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A1 femminile

Antenore Plebiscito Padova-Ekipé Orizzonte 13-12: le venete vincono gara 1 ai tiri di rigore

  Pubblicato il 28 Mag 2121  19:47
ANTENORE PLEBISCITO PADOVA-L'EKIPE ORIZZONTE 13-12(Parziali: 3-5 3-2 1-1 2-1)
ANTENORE PLEBISCITO PADOVA: Teani, Savioli M., Savioli I., Gottardo 1, Queirolo 1, Casson 1, Millo 1, Dario 1, Cocchiere 2, Al Masri, Meggiato, Centanni 2, Giacon. All. Posterivo
 
L'EKIPE ORIZZONTE: Gorlero, Ioannou, Garibotti 2, Viacava 1, Aiello, Barzon, Palmieri, Marletta 3, Emmolo 2, Vukovic 1, Riccioli, Spampinato, Condorelli. All. Miceli
 
Arbitri: D. Bianco e Franulovic
 
Note:  I tempi regolamentari si concludono in parità 9-9. La serie dei rigori: Garibotti (C) gol, Queirolo (P) gol, Marletta (C) gol, Centanni (P) gol, Emmolo (C) gol, Millo (P) gol, Palmieri (C) fallito (para Teani), Casson (P) fallito (para Gorlero), Viacava (C) fallito (para Teani), M. Savioli (P) gol. Superiorità numeriche: Plebiscito Padova 5/7 + 3 rigori di cui due falliti e L'Ekipe Orizzonte 4/13. Uscite per limite di falli Gottardo e Dario (P) e Vukovic (C) nel quarto tempo. Ammonito Posterivo (tecnico Padova) per proteste a 1'47" dalla fine della partita.
 
Dopo diverse stagioni anche il campionato di A1 femminile sceglie la formula dei playoff per decretare la sua vincitrice. Protagonista della serie decisiva, al meglio delle cinque partite, sono l’Antenore Plebiscito Padova, ancora privo della squalificata Ranalli, e l’Ekipé Orizzonte. Al termine di un match dai due volti ma vissuto sui binari di un sostanziale equilibrio la compagine veneta si aggiudica gara 1 di finale play off ai tiri di rigore con il punteggio di 13-12 dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul 9-9. Decisive le parate di Laura Teani sulle conclusioni scoccate da Palmieri e Viacava mentre Gorlero respinge il tiro di Casson. Di Martina Savioli la trasformazione decisiva per il successo della formazione allenata da Posterivo.  Nel corso delle quattro frazioni di gioco le ragazze in calottina bianca, ad eccezione del primo vantaggio firmato da Queirolo dai cinque metri, inseguono sistematicamente le etnee, avanti di tre ad inizio secondo parziale, che appaiono più ciniche nel momento in cui bisogna finalizzare la mole di gioco prodotta ma devono recriminare per l’ampiamente deficitario 4/13 registrato nel fondamentale della superiorità numerica. La gestione dell’uomo in più rappresenta invece una preziosa arma offensiva per la formazione padrona di casa che mette a referto un ottimo 5/7 che le permette di stare a contatto e di rintuzzare i tentativi di fuga della compagine in calottina scura anche se incidono sulla prova delle vincitrici del preliminary round scudetto gli errori dal dischetto di Millo e Queirolo. Posterivo commenta così la prova delle sue ragazze: “Partita tirata, difficile, sappiamo il valore dell’avversario, sappiamo che affrontiamo una finale scudetto nella quale nessuna sfida sarà facile. Abbiamo sopperito bene all’assenza di una nostra giocatrice importante recuperando una partita di carattere dopo essere stati più volte sotto di tre gol. L’aspetto migliore di questa partita è il recupero caratterialmente, con una buona qualità dopo aver subito cinque gol nei primi otto minuti, abbiamo commesso qualche disattenzione difensiva. Andare sotto e avere un attaccante in meno è dura ma le ragazze sono state brave a tenere testa alla partita, serene e tranquille con la consapevolezza che la partita si poteva recuperare giocando con intensità e difendendo forte. Si tratta solo di un piccolo passo rispetto al nostro obiettivo ma una vittoria così ci dà morale”.
 
Fotografia: DeepBlueMedia
 
Comunicato Stampa Ekipe Orizzonte
GARA 1 FINALE SCUDETTO: Plebiscito Padova-Ekipe Orizzonte 13-12 d.t.r.
La prima battaglia della finale scudetto di pallanuoto femminile va al Plebiscito Padova, che vince 13-12 GARA 1 contro l’Ekipe Orizzonte al termine della lotteria dei tiri di rigore.
Le venete si portano così sull’1-0, ma per le catanesi c’è tutto il tempo di rifarsi sia per il numero di partite ancora a disposizione che in virtù della prestazione offerta dalla squadra guidata da Martina Miceli, andata sopra di tre reti durante i tempi regolamentari poi conclusi sul 9-9.
La partita ha visto un inizio travolgente dell’Ekipe Orizzonte, che ha vinto il primo tempo per 5-3. La seconda frazione è stata invece conquistata per 3-2 dalle padrone di casa, mentre la terza si è chiusa sull’1-1. Le biancoscudate hanno quindi agganciato le catanesi grazie al 2-1 a proprio favore nel quarto tempo, segnando poi un rigore in più delle rossazzurre nel momento decisivo del match.
Claudia Marletta è stata la miglior marcatrice con tre gol, mentre Arianna Garibotti e Giulia Emmolo sono andate a segno due volte a testa. Una rete ciascuno anche per Giulia Viacava e Jelena Vukovic.
Rammarico, ma anche consapevolezza di essere solo all’inizio di un lungo confronto per le etnee, come ha sottolineato il presidente dell’Ekipe Orizzonte al fischio finale: “Sicuramente – ha detto Tania Di Mario – una partita finita ai rigori lascia molte cose su cui riflettere. Credo che in generale abbiamo giocato un buon match, le ragazze mi sono piaciute e mi piacerebbe che a loro rimanesse questo. Perdere ai rigori brucia sempre di più, ma in realtà per noi è una mezza sconfitta perchè siamo state in partita per tutto il tempo e lo abbiamo fatto in casa del Padova, tra l’altro nel primo confronto di questa finale. Avremmo potuto fare il primo passo, ma è andata così e siamo consapevoli che ci sono ancora diverse sfide a disposizione. Noi siamo lì e Padova deve essere consapevole di questo. Adesso per fortuna avremo un giorno e mezzo a disposizione per ricaricare le batterie e soprattutto per concentrarci su ciò che abbiamo sbagliato stasera e su cui non dobbiamo più commettere errori. Le finali al meglio delle cinque partite servono anche a crescere gara dopo gara e sappiamo che entrambe le squadre dovranno migliorare con il passare delle sfide in cui ci confronteremo. Vediamo chi riuscirà a farlo di più e in poco tempo. Forse oggi siamo rimaste un po’ sorprese anche dal metro arbitrale che è stato seguito, probabilmente diverso da quello che ci aspettavamo e che ci ha messo in difficoltà. Le nostre avversarie sono rientrate in partita anche grazie a degli episodi che solitamente non succedono, ma la colpa è stata comunque sempre nostra perchè avremmo dovuto capire prima come stavano andando le cose. Aver sfruttato male le superiorità a nostro favore è stata poi certamente la cosa peggiore che abbiamo fatto e questo lo dovremo ricordare bene”.
Domenica 30 maggio alle 16:00 il Plebiscito Padova ospiterà l’Ekipe Orizzonte in GARA 2.

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