Le avvisaglie di quello che sarebbe successo a Belgrado non si erano avute soltanto nella Pythia Cup 2018, vinta dalle vice campionesse del mondo di Paolo Zizza, ma già nell'edizione precedente del torneo, nella quale le azzurre si erano classificate al secondo posto, alle spalle dell'Olanda, con i seguenti risultati: Italia-Grecia 9-8, Italia-Australia 5-3, Italia-Russia 14-9, Italia-Olanda 5-8. Di quella squadra facevano parte 11 delle 13 vice campionesse del mondo: Amedeo, Banchelli, Cergol, Clementi, Colletta, Cordovani, Giustini, Meggiato, Riccioli, Santapaola e Tori.
Quest'anno, ad Itea, le azzurre si sono prese la rivincita sull'Olanda, battuta in finale 11-9, e poi al Mondiale di Belgrado hanno aggiunto alla collezione di vittorie il successo sugli Stati Uniti (7-6).
Queste ragazze, cioè, hanno battuto negli ultimi due anni tutte le più forti squadre sulla faccia della Terra fatta eccezione per la Spagna neo campione del mondo, ma va sottolineato l'eccezionale progresso a Belgrado contro le iberiche: nel girone preliminare del Mondiale hanno perso con 7 reti di scarto (13-6), in finale di stretta misura (8-7) dopo essere state in vantaggio 5-4 sprecando poi con l'uomo in più l'opportunità di andare a +2.
Ma non ci sono rimpianti, basta guardare i sorrisi, gli occhi pieni di gioia delle azzurre con la medaglia d'argento al collo. Hanno fatto un fantastico campionato del mondo, nel quale principalmente hanno dimostrato grandissimo carattere vincendo contro Stati Uniti e Australia partite che, grazie alla rimonta delle avversarie, si stavano mettendo male.
La medaglia d'argento conquistata a Belgrado è di gran lunga il miglior risultato della stagione a livello di nazionali. Paolo Zizza, il suo staff e le ragazze l'hanno conquistata con un organico che comprende soltanto cinque atlete che giocano stabilmente in A1: Amedeo, Banchelli, Cordovani, Giustini e Riccioli.
L'Italia, oltre ad un argento pesantissimo, placcato d'oro, ha portato a casa anche il titolo di miglior portiere del torneo con Caterina Banchelli e il terzo posto nella classifica cannonieri grazie ai 24 gol messi a segno da Lucrezia Cergol.
Dafne Bettini e Sofia Giustini meritano un discorso a parte. Hanno soltanto 15 anni. Grandi protagoniste da bambine all'Haba Waba Festival, dove hanno segnato una valanga di gol giocando in squadre composte prevalentemente da maschi, hanno brillato anche in un Mondiale molto più grande di loro.
Mario Corcione
NELLA TABELLA DOPO I COMMENTI L'ELENCO DELLE AZZURRE CON I GOL REALIZZATI NEL MONDIALE
I VOSTRI COMMENTI
RISULTATO ECCEZIONALE PER LA GIOVANISSIMA ETA' DELLE NOSTRE PALLANUOTISTE.PERFETTE LE SCELTE DI ZIZZA .FIDUCIOSI GUARDIAMO AL FUTURO PERCHE' CHI SEGUE QUESTO SPORT ANCHE AL FEMMINILE SA CHE IN RAMPA DI LANCIO CI SONO TANTE PICCOLE CAMPIONESSE .QUESTO RISULTATO DEVE DARE UNA MAGGIORE SPINTA A TUTTO IL SETTORE GIOVANILE DELLA PALLANUOTO MA SOPRATTUTTO PIU' VICINANZA DELLE ISTITUZIONI AL NOSTRO AMATO SPORT.
Tarantino Vincenzo
grande Paolo Zizza ha costruito una squadra senza oriunde senza alterazioni estere sensa fisici mastodontici senza..... ma vuoi vedere che dobbiamo ripartire da qua anche gli uomini .... mi pare che i fisici dei greci campioni e degli spagnoli non erano questi marcantoni ma longelineii e asciutti .. meditate gente meditate anzi medita campagna medita
ok
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