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111 rigori in 29 partite, 89 in più rispetto alla scorsa stagione: è pallanuoto questa?

  Pubblicato il 22 Ott 2019  19:25
Abbiamo sempre sostenuto che non è cambiando le regole che si risolvono i problemi della pallanuoto. Anzi, a volte regole inopportune sono dannose, stravolgono l'essenza del gioco, come nel caso della nuova regola che la Fina ha stabilito per l'assegnazione del tiro di rigore: quando il giocatore è in area davanti al portiere, faccia rivolta verso la porta e senza la possibilità che un difensore tra lui e la porta possa intervenire, è sempre rigore anche quando il fallo viene commesso con il giocatore in possesso di palla. Basta che venga toccato ed è penalty. Quindi, due possono essere le conseguenze di questa nuova regola:
 
1. Il difensore lascia andare l'avversario, ed è quasi sempre gol
2. Il difensore tocca l'avversario, ed è sempre rigore
 
Al di là della considerazione che la nuova regola svilisce il gesto tecnico dell'attaccante (conquistare un rigore adesso è molto più facile) e mortifica l'abilità difensiva del marcatore (non può più intervenire se non toccando soltanto la palla, cosa tutt'altro che facile), in entrambe le ipotesi configurate il danno per la pallanuoto è notevole perchè o aumentano in misura considerevole i gol, e nella pallanuoto non è un fatto positivo, o aumentano in misura considerevole i rigori, e di conseguenza le polemiche.
 
Finora, nei campionati italiani di A1 maschile e femminile, sono aumentati notevolmente i rigori. Tra uomini e donne, in cinque giornate di gara (due di A1 maschile, tre di A1 femminile), sono stati assegnati complessivamente 111 rigori in 29 partite (media 3,82 a partita). Una cifra pazzesca soprattutto se rapportata alla stagione scorsa, nella quale i rigori assegnati in 28 partite sono stati soltanto 22 (media 1,27), cioè 89 in meno! Ma entriamo nel dettaglio:
 
A1 FEMMINILE
Nelle prime tre giornate del campionato di A1 femminile 2019-20 sono stati assegnati 60 rigori, che divisi per le 15 gare fanno in media 4 a partita. Di questi 60 rigori ne sono stati realizzati 42. Ma non è la percentuale di realizzazione il dato che interessa maggiormente, bensì il confronto con il campionato precedente, nel quale i rigori assegnati nelle primi tre giornate sono stati 14 (media nemmeno uno a partita), vale a dire 46 in meno rispetto al campionato in corso.
Difese in rodaggio, certo, devono ancora assimilare bene le nuove regole e applicare nel migliore dei modi i correttivi studiati dagli allenatori. Si prevede quindi una progressiva dimunuizione dei rigori nel prosieguo del torneo, tuttavia nelle prime tre giornate di A1 femminile la progressione è stata inversa, a salire: 16 rigori assegnati nella prima giornata, 20 nella seconda, 24 nella terza.
 
A1 MASCHILE
E passiamo al campionato maschile. Quest'anno nelle prime due giornate di campionato sono stati fischiati 51 rigori (26 nella prima, 25 nella seconda, 40 realizzati in totale), con una media di 3,64 a partita. L'anno scorso, invece, nelle prime due giornate ne furono assegnati 43 in meno, cioè 8 in 13 gare (Pro Recco-Posillipo non fu giocata) con una media di 0,61 a partita.
Mario Corcione
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Boomerang che, con l'intento di creare maggior appeal, rischia invece di annoiare anche chi questo sport lo segue da tempo.
Dario Cammarota
 
Il mio pensiero è che dovrebbero "guardare" le partite di pallanuoto degli anni 70 e vedranno che il gesto tecnico era, a mio parere, più evidente e non aumentava lo "spettacolo" il numero di reti segnate. Era piacevolissimo vedere la giocata dei Pizzo, Lavoratori, Lonzi....tanto per citare i campioni! era piacevole vedere la "lotta" in difesa tra attaccante e difensore. Ricordo ancora oggi, come "vecchio" pallanuotista il cambio di marcatore sul centroboa, dopo i due primi falli semplici, per evitare l'espulsione. Dovrebbero evitare di cercare sempre novità.
Pino Brazzach
 
Il pensiero ottuso della fina è che tanti goal tanto spettacolo, per altro allungano le partite di una montagna di tempo e dire che hanno tagliato i time out. Ottusi all'ennesima potenza.
13 R
 
I giudici di gara dovrebbero mettersi d'accordo se concedere sempre il rigore quando il difensore tocca l'avversario perché al momento non è così. È non mi riferisco alla nostra ultima partita sebbene si siano usati due pesi e due misure ma vale per tutti perché è una regola talmente delicata che può compromettere l'esito di una partita. L'arbitro non è una macchina e non voglio pensare che vi siano preferenze ma in un'azione in area le cose diventano spesso molto complicate e l'interpretazione è sempre dietro l'angolo.
Loris
 

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