
Visto che sono regole anche volute e calibrate su Olimpiadi, tempi televisivi etc., spero che creino un maggiore interesse e indotto verso il nostro sport per valorizzare i sacrifici enormi che fanno queste ragazze".
 
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L'INTERVISTA CON STEFANO POSTERIVO
 
169 gol in 7 gare nella Final Six di Europa Cup femminile. Media 24 a partita.
"Non credo che l'alto numero di gol sia stato determinato dalle nuove regole. C'è bisogno di riprove, sette partite sono troppo poche per poter dare un responso in tal senso. In linea generale le partite con troppi gol non mi piacciono, il 15-14 di Ungheria-Russia è un punteggio da pallamano".
 
Tantissimi rigori, soprattutto nella prima parte di gara.
"Anche una partita con tanti rigori non è un fatto positivo. E inoltre si rischia di generare polemiche e proteste per rigori non assegnati. Infatti, se gli arbitri dovessero applicare pedissequamente la nuova regola in materia, ci sarebbero almeno 10 rigori a partita. Quindi io credo sia indispensabile annullare o modificare questa nuova regola".
 
Il pressing è una delle cose più belle della pallanuoto, ma con le nuove regole non conviene più.
"Infatti, adesso è rischiosissimo. Soprattutto quando giochi contro squadre come Usa, Russia e Ungheria che hanno grandi qualità nell'uno contro uno, che hanno nelle entrate, nei blocchi, nel gioco “a tutto campo” le loro armi più pericolose".
 
Pallanuoto più veloce con le nuove regole. Spieghiamo perchè.
"La maggior velocità è determinata sia dalla possibilità di battere il fallo dove si trova il pallone sia dalla riduzione da 30 a 20 del numero dei secondi a disposizione in caso di tiro ribattuto o di tiro d'angolo, e dal fatto che prendere un vantaggio su una ripartenza potrebbe portarti un grande vantaggio in termini di rigore a favore".
 
Più velocità = maggior spettacolo. Ma ci sono controindicazioni?
"Con le nuove regole il giocoè più frenetico, più estenuante per le atlete. Ci vorrebbero quelle pause che adesso non ci sono più, cioè un time out a disposizione di ogni squadra in ogni tempo di gioco. La pallanuoto già era uno degli sport più faticosi, con le nuove regole diventa massacrante, ancor di più alle Olimpiadi quando i roster delle squadre saranno ridotti da 13 a 11 giocatori. Ma cosa dobbiamo chiedere di più a queste ragazze che già si allenano 8-9 volte la settimana in cambio al massimo di un rimborso spese?".
 
A chi giovano le nuove regole?
“Per me si fa il gioco di quelle nazioni come Australia, Canada e Stati Uniti che non hanno campionati e come sistema hanno il reclutamento tramite scuola. Per il sistema europeo dove le atlete sono formate dai club questa eccessiva quantità di impegni internazionali credo sia controproducente".
 
Meno interruzioni = partite più corte. E' un fatto positivo?
"No! Ma il problema è che questo cambiamento non è stato fatto “per il bene dello sport” ma solo e unicamente per quei 10/15 giorni di manifestazioni internazionali, perchè gli organizzatori hanno bisogno di guadagnare tempo con tante partite che si susseguono una dietro l'altra. Ma in Europa esistono i campionati che sono il vero motore di questo sport, penso che una partita di campionato che dura 50 minuti o poco più non è il massimo sul piano della credibilità, Non trovo nessun senso nel togliere le pause in uno sport difficile da un punto di vista fisico come il nostro".
 
Finale per il terzo posto Italia-Ungheria. Magiare avanti 13-11 a 67" gol dal termine. Al posto di Conti avresti sfruttato la possibilità di mandare in attacco Gorlero?
"No, perchè il Setterosa aveva in teoria ancora due possessi-palla a disposizione. Il portiere-volante è una regola che va sfruttata soltanto negli ultimissini secondi di gioco, soprattutto se hai un time out a disposizione per guadagnare tempo. Ma i time out per squadra sono stati dimezzati, quindi...".
 
Esiste un problema rischio infortuni con le nuove regole?
“Ritornando al discorso di prima, con le nuove regole si richiede sempre di più ad atleti che in molti casi danno già tantissimo, spinti da una passione infinita e che a volte si allenano e giocano a ciclo continuo. Viviamo in un controsenso ideologico: chiediamo un impegno assolutamente professionistico in uno sport totalmente dilettantistico”.
 
Considerazioni finali?
"Non sono contrario a prescindere ai cambiamenti, ma penso che la strada da seguire per rilanciare la pallanuoto non è questa. Il calcio femminile, con la partita Juve-Fiorentina alla quale hanno assistito oltre 30mila spettatori allo Juventus Stadium, ci dice che la via giusta è quella della propaganda, della pubblicizzazione dell'evento, nel far vedere nel vero senso della parola la pallanuoto, nel dare dignità e credibilità ad uno sport che ha tanti valori".
Mario Corcione
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 

Bravo Post. Assolutamente d'accordo
Poppy Ajosa
 
Completamente in linea col pensiero di Stefano su tutti i quesiti posti da Corcione. Troppi rigori, niente pressing e tanta fatica per esaltare una pallanuoto che a mio avviso perde quella tecnica che la faceva grande. Ridateci la pallanuoto.
Roberto Vestuto
 
Posterivo è un allenatore dall'altissimo profilo sia tecnico che morale. Forse per questo motivo è tenuto alla larga dal palazzo che conta. Ciò detto ha esaustivamente risposto con cognizione di causa ad ogni risposta, segno che questa specie di rivoluzione voluta da FINA è veramente assurda. Oltretutto da voci che "girano" nell'ambiente mondiale sembra che adesso ci sia anche una ribellione contro il Signor Marculescu. Resta comunque un fatto, ineluttabile. Chi comanda continua a non capire che serve una cosa solo: la comunicazione. Non cambiamenti, ma comunicare. Forse è una parola che a queste persone è sconosciuta. La FINA comunica attraverso un sito web che definire allucinante è poco, la FIN ha rivoluzionato il suo sito web che, certamente meritava un restiling, ma peggio di così non avrebbero potuto fare. L'unica federazione chiara e limpida nella comunicazione resta la LEN. La domanda agli addetti ai lavori: è così difficile imitarla?
Wommaso Wlpes
 
pienamente d'accordo su tutto. Alcune regole sono senza senso, ed anzi vanno in controsenso con altre che sono state inserite. È da anni che coloro i quali (vedi mister Posterivo) hanno un'intelligenza che va oltre il conoscere la pallanuoto, dicono che la via giusta è quella della propagando. Lo penso anch'io, ma ritengo che per fare ciò ci vogliano persone discretamente intelligenti e competenti che lo gestiscano..e per adesso le vedo solo alla LEN. In Italia c'è da rabbrividire, e anche nella FINA..basta guardare i siti web.
Carlo Graziano

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